ECCO ALCUNE LETTERE TRATTE DALLA RACCOLTA “EPISTOLARIO AMOROSO”
Lettera n. 1 Mia adorabile gemma,
da poco sei spuntata nel mio cuore ed
ora ti appresti a diventare il più bel fiore del giardino del mio
amore. Ti prego di porgermi tutta la tua attenzione, mentre dal mio
spirito impaziente cominciano a sgorgare frasi calde ed appassionanti
per te. Sì, ascoltami con tutta la sensibilità della tua anima e
tienimi abbracciato a te, adesso che questi miei pensieri vengono letti
dai tuoi occhi estasiati e rendono il tuo volto raggiante di felicità!
Giorno dopo giorno, vai penetrando in me sempre più profondamente, investendo
la mia sfera psichica con una carica di vitalità nuova e massimamente
benefica. Anzi, la stai catapultando in una dimensione temporale
diversa che in continuazione innesca in me una valanga di sentimenti e
di passioni incontenibili: i primi si librano rasserenanti nel mio
spirito, mentre le seconde vi si agitano fremebonde.
Grazie a te, la mia realtà non si mostra più amorfa e neghittosa; ma è risorta
all’operosità più alacre e fattiva. Inoltre, si va esplicando in
momenti ispiratori e prolifici che finiscono per arricchire ancora di
più la mia produzione letteraria.
Nella mia vita, tu vai acquistando un significato sempre più profondo e preminente, sei già diventata la
stella polare dei miei sogni che tengo in serbo nel cassetto ed
aspirano ad abbandonare il loro stato potenziale per inserirsi con
soddisfazione in quello effettivo e gratificante.
Dolce mia creatura, capricciosa e ribelle come sei, sei dotata di uno spirito
intelligente e fascinoso. Tu elettrizzi la mia mente e le apri nuovi
orizzonti, dove innumerevoli appagamenti materiali e spirituali
attendono la mia anima, al fine di sublimare ogni attimo della sua
esistenza.
Quando tu mi parli, dentro di me esulto di gioia, per il
semplice fatto che le tue parole mi giungono come gradevoli carezze che
sanno solo suscitare nella mia persona sensazioni indescrivibili e
sommamente appaganti. Perciò non posso che gioirne, viverle con tutta
la mia ardente passione, venirne coinvolto a trecentosessanta gradi,
utilizzarle a mio completo soddisfacimento.
Ti amo, amore mio! Te lo
affermo a voce alta, con tono deciso e pacato, con la più intima
convinzione, con nessuna probabilità che io possa ripensarci, con la
mente serena, con una felicità che mi fa festa nel cuore e ne trabocca
con grande dose di buonumore. Soprattutto te lo confermo con immensa
sincerità, rassicurandoti che il mio amore per te è di assoluta
certezza e non potrai mai dubitarne in nessuna circostanza e per nessun
motivo.
Io non so fino a che punto il nostro amore possa ritenersi
virtuale, avulso da ogni concretezza tangibile, privo di un riscontro
reale e rassicurante, immaginario e fantastico nella sua nascita ed
evoluzione. Per quanto mi riguarda, tu sei entrata a far parte della mia
vita realmente e allo stesso modo di una donna conosciuta di persona.
Sei diventata mia con tutti i crismi dettati dalla realtà, per cui ti
vivo e ti godo nel senso più realistico di entrambi i verbi.
In
virtù di tale mia convinzione, dolce mio tesoro, in questa esperienza
paradisiaca che sto vivendo con te, vorrei poter fare un salto di
qualità che mi sarebbe garantito solamente dal fare la tua diretta
conoscenza. Per questo motivo, è mia intenzione conoscerti
personalmente per concretizzare certe mie emozioni che ora vivo con
angoscia e sotto forma di astrazioni non del tutto gratificanti.
Ti abbraccio e ti bacio.
Il tuo amore
Lettera n. 121
Amore mio adorato,
è da un paio di anni che ci conosciamo, che ci frequentiamo, che
cerchiamo di approfondirci e d’immedesimarci, per avere l’uno
dell’altra un esatto concetto, allo scopo di evitare di arrecarci del
male o di farci un torto a nostra insaputa; ma soprattutto perché non
vengano mai ad esserci tra di noi incresciose incomprensioni.
Questo biennio di approfondimento reciproco, ad ogni modo, mi è servito
unicamente ad illuminarmi sulla tua persona, a permettermi di
determinarti nella reale tua essenza psichica e spirituale, dopo uno
scandagliamento penetrante ed incisivo di tutte le tue qualità
interiori. Esse, senza esagerazione, ti fanno apparire ai miei occhi
una donna non plus ultra e perciò degna della mia incondizionata
ammirazione.
Dire che la mia immensa stima verso di te è la diretta conseguenza di
una mia infatuazione non ancora sopita in me sarebbe come ragionare
senza cognizione di causa, sproloquiare o abbandonarmi alla
dissennatezza più assoluta, voler negare ottusamente l’evidenza dei
fatti. I quali, come hanno fatto sempre, stanno a testimoniare una
sacrosanta verità che è l’affermazione più decisa, più viscerale, più
convinta, più innegabile e più gratificante del mio sincero amore per
te.
Non intendo intrecciare un serto di elogi nei tuoi confronti, poiché
disdegno nel modo più categorico indossare l’abito dell’adulatore; ma
sto qui solo per dire pane al pane e vino al vino, visto che la verità
non ha bisogno di essere abbellita né con fronzoli né con orpelli di
nessun tipo. Anzi, essa risulterebbe sempre sacrosanta, anche se
venisse trascinata nella melma più lurida o venisse calpestata da una
miriade di passi profanatori.
Anche se in te sorgono spesso dei dubbi tormentosi in merito al mio
amore, ugualmente esso resta in me sempre vivo, sempre ardente; posso
ritenerlo una fiamma inestinguibile e perenne che si spegnerà solo con
la morte della mia parte spirituale. Ma, siccome lo spirito è
immortale, anche il mio amore continuerà imperituro a riscaldarti e ad
inebriarti nel tempo.
La nostra relazione non accenna ad alcun cedimento o incrinatura; bensì
si va rinsaldando, nella sua soggettività ed oggettività, con maggiore
coesione. Direi che di continuo tenda a rimodellarsi in una visione più
realistica e sentita, mettendo in risalto un’osmosi di sentimenti e di
vedute che vanno ben al di là del sentire umano o del comune
raziocinio.
Noi oramai ci apparteniamo sensitivamente e spiritualmente, non
possiamo fare a meno l’uno dell’altra; si è costituita tra noi due una
sorta di simbiosi estasiante che nessuna forza al mondo potrà mai
scardinare o dissolvere. Viviamo di noi stessi e per noi stessi, ci
desideriamo come nessun’altra coppia riuscirebbe a fare, permettendo a
volte a talune smanie trasgressive di permeare la nostra intensa
passione, a coronamento della continua e gradevole evoluzione del nostro
insuperabile amore.
Perciò, tesoro mio, cerchiamo sempre di vivere il nostro amore con
l’attuale intensità, di sentirlo con lo stesso ardore odierno, se
vogliamo che la vita continui a sorriderci come adesso e a coinvolgerci
in una spirale di sensazioni sovrumane ed incantevoli. Soltanto in
questo modo, la nostra esistenza eluderà ogni esperienza negativa, non
farà mai la conoscenza di circostanze deludenti ed eviterà
d’impelagarsi in situazioni di spiacevole rincrescimento. Al contrario,
sarà capace di assurgere al piacere più appagante e alla soddisfazione
più grata.
Ora, mia cara, suggellando questa mia lettera con un serto di baci e di abbracci, ti saluto molto appassionatamente.
Il tuo amore
Lettera n. 122
Celestiale amore mio,
vorrei essere nel tuo corpo, nel tuo spirito, nella tua anima, nella
tua mente, in tutto ciò che ti appartiene e ti fa esistere. Vorrei
volare insieme con te in una dimensione che si colloca tra l’esistente e
l’inesistente, tra il reale e l’irreale, tra il finito e l’infinito.
Sì, lì vorrei lasciarmi travolgere dalla tua passione; vorrei perire
tra le tue braccia, mentre mi tengono in un’effusione amorosa terrena e
ultraterrena; vorrei bearmi dei tuoi baci, di quelli che mi esaltano
lo spirito ed inebriano il mio corpo. Vorrei essere posseduto da te per
lasciarmi condurre dalla tua passione genuina nell’oasi della serenità e
della felicità, dove i miei sensi potrebbero fruire delle tue carezze.
A loro volta, essi ti trasfonderebbero quanto in me si agita e ribolle
di mille sensazioni sublimi.
In questo modo, ti sentiresti appagata in ogni senso, non desidereresti
altro che me, fonderti con me, vivere con me l’idillio più
meraviglioso e più gratificante. Non vorresti più respirare l’ossigeno
che ti circonda, ma solo lasciarti annegare dolcemente nel mare del mio
amore; non vorresti più gustare le bellezze naturali, ma solo
lasciarti guidare dalla mia ciclonica furia passionale e venirne
intimamente travolta per sentirti parte di essa e trasformarla nel tuo
massimo appagamento.
Nei tuoi occhi splendidi brilla la mia gioia, esulta il mio spirito,
palpita il mio cuore, si rasserena la mia anima, canta la mia poesia.
Sulle tue labbra carnose si sfoga la mia frenesia, si accende il mio
ardore, esplode la mia passione. Sul tuo corpo caldo e vibrante si
scatenano i miei sensi in preda alla lussuria, s’immedesimano con i
tuoi altrettanto lascivi, turbina il mio estro dedito alla carnalità più
appagante, il mio essere diventa il tuo schiavo delirante che si
lascia padroneggiare dalla tua turbolenta sensualità.
Ora che sono lontano da te, non sai come desidero svegliarmi accanto a
te, sentire il profumo della tua pelle, avvolgerti in una spirale di
sensualità, farti avvertire i moti vorticosi della passione,
trasfonderti un godimento senza fine.
Ritorna presto, amore mio!
Un bacione ed un abbraccio
Il tuo amore
Lettera n. 145
Dolce amore mio,
anche se oggi la sorte ci si mostra crudele, costringendoci a restare
separati l’uno dall’altra, non possiamo negare che il destino è stato
provvido nei nostri confronti. L’aver permesso d’incontrarci, di
conoscerci e d’innamorarci è stato il dono più grande che esso potesse
farci. Dal giorno in cui è avvenuto il nostro fatidico incontro, la
nostra vita si è vista trasformare radicalmente. Se prima eravamo
semplici persone unicamente a far numero nel nostro contesto sociale,
cioè insignificanti ed asettiche, figli generici di un tempo ignoto e
senza valore, adesso ci scorgiamo esseri esistenti con a disposizione
l’intero creato.
Ci sentiamo i veri protagonisti della nostra esistenza che questa volta
va assumendo un ruolo specifico, ossia quello nostro. Perciò ci sembra
che siamo usciti vincitori da mille gloriose battaglie non affrontate
in guerra; bensì condotte nei vari campi dell’umano scibile, primi tra
essi quelli del diritto, della libertà, della pace, della democrazia e
dell’amore. Quanto all’ultimo citato di loro, è innegabile che esso sia
il sentimento più quotato, capace di garantire allo spirito umano la
sublime percezione della catarsi e dell’estasi, il raggiungimento della
propria serenità, l’esaltazione della volitività creativa. L’amore
irrora la psiche umana di sensazioni gradevoli ed inebrianti che la
catapultano in un mare di felicità, la fanno ritrovare nell’oasi della
delizia e la instradano verso l’eden dell’esistenza. Tutte queste
bellissime cose io le sto sperimentando dentro di me, da quando ho
cominciato a dedicarti il mio amore e tu mi vai donando il tuo
disinteressatamente.
Mia cara, dal giorno in cui sei entrata a far parte della mia vita, io
vivo di te, respiro con te, esisto per te, penso stando in te. La
scomparsa del sole dall’azzurro cielo mi risulterebbe meno traumatica
della tua assenza dai miei pensieri. Tu li illumini ogni momento, li
esalti, li rendi speranzosi ed ottimisti, offri loro lo spettacolo più
stupendo che si possa immaginare, rappresenti il loro incanto
ammaliatore. Gli stessi miei desideri migliori ti riguardano, ti sognano
come loro protagonista principale, anzi unica ed essenziale, perché
risultano permeati del tuo spirito, si rivelano trasfusi nella tua
anima, si trastullano festanti nel tuo cuore.
Dove mi trovo ora, riesco a pensare solo a te, siccome sei la mia
fulgida stella polare che sa guidarmi per sentieri sicuri, che sa
prospettarmi mete incantevoli, che sa rendere il mio cammino suggestivo
ed interessante. Anche se la nostra lontananza sta creando non pochi
disagi al mio animo, il solo saperti esistente e intimamente mia mi fa
superare ogni difficoltà che mi proviene da questa infernale
separazione. In più, in me è sempre accesa la speranza che molto presto
ritorneremo ad abbracciarci e riprenderemo a coltivare il nostro amore
eccezionale, quello che gli altri esseri umani non possono che
invidiarci. Al riguardo, non sei d’accordo con me, tesoro mio?
Termino questa mia missiva, facendoti pervenire con la mente i miei
baci più ardenti, i miei abbracci più calorosi e un sacco delle mie
meravigliose carezze.
Un arriscriverti a presto, gioia mia!
Il tuo indimenticabile amore
Lettera n. 146
Mio sospirato amore,
la tua lettera, oltre a commuovermi, mi ha fatto un piacere immenso, mi
ha reso il più felice degli uomini. Nel leggerla, è stata tale la mia
gioia che ho sentito subito il bisogno di risponderti, di mettermi alla
pari con te, di uguagliarti nel grande merito di avermi addolcito
l’esistenza. Perciò subito mi sono procurato l’indispensabile per
scriverti, al fine di placare al più presto l’impellente desiderio del
mio animo innamorato pazzo di te. Con questa mia lettera di risposta
alla tua, voglio esprimerti ciò che mi detta il mio amore per te ed
intendo farti consapevole delle forti emozioni che esso riesce a
suscitare in me.
Quanto tu hai affermato sull’amore, tesoro mio, è tutto vero e
sacrosanto. Esso ricalca egregiamente il concetto che ho di questo
ammirevole sentimento, il quale attecchisce solamente negli animi
gentili e nobili. Io aggiungerei solo che l’amore è anche il fulcro di
tutte le idealità superiori, poiché è esso che le accende in noi e ce
le fa desiderare, le promuove nel nostro animo e le commisura alle
nostre esigenze interiori. Inoltre, bisogna ritenerlo il trampolino di
lancio della pluralità delle nostre passioni, siano esse intellettuali o
carnali, visto che l’amore ce le ispira, ce le fa sognare e
idealizzare; ma anche ci sollecita a realizzarle e a viverle
concretamente.
Adesso mi preme parlarti dell’amore che nutro per te, che avverto in me
infinito e sovrumano nei tuoi riguardi, che sarebbe capace perfino di
smuovere una montagna. Ti amo senza limiti, amore mio; probabilmente,
alla follia! Oramai fai parte della mia vita; a dire il vero, sei già
la mia vita in ciascuna sua sfaccettatura e da qualunque angolazione io
la consideri. Ogni mia azione avviene, amandoti: dormo e ti amo, mi
cibo e ti amo, sogno e ti amo, cammino e ti amo, penso e ti amo,
sorrido e ti amo, respiro e ti amo. La mia esistenza stessa è un
caleidoscopio di riflessioni e di considerazioni che possono basarsi
unicamente sul mio amore per te e sul tuo amore per me. Il mio cuore
batte per te, i miei occhi vedono solo te, la mia mente non sa che
pensare a te, il mio spirito inneggia all’amore che provo per te, le
mie mani anelano a sfiorare il tuo corpo, la mia bocca non si sazia mai
di proferire parole a tua lode, le mie labbra non si stancherebbero
mai di stare incollate alle tue per deliziarti con i miei baci ardenti.
Ora che ci troviamo separati, mi sento come se mi avessero spento la
luce degli occhi, come se venissi forzato a non respirare, come se il
mio corpo fosse stato colto da una paralisi globale. Mi sento cieco,
asfittico ed immobilizzato nel mio esistere obbligato a desistere, nel
mio vivere costretto ad agonizzare, nel mio pensare spinto ad
annichilire. Mi sorregge il solo pensiero che tu vivi per me, anche se
lontano da me; che tu, qualunque cosa dica e faccia, la fai e la dici
per me; che tu resisti alla tua disavventura e non crolli, solamente
perché speri di ricongiungerti a me e di ritornare tra le mie braccia.
Comunque, anche in me c’è la forte speranza che quanto prima
ricomincerò a godere del tuo amore, della tua bruciante passione,
siccome non siamo destinati a vivere nell’odierna disgrazia per il resto
dei nostri giorni. Il destino ci ha riservato ben altro futuro!
Peccato che sia giunto il momento di concludere, mio grande amore,
perché lo faccio a malincuore. Per fortuna non ci mancherà dell’altro
tempo per scriverci delle nuove lettere e trasmetterci con esse i
nostri sentimenti. Perciò termino, inviandoti i miei baci e i miei
abbracci, come mi sgorgano dal profondo del cuore.
Alla prossima missiva, compagna della mia vita!
Il tuo amore
Lettera n. 147
Mia amabilissima,
anch’io ho gradito moltissimo il tuo scritto che ho trovato profondo e
piacevole allo stesso tempo. Intanto che mi davo alla sua lettura, mi
sono sentito risollevato, non più affetto dalla malinconia e dalla
tristezza o minacciato da foschi presentimenti. Sì, sono ritornato ad
essere la persona gaia di sempre, senza scorgere più nella mia mente
nubi foriere di uno scombussolante nubifragio. Ho avvertito che la mia
anima si rasserenava, che il mio spirito si calmava, che il mio cuore
scandiva battiti di gioia, che il mio corpo fremeva di desiderio di
amarti.
Gioia mia, in questa mia solitudine, tu mi appari come una magica
visione che riesce a svuotarmi di ogni malumore e di ogni stanchezza
fisica. Il nostro precedente rapporto amoroso ha creato tra di noi un
legame indissolubile ed imperituro che nessun fatto e nessun evento
potrà mai scalfire o minarne le fondamenta. Si sa che viviamo l’uno per
l’altra e viceversa, che siamo l’uno il complemento dell’altra, che i
nostri pensieri viaggiano in simbiosi attraverso i sentieri astratti
del nostro intelletto e si propagano sulla medesima lunghezza d’onda.
Tra di loro, non esiste nessun contrasto, nessuna difformità dovuta a
vizio di forma, nessun dissapore di qualsiasi natura, nessuna
interferenza di qualunque tipo.
Noi siamo fatti proprio l’uno per l’altra, condividiamo gli stessi
interessi, ci ritroviamo a risolvere gli stessi problemi, ci uniscono le
stesse speranze e gli stessi ideali, siamo spinti ad agire dagli
stessi bisogni e dalle stesse esigenze, ci proponiamo gli stessi
obiettivi. Tutto ciò sta ad indicare una sola cosa, amore mio, cioè che
siamo una coppia perfetta, solida come una roccia, che mai nessuna
insidia potrà mettere a repentaglio o sfaldare in qualche modo e con
facilità. Tu sei mia, mi appartieni nel corpo e nello spirito; la
medesima cosa io rappresento per te. Tu illumini le mie notti insonni,
me le rendi meno snervanti e tremende, vi apporti il tuo calore,
trasformandole in ore di spensieratezza e di brio. Tu entri nei miei
incubi, li dissolvi con la tua dolcezza, li fai diventare brutti
ricordi di un remoto passato. Tu accompagni l’attuale mia esistenza
travagliata e riesci a trasformarla a volte in un’aiuola di fiori
variopinti ed odorosi, altre volte in una polifonia di musiche
celestiali, altre ancora in un’atmosfera di sensazioni sublimi e
leggiadre.
Mia cara, lo sai che, se non ti avessi incontrata e non mi fossi
innamorato di te, ora la mia vita varrebbe meno di niente? Perciò
continuerei a considerarmi il miserabile uomo che mi scorgevo prima; me
ne starei a trascorrere la mia vita nel disprezzo di me stesso e a
commiserarmi, a fare tutt’uno con la disperazione che, grazie a te, non
esiste più in me. Invece ti ho incontrata, ci siamo innamorati,
abbiamo vissuto momenti intensi insieme, l’uno beatamente alla mercé
dell’altra, in una sinfonia di fantastiche emozioni e in un godimento
senza fine.
Ora mi tocca ancora una volta riporre la penna e mettere qui fine a
questa mia seconda missiva che presto ti giungerà e ti farà gaudente
come la prima. Io, da parte mia, fin d’ora, aspetterò con ansia la tua
lettera di risposta perché sono sicuro che anch’essa mi arrecherà un
gaudio indefinibile!
A rileggerti a presto, gioia mia!
Infiniti baci
Il tuo amore
Lettera n. 148
Mio serafino,
leggere le tue lettere è come trovarmi accanto a te; è come ascoltare
le tue parole a viva voce, direttamente dalla tua bocca; è come
sentirmi abbracciato a te. Esse emanano un certo fascino elettrizzante
che mi rapisce, mi trasporta in un mondo irreale, dove tutto è sogno
paradisiaco; suscita in me stupore e mi fa emozionare, fino a causarmi
un nodo alla gola. Andando avanti nella lettura e passando da una riga
all’altra, io ti sento in me quasi effettivamente; ho la sensazione di
viverti e gustarti realmente, d’immedesimarmi con te con tutto l’ardore
che è in mio possesso, di strapazzarti con le mie carezze e di
saziarti con le mie infinite coccole.
Farei senz’altro a meno di ammirare gli stupendi spettacoli della
natura, se la loro ammirazione mi dovesse costare la rinuncia al tuo
sguardo e ai tuoi sorrisi; non esiterei a privarmi di ogni libertà, se
fruire di essa significasse per me la perdita del tuo amore. Tu
rappresenti per me l’essere più prezioso esistente nell’intero
universo; sei la luce che lo illumina, sei il motore che lo attiva, sei
il centro di ogni sua attrazione. Il cosmo, privato di te, mi
apparirebbe una massa informe e tenebrosa, non riuscirei più a scorgervi
l’attuale armonia, lo vedrei spegnersi ineluttabilmente nel nulla
eterno.
Oh, soave amore mio, pensami senza mai smettere! Promettimi pure che
sarò sempre io la luce delle tue pupille, il faro dei tuoi lungimiranti
pensieri, la fiamma animatrice del tuo spirito, la passione del tuo
cuore. Per me conta molto sentirmi importante agli occhi tuoi; sì,
costituisce il perno della mia esistenza, intorno al quale vengono a
ruotare tutti gli altri miei progetti, sia a livello virtuale che
reale. Ogni mio respiro è emesso perché esso mi faccia vivere insieme
con te; ogni mio sguardo viene dato perché esso mi faccia scorgere
insieme con te; ogni mio passo viene fatto perché esso mi conduca
direttamente a te e mi faccia trovare felicemente tra le tue braccia.
Il mio amore per te ha ampliato il mio orizzonte di percezione e di
conoscenza. Dentro di me, riesco a percepire stati d’animo fino a poco
tempo fa del tutto sconosciuti dal mio comune sentire; riesco perfino a
viverli intensamente tanto nella sofferenza quanto nella delizia. Così
pure è accresciuta in me la sete di conoscenza, dal momento che le
semplici nozioni e i semplici fatti in mio possesso non soddisfano più
il mio spirito che oramai tende ad elevarsi sempre più in alto nel
regno dello scibile. In funzione di te, si mobilitano in me le ansie, i
timori, le gioie, le aspettative, i desideri, i progetti, le
aspirazioni, le intraprendenze; mentre passano in secondo piano i miei
stessi interessi personali che cedono volentieri il passo a quelli che
sono i tuoi. Solo essi, infatti, vengono a rappresentare per me il fine
ultimo della mia esistenza e il coronamento di tutte le iniziative da
me intraprese.
A questo punto, amore mio, mi tocca deporre la penna e lasciarti,
augurandoti ottima salute del corpo, dell’animo e dello spirito.
Arrisentirci a presto, mia cara!
Abbracci e baci dalla tua dolce metà.
Il tuo amore
Lettera n. 149
Mio gradevole amore,
in questi giorni ho avvertito la tua mancanza fisica, per cui ho
desiderato il tuo corpo come non mai. Il ricordo dei nostri incontri
amorosi, anche se contenuti e mai in balia della licenziosità, mi ha
assalito con veemenza e con un certo travisamento del reale vissuto,
spingendomi a bramarti alla follia. Non ho potuto togliermi di dosso il
contatto e il sapore della tua pelle; né sono riuscito a divincolarmi
dai tuoi abbracci e a fare a meno dei tuoi baci. In continuazione, ti ho
scorta abbordarmi con la tua arte amatoria, trasfonderti in me con
tutta la tua passione, dominarmi con la tua sensualità impetuosa e
procace.
Io che potevo fare, gioia mia, se non capitolare di fronte alle tue
soverchianti carezze e allo strapotere della tua insaziabile sete
d’amore? Così ho ceduto alla tua furia passionale, mi sono lasciato
soggiogare dal tuo impeto amoroso, mi sono arreso ai tuoi artifici
muliebri che nel campo dell’amore hanno saputo operare con scaltrezza e
determinazione. Mi è sembrato proprio tutto vero, anche se
effettivamente tu non sei come ti ho immaginata nei miei pensieri, cioè
disinibita e provocante, aggressiva ed eccitante, dedita ad un sesso
lussurioso ed incontrollato. Nelle tue effusioni, ti ho scorta sempre
morigerata e non sei stata mai capace di perdere la testa o di darti ad
una sfrenata frenesia.
A parte queste mie evasioni mentali che si sono concentrate
particolarmente sulla tua componente fisica, io davvero avverto in me
appetiti rivolti di più al tuo essere donna; sono in preda ad impulsi
istintuali che ti cercano come completamento della mia persona, la
quale potrà esserci solo con l’appagamento della mia sfera sessuale.
Forse sarà stata anche l’astinenza da quel poco che noi due ci
concedevamo in termini di attrazione fisica. Ma non voglio conoscere la
causa di questo mio nuovo sentire, di queste sopraggiunte sensazioni
che mi ti fanno desiderare in modo preminente anche dal punto di vista
della dimensione sessuale. Per il qual motivo, io sono solo ingordo di
appagare questa mia smania con te e in te, di farla sedare tra le tue
braccia. Anche se sono sicuro che essa si spegnerà, non appena ti avrò
posseduta, vivendo insieme dei momenti fantastici ed indimenticabili.
Voglio sperare, mia cara, che tu non condannerai questa mia iniziativa
inusuale, insolitamente spinta e alquanto distante dai canoni abituali
della nostra relazione. Se ci tieni a saperlo, intimamente io non la
disapprovo, l’accetto come un momento ineludibile, a cui la coppia non
può sottrarsi e vi si deve dedicare senza esitazione e senza
limitazioni. Perciò sono sicuro che tu comprenderai questo mio nuovo
atteggiamento nei confronti del nostro rapporto. Esso, ti garantisco,
non è una presa di posizione di tipo maschilista; ma si tratta di un
atto dovuto, da parte di due innamorati, al fine di conseguire lo
sviluppo integrale ed armonico dell’essere umano.
Con questa mia puntualizzazione, termino anche questa mia nuova missiva, restando in attesa della tua gradita risposta.
Un bacione senza fine
Il tuo amore
Lettera n. 150
Forza del mio spirito,
tutto quanto tu affermi è degno della mia ammirazione; tutto quanto tu
pensi è degno della mia approvazione; tutto quanto tu proponi è degno
della mia supina accettazione. Che cosa potrei farmene di una donna, se
di lei non ammirassi ciò che dice, non approvassi ciò che pensa e non
accettassi ciò che propone? Potrei solo buttarla via tra i rifiuti,
come cosa inutile e senza valore, poiché occuperebbe un posto nella mia
vita senza averne il diritto. Ma tu, per me, rappresenti tutt’altro!
Dentro di me, niente e nessuno ha più valore di te; al di fuori di te,
nessuna persona riesce a farsi notare da me. Perciò tu hai tutto il
diritto di dichiararmi quello che vuoi, di propormi le profferte
amorose più audaci, di farmi andare anche contro un mio modo di
comportarmi. Beninteso, mi riferisco a quei miei comportamenti che, per
certi versi, possono risultare solo pro forma, magari ancorati a
pregiudizi o a qualche principio di dubbio valore morale.
Inoltre, non dimenticare che sono anch’io un essere vivente e
senziente, con la prerogativa di percepire determinati stimoli
vegetativi, tra i quali certe appetenze appartenenti alla sfera
sessuale. La mia tendenza a frenarle, che è caratteristica di ogni uomo
che si voglia far ritenere perbene, non autorizza altri a pensare che
in me non esistano, che non fremano e che non si rivoltino contro quel
perbenismo che quasi sempre ci viene imposto dalla società.
Quest’atteggiamento perbenistico, che si rivela quasi sempre ipocrita
ed è frutto di una morale borghese, è stato inventato unicamente per
salvaguardare un valore che ha senso solo per determinate persone, per
cui è da scartarsi. I veri valori non prescindono né dal sesso di una
persona né dalla sua razza né dalla sua religione, poiché sono
universali soprattutto per quanto riguarda i loro destinatari, senza
escluderne nessuno.
Lo so, amore mio, che questo è anche il tuo pensiero che , in un certo
senso, mi hai già manifestato nella tua ultima lettera. Anch’io, come
tutti gli uomini sessualmente normali, sento la voglia di sbizzarrirmi
con te e con il tuo corpo per darti tanto piacere e riceverne. Anche a
me piacerebbe essere trasgressivo con te per accendere in te la massima
passione; ma anche per sentirmi trascinare in una spirale di
concupiscenza che dovrebbe risultare l’esaltazione della sensualità più
appagante. Soddisfatta, mia cara?
Ora devo lasciarti, non posso dilungarmi oltre. A momenti, dovrò
uscire, per cui ne approfitterò per impostare la mia lettera perché ti
arrivi a stretto giro di posta. In questo modo, non s’interromperà lo
scambio di corrispondenza epistolare che si è instaurato tra di noi.
Con la lettera, ti faccio pervenire anche i miei abbracci e i miei baci migliori.
A presto, mia stellina!
Il tuo amore
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