
“È il progetto più complesso e ambizioso della mia vita,” afferma Enrico Ruggeri a proposito del suo album FRANKENSTEIN, ispirato al celebre romanzo di Mary Shelley, che verrà lanciato il 7 maggio.
Con 13 tracce inedite, Enrico esplora temi sempre attuali.
Le canzoni affrontano argomenti come l’ambizione senza freni, la bioetica, il desiderio di giovinezza eterna, la paura della diversità, la necessità di amore, l’odio e l’incontro con la trascendenza.
Ruggeri completa il progetto con un nuovo romanzo, un’avventura surreale dove un personaggio eccentrico si confronta con gli stessi temi due secoli dopo.
Questo lavoro si presenta come un LIBRO + CD, offrendo vari livelli di lettura e ascolto. Ogni canzone può essere apprezzata singolarmente o come parte della storia di Frankenstein e come commento a L’uomo al centro del cerchio, il romanzo di Ruggeri allegato al CD.
Questa sfida è notevole, soprattutto in un’epoca in cui la musica è dominata dal concetto di “singolo”, trasformando spesso le canzoni in brevi momenti “usa e getta”.
“Potrebbe essere il mio ultimo album, secondo il significato che attribuisco a questo termine.”
Anticipato dal singolo “Diverso dagli altri” e dalle atmosfere surreali del video, in cui Ruggeri recita accanto ad Ale e Franz, Frankenstein arriva a tre anni di distanza dal suo ultimo album di inediti: “Tutti i tasselli dovevano trovare il loro posto; il loro equilibrio e interconnessione erano essenziali, ecco perché ho lavorato tanto a lungo.”
Frankenstein emerge come un’opera rock dove l’artista, audace e inventivo, offre una musica che non rinuncia al fascino delle parole, della poesia e dell’emozione, esplorando ogni possibilità di confronto. Rende omaggio, in parte, alle influenze di grandi scrittori come Tsunetomo, Böll, Nietzsche, Orwell, Pascal, Dickinson, Fromm e Svevo. Citando: “La nostra vita vale quello che ci è costata di sforzi” – François Mauriac.
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_____________FRANKENSTEIN
Tracklist
LA NAVE
IL CAPITANO
LE AFFINITA’ ELETTIVE
LA FOLLE AMBIZIONE
PER COSTRUIRE UN UOMO
FRANKENSTEIN
ASPETTANDO I SUPERUOMINI
DIVERSO DAGLI ALTRI
IL CUORE DEL MOSTRO
UCCIDERO’ (SE NON AVRO’ IL TUO AMORE)
L’ODIO PORTA ODIO
IL TUO DESTINO E’ IL MIO
L’INFINITO AVRA’ I TUOI OCCHI
L’UOMO AL CENTRO DEL CERCHIO
Sommario
PROLOGO
LA NAVE
IL CAPITANO
LE AFFINITA’ ELETTIVE
LA FOLLE AMBIZIONE
PER COSTRUIRE UN UOMO
FRANKENSTEIN
ASPETTANDO I SUPERUOMINI
DIVERSO DAGLI ALTRI
IL CUORE DEL MOSTRO
UCCIDERO’ (SE NON AVRO’ IL TUO AMORE)
L’ODIO PORTA ODIO
IL TUO DESTINO E’ IL MIO
L’INFINITO AVRA’ I TUOI OCCHI
EPILOGO
ENRICO RUGGERI:
Mi piace pensare che ogni canzone di questo album abbia tre chiavi di lettura.
La prima è di commento a “Frankenstein” di Mary Shelley
La seconda chiave è considerare ogni canzone un’opera a se’ stante
La terza è un modo di seguire, brano dopo brano, i capitoli di questo romanzo.
LA NAVE
I – Una nave scivola silenziosa tra i ghiacci del Polo Nord.
(BRANO STRUMENTALE)
“Una vecchia canzone dice: siamo solo navi che passano nella notte”.
IL CAPITANO
II – Il giovane capitano viaggia nella speranza di raggiungere il Polo e circumnavigare il globo. Nelle lettere alla sorella racconta la sua vita avventurosa e inquieta.
QUANDO VOLEVO PARTIRE – QUANDO MORIVO DI NOSTALGIA
QUANDO VOLEVO TORNARE – QUANDO VOLEVO CAMBIARE …
“Non è facile trovare il coraggio di cambiare rimanendo fedeli a sé stessi.
E tutto è più difficile quando la propria sete di avventura coinvolge altre persone, l’equipaggio di una nave che scivola in silenzio verso l’ignoto…”
LE AFFINITA’ ELETTIVE
III – Un uomo vaga su una slitta. Viene fatto salire a bordo. E’ il dottor Victor Frankenstein. Nel lungo colloquio i due uomini si scoprono simili: entrambi hanno voluto sfidare le leggi della natura.
SIAMO RIMASTI SOLTANTO NOI DUE
IN QUESTO MARE GHIACCIATO DEL NORD
IN QUESTO FREDDO SILENZIO CHE SA
DI ETERNITA’ E DI FOLLIA
“Tutto il successo che ho avuto nella mia vita, che è stata particolarmente fortunata e ricca di soddisfazioni, l’ho ottenuto grazie anche a degli incontri. Incontri che possono cambiare la nostra storia. Per me è stato così.”
LA FOLLE AMBIZIONE
IV – Inizia il racconto: il dottore parla della sua follia. L’insano desiderio di sopravvivere al tempo lo porta verso scellerati esperimenti.
DEVO LASCIARE QUALCOSA DI GRANDE
ANCHE SE COSTA FATICA – ANCHE SE IL PREZZO E’ LA VITA
SONO DISPOSTO A DISTRUGGERE TUTTO DI ME
MA VOGLIO CHE RESTI QUALCOSA DI GRANDE – DOPO DI ME
MOLTO GRANDE
“I grandi passi della storia dell’umanità sono stati compiuti da persone ambiziose, egocentriche, con il desiderio di lasciare traccia indelebile del loro passaggio. E le grandi tragedie della storia sono state determinate da uomini che avevano le stesse caratteristiche.”
PER COSTRUIRE UN UOMO
V – Lo scopo del giovane scienziato è quello di assemblare un corpo inanimato e dargli una nuova vita. Come fare? Quali criteri adottare? E l’anima?
NON SOLO MUSCOLI E POTENZA – SERVONO ETICA E COSCIENZA
“C’è bisogno di una esistenza intera per dare vita a qualcosa che si possa chiamare “uomo”… Il corpo è una grande ragione, una pluralità con un solo senso, una guerra ed una pace, un gregge ed un pastore…
FRANKENSTEIN
VI – Nella sua confessione il dottor Frankenstein esprime l’antica speranza dell’uomo: sconfiggere la morte e la vecchiaia.
DIO DELL’IMMAGINE E DELL’APPARENZA
SALVA L’EFFIMERO PIU’ DELL’ESSENZA
MIO DIO CHE CI ILLUMINA DIO COSI’ FORTE
PRENDITI L’ANIMA E SCACCIA LA MORTE DA NOI
MODIFICA LE LEGGI
“ … chi ha paura del declino del proprio corpo sa benissimo che dietro alla sua bellezza giovanile non c’è nulla che valga la pena di essere ricordato.
Non rassegnarsi al tempo che passa può essere uno stimolo per vivere una vita piena e soddisfacente in ogni sua stagione, ma se a preoccuparci è il decadimento fisico non meritiamo nulla dal nostro futuro.”
ASPETTANDO I SUPERUOMINI
VII – E’ convinto di poter generare una nuova sublime razza, forte e indistruttibile. Non si rende conto del pericolo di un mondo abitato da dei superuomini.
ASPETTANDO I SUPERUOMINI / ASPETTANDO I SUPERUOMINI
CHI SA STARE SOLO – E’ PADRONE DELLA VITA
CHI SA ANDARE SOLO – E’ IL SIGNORE DELLA VITA
“…Oggi tutti vogliono vincere, ad ogni costo, vincere nell’immediato, senza poter o voler pretendere di lasciare una traccia. Pochi lavorano e creano per se stessi, per il loro piacere personale, per la loro voglia di superare i confini segnati dalla generazione precedente…”
DIVERSO DAGLI ALTRI
VIII – Il mostro prende vita, e fugge affacciandosi al mondo. La gente normale inorridisce davanti al suo aspetto. Le sue buone intenzioni naufragano di fronte alla sua diversità.
IO SONO NORMALE – MA DIVERSO DAGLI ALTRI
HO UN’ANIMA SPECIALE CHE NESSUNO VEDRA’
NON SO COS’E’ LA TENEREZZA – UNA CAREZZA NON L’HO AVUTA MAI
ED OGNI SENTIMENTO MUORE DENTRO
E COSI’ COME VOI NEL PROFONDO DI ME
NON CONOSCO AMORE
“Uno dei momenti in cui gli esseri umani mostrano maggiormente la loro mediocrità si manifesta quando approcciano qualcosa di diverso da loro: affiorano disagio, paura, ostilità. Ciò che ci assomiglia ci rassicura…”
IL CUORE DEL MOSTRO
IX – La creatura è sola, respinta da tutti. Chiede al dottore di assemblare una donna che gli somigli per potersi ritirare con lei, confortato dall’amore.
E MENTRE VADO VIA RIVEDO GLI OCCHI TUOI – L’UNICA LUCE DELLA SERA
PER QUANTO FREDDO SIA – PER QUANTO SOLO SIA – PORTO NELL’ANIMA L’IMMAGINE DI TE
PERCHE’ ANCHE QUESTO E’ AMORE
L’ULTIMO MIO ATTO DI DOLORE E’ L’AMORE
QUESTO E’ AMORE – ANCHE PER QUELLI COME ME
“Non esiste un essere umano che non abbia mai amato. E nessuno potrà mai affermare che vivere senza essere amati possa avere un senso. Lo sanno tutti, anche quelli che si sono macchiati dei crimini peggiori, anche quelli che sono stati respinti dalla società, anche quelli che conoscono il male e lo frequentano. Anche loro hanno ricevuto una carezza e hanno avuto gesti affettuosi per una persona, almeno una…
UCCIDERO’ (se non avrò il mio amore)
X – Quando Frankenstein distrugge il mostro di genere femminile il suo antagonista impazzisce dal dolore. Non potrà più perdonarlo.
UCCIDERO’ SE NON AVRO’ IL MIO AMORE
SENZA DI LEI NON VIVO PIU’
E ME NE ANDRO’ LA’ DOVE MUORE IL SOLE
OLTRE LE PORTE DELL’INFERNO
“L’angoscia è la disposizione dell’anima che ci mette di fronte al nulla. E’ un sentimento difficile da gestire, soprattutto quando è la diretta conseguenza di una perdita.
Perché ci sono perdite che ci rendono impossibile conservarla intatta, la nostra anima…”
L’ODIO PORTA ODIO
XI – La vendetta del mostro è terribile: uccide Elizabeth, amata da Frankenstein. Rispondendo alle accuse dichiara che il suo odio e la sua malvagità sono state determinate dal disprezzo e dalla rabbia che gli uomini gli hanno manifestato.
NON C’E’ PIU’ TEMPO PER IL PERDONO – SIAMO IN GUERRA
NEMMENO FOSSI L’ULTIMO UOMO SULLA TERRA
LE TUE FERITE SANGUINANTI SONO TUTTO CIO’ CHE SENTI
SONO QUELLO CHE HAI DI TE MENTRE / SCENDI
PERCHE’ L’ODIO PORTA ODIO
“Tra le pesanti eredità del secolo passato c’è anche l’organizzazione intellettuale, politica, sociale, e quindi militare dell’odio. E’ diventato un motore, un alibi, una bandiera da sventolare…”
IL TUO DESTINO E’ IL MIO
XII – Frankenstein insegue il mostro dalla Svizzera al Mediterraneo, dalla steppa al Polo Nord: il loro destino è unito per sempre.
IL TUO DESTINO E’ IL MIO E ORA NEMMENO DIO
CI POTRA’ SEPARARE E ALLA FINE CON TE CI SARO’
IL MIO DESTINO E’ IL TUO – PERDUTAMENTE TUO
E LA STORIA CHE ABBIAMO VISSUTO LA CONSERVERO’
NON SI PERDERA’ MAI – NON LA SCORDERO’ MAI
“C’è chi l’amore vero non l’ha mai conosciuto, chi ha creduto di conoscerlo e chi ha capito molto tardi di aver frainteso i suoi stessi sentimenti.
Solo raramente ci imbattiamo in qualcosa di superiore, di irrinunciabile, di completo.”
L’INFINITO AVRA’ I TUOI OCCHI
XIII – Tutti i protagonisti trovano la loro fine. Devono prepararsi all’incontro più importante.
E’ COSI’ DOLCE ANDARE VIA E RITORNARE ALL’ARIA
LE BRACCIA VERSO IL CIELO VERSO UNA LUCE CHE TI ACCOGLIE
E PERDONA
“…Bisognerebbe saper morire al momento giusto. Ma chi non vive al momento giusto sarà maldestro fino alla fine.
Ma ad alcuni invecchia prima il corpo, ad altri l’intelletto, ai più il cuore e lo spirito. A tutti invecchia la curiosità, e quando non sei più curioso sei già quasi morto”