L’anima del dolore: omaggio a Carlo Gesualdo da Venosa nel quadricentenario della scomparsa – Sabato 14 settembre 2013, ore 21 Chiesa di Sant’Angelo (Piazza Sant’Angelo, 2) – Milano ingressi € 15

ClaudioCavina

Sabato 14 settembre
2013, ore 21

Chiesa di Sant’Angelo(Piazza
Sant’Angelo, 2
) – Milano

ingressi € 15

L’anima del dolore:omaggio a Carlo Gesualdo da Venosa

nel
quadricentenario della scomparsa

Carlo Gesualdo da Venosa

Sacrae cantiones

La Venexiana

Claudio Cavina, direttore

«Resta di
darmi noia, / Pensier crudo e fallace, / Ch’esser non può già mai quel che a te
piace! / Morta è per me la gioia, / Onde sperar non lice / D’esser mai più
felice».

L’8
settembre di 400 anni fa moriva Carlo Gesualdo, principe di Venosa e conte di
Conza, ultimo grande madrigalista della storia della musica. Il Festival MITO
dedica una serata, sabato 14 settembre 2013, ore 21, nella Chiesa di Sant’Angelo, a questo
personaggio affascinante e alla sua musica, il cui titolo L’anima del dolore traccia immediatamente il leitmotiv della vita del compositore, non solo per il fatto di
sangue che avvolge la storia della sua vita: nel 1590, dopo anni di tradimenti
da parte della moglie sempre più ostentati, Carlo fu costretto dalla famiglia a
ristabilire il suo onore, facendo uccidere dai servi i due amanti colti in
flagrante. Sposò di seguito Eleonora d’Este, grazie alla quale ebbe accesso
alla corte di Ferrara e alla sua straordinaria vita musicale. Anche se non
rimase per più di due anni, quel il biennio fu senza dubbio decisivo per
l’evoluzione artistica di Carlo, che vide nella musica l’unica ragion di vita
della sua esistenza.

Il
conte Alfonso Fontanelli ci restituisce questa immagine del compositore: «Di aspetto poco imponente, piuttosto
accigliato, meridionalmente indolente, e pieno di affettazioni di grandezza e
di galanteria di gusto spagnolesco. Si anima per discorrere con irrefrenabile
loquacità di musica e di caccia; si sforza dovunque vada di far eseguire ed
eseguire egli stesso musica, […]; ama suonare il liuto e la chitarra spagnola e
lo fa con gran maestria e con intensità espressiva sottolineata dal continuo
atteggiare e muoversi»
.

Negli
ultimi diciassette anni della sua vita, circondandosi di musici e letterati,
Carlo si ritirò nel suo castello, dove iniziò anche a scrivere musica sacra. Le
diciannove Sacrae cantiones a cinque
voci del Liber primus ci sono
pervenute complete, mentre di quelle a sei-sette voci del Liber secundus mancano le parti del Bassus e del Sextus.

La
Venexiana
,
fondato da Claudio Cavina nel 1996, è riconosciuto a livello internazionale
quale miglior gruppo specializzato nell’interpretazione monteverdiana in
attività che ha creato un nuovo stile per la musica antica italiana, che và al
di là di una semplice interpretazione, ma che unisce alla retorica, al testo,
alla declamazione, una sensibilità musicale unica ed inimitabile. La
collaborazione con l’etichetta discografica spagnola GLOSSA MUSIC ha dato vita,
a partire dal 1997, alla collana Il
Madrigale Italiano
, che ha visto la pubblicazione di 10 cd dedicati al
repertorio madrigalistico italiano tra ‘500 e ‘600.

Numerosissimi i
riconoscimenti attribuiti alle registrazioni discografiche de La Venexiana:
Premio Fondazione Cini 1999, Prix Cecilia 1999, Gramophone Award 2001, Prix
Amadeus, Grand Prix du Disque Academie Charles Cros, Premio Amadeus 2001 e
2009, Deutsch Schallplattenkritik, Premio Choc dell’anno 2005. Con questi
prestigiosi riconoscimenti La Venexiana è stata proclamata “Nuovo
Orfeo” del repertorio madrigalistico italiano. Recentemente ha completato
la registrazione dell’Integrale dei Madrigali di Claudio Monteverdi, che è una
delle più importanti novità discografiche degli ultimi anni. 

La Venexiana si
è esibita nei più prestigiosi Festival internazionali: dal MusikVerein di
Vienna a DeSingel di Anversa, a Barcellona,Valladolid, Strasbourg, Amiens,
Parigi, Saintes, Karlsruhe, Melk, Fribourg, Utrecht, Regensburg, Bruxelles,
Bruges, Bogotà, New York, San Francisco, Tucson, San Diego, Seattle, Chicago,
San Pietroburgo, Tokyo. Nel 2008 ha portato in tournée L’Orfeo di Claudio Monteverdi, nel 400° anniversario della sua prima
esecuzione assoluta. Per la sua interpretazione de l’Orfeo, La Venexiana ha ricevuto il Gramophone Award 2008 nella
categoria Baroque Vocal. A continuazione dell’integrale dell’opera di Claudio
Monteverdi, nel 2009 La Venexiana ha prodotto l’Incoronazione di Poppea, andata in scena con grandissimo successo a
Parigi alla Citè de la Musique, mentre nel 2012 sono state presentate Il
ritorno di Ulisse in patria
ed Artemisia (F. Cavalli), quest’ultima
in prima versione mondiale in epoca moderna.

Claudio
Cavina
è il più
affermato controtenore italiano della sua generazione. Ha iniziato gli studi di
canto a Bologna con Candace Smith nel1984, perfezionandosi poi con Kurt Widmer
e René Jacobs alla Schola Cantorum Basiliensis. In qualità di cantante ha
collaborato con i più importanti ensemble italiani e stranieri e si è esibito
nei più importanti festival musicali in Italia e all’estero.

In campo operistico ha cantato nell’Orfeo
di C. Monteverdi prodotto dall’Arena di Verona nel 1990, e nel 1994 nella
medesima opera al Teatro La Fenice di Venezia; in Ester di A. Stradella per
l’Opera di Roma, e nel ruolo di Muzio in Costanza e Fortezza di J. J. Fux alla
Golden Hall di MusikVerein a Vienna; nella Purpura della Rosa di Torrejon y
Velasco prodotta dai Teatri di Messina e Bologna, e ha ricoperto il ruolo di
Teodosio nell’Atenaide di A. Vivaldi, diretta da Fabio Biondi. Nel 1998 ha
cantato per il Teatro del Maggio Fiorentino nell’Orfeo di Claudio Monteverdi
sotto la direzione di René Jacobs, rappresentato al Teatro Goldoni di Firenze e
nel 2000, per il medesimo Ente, ha interpretato lo Spirito nel Dido and Aeneas
di H. Purcell.

Ha al suo attivo più di 80 incisioni
discografiche. Ha fondato nel 1995 l’ensemble La Venexiana, assumendo
contemporaneamente i ruoli di cantante e direttore.

Ha diretto al Festival Van Vlaanderen di
Bruges e al Festival di Povoa de Varzim (Portogallo) il Vespro di S. Giovanni
Battista; al Tage Alter Musik di Regensburg il Ballo delle Ingrate (2005); al
Festival di Musica Religiosa di Cuenca (2005) in tre concerti consecutivi,
l’integrale della Selva Morale e Spirituale. Nel Novembre 2005 ha diretto a
Roma (Santa Maria Maggiore) il Vespro della Beata Vergine di Claudio Monteverdi
per il Festival di Arte Sacra di Roma; nel Febbraio 2006 ha diretto L’Orfeo di
Claudio Monteverdi all’Auditorium di Madrid e nell’Agosto 2006 il Ballo delle
Ingrate al Festival Van Vlaanderen di Bruges.

L’Incoronazione
di Poppea
– diretta nel
2009 a Herne, Regensburg, Parigi (Cité de la Musique), Perigueux (Symphonia en
Perigord) – ha ottenuto grande successo.

Ha
diretto il Vespro della Beata Vergine nel 2011 a Londra (Lufthansa Festival) e
Lisbona (Centro Culturale di Belem), nonché la prima esecuzione e registrazione
discografica  de L’Artemisia di Francesco Cavalli. Sempre nel 2011 ha portato in
tour Il Ritorno di Ulisse in Patria
di C. Monteverdi (Regensburg, Parigi Cité de la Musique, Amsterdam
Concertgebouw.)

Grande successo ha ottenuto il cd Round M (Monteverdi incontra il Jazz),
dove alla voce e agli strumenti barocchi è stato affiancato un quartetto di
jazzisti.

Per il
2013 ha diretto a Cracovia per Misteria Paschalia L’Orfeo di Monteverdi, che è 
in programma anche a Bucarest nell’ambito del Festival Enescu.

Per informazioni al pubblico:

Biglietteria MITO
SettembreMusica

Via Dogana 2

Tel:
02.88464725        

Iaphet Elli

Iaphet Elli, blogger, ho partecipato come editor a ExpoMilano2015.
Collaboro con diversi uffici stampa di città Italiane ,Stati Europei e Mondiali.

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