Les art Florissant©Philippe Matsas |
Martedì 17 settembre 2013, ore 21 – Basilica di Santa Maria delle Grazie (Piazza Santa Maria delle Grazie, 2) – Milano
Georg Friedrich Haendel
Funeral Anthem per la Regina Carolina “The ways of Zion do mourn”
Mottetto Silete venti, in si bemolle maggiore
Concerto grosso in sol minore op. 6
Coronation Anthem “The King Shall Rejoice”
Les Arts Florissants
William Christie, direttore
Emmanuelle De Negri, soprano
ingressi € 25
Il celebrato ensemble di musica barocca Les Arts Florissants, con il suo fondatore e direttore William Christie, torna a Milano martedì 17 settembre, ore 21, con il soprano Emmanuelle De Negri, per un concerto di MITO SettembreMusica nella bellissima cornice della Basilica di Santa Maria delle Grazie. L’ensemble propone un programma dedicato interamente a Georg Friedrich Händel, o George Frideric Handel, come si fece chiamare dopo essersi trasferito a Londra, dove ottenne la cittadinanza britannica nel 1727. Il concerto costruisce un percorso ideale basato sui tre vertici della creazione artistica del compositore: i legami con la Germania, l’influenza italiana raccolta durante il lungo viaggio in Italia (1706-1710) e i lunghi anni della vita britannica, durante la quale riuscì a cogliere con un straordinario processo di autoidentificazione il sentimento nazionale della sua terra d’adozione.
Apre il concerto il Funeral Anthem per la Regina Carolina “The ways of Zion do mourn”, che nella cornice della celebrazione ufficiale di Stato rielabora il patrimonio del corale luterano, radice musicale e religiosa comune a compositore e commemorata, scomparsa il 20 novembre 1737. Segue il mottetto Silete venti, scritto a metà degli anni Venti forse in occasione di un imminente viaggio in Italia, poi posticipato al 1729. Il Concerto grosso in sol minore op. 6 n. 6 è un chiaro omaggio alla tradizione corelliana. Venne completato nell’ottobre 1739 e inserito nel primo dei due ‘libri’ dei Twelve Grand Concertos in Seven Parts. “The King Shall Rejoice”, che chiude il concerto, è il terzo dei quattro Coronation Anthems, eseguiti l’11 ottobre 1727, in occasione dell’incoronazione di Giorgio II, figlio di quel Giorgio I della dinastia degli Hannover, che nel 1710 aveva concesso al giovane Händel il suo primo viaggio in Inghilterra.
Les Arts Florissants sono uno dei più rinomati e apprezzati ensemble di musica barocca in Europa e nel mondo, fondato nel 1979 da William Christie. L’Ensemble ha il grande merito di aver fatto sorgere un nuovo interesse in Francia per il repertorio francese del XVII secolo e più in generale europeo del XVII e XVIII secolo, portando alla luce i tesori delle collezioni della Bibliothéque Nationale de France.
Dopo Atys de Lully all’Opéra Comique nel 1987, riproposto trionfalmente nel maggio del 2011, è stata l’opera a consacrare i loro i maggiori successi. In evidenza: Rameau (Les Indes galantes 1990 e 1999, Hippolyte et Aricie 1996, Les Boréades 2003, Les Paladins 2004), Lully et Charpentier (Médée 1993 e 1994, David et Jonathas 2012, Armide 2008), Handel (Orlando 1993, Acis & Galatea 1996, Semele 1996 e 2010, Alcina 1999, Serse 2003, Hercule 2004 e 2006, L’Allegro, il Penseroso ed il Moderato 2007), Purcell (King Arthur 1995, Dido and Aeneas 2006, The Fairy Queen 2010), Mozart (Die Zauberflöte 1994, Die Entführung aus dem Serail all’Opéra du Rhin 1995), Monteverdi, la cui trilogia lirica è andata in scena al Teatro Real, tra il 2008 e 2010.
Les Arts Florissants hanno collaborato con illustri nomi della regia come Jean-Marie Villégier, Robert Carsen, Alfredo Arias, Pier Luigi Pizzi, Jorge Lavelli, Adrian Noble, Andrei Serban, Graham Vick, Deborah Warner, Jerome Deschamps e Masha Makeieff. Nonchè con coreografi quali Francine Lancelot, Béatrice Massin, Ana Yepes, Shirley Wynne, Maguy Marin, François Raffinot, Jiri Kylian, Bianca Li, Trisha Brown, Robyn Orlin, Dominique Orvieu e José Montalvo.
L’attività lirica non offusca la vitalità della loro attività concertistica e discografica, come testimoniano le numerose e notevoli interpretazioni di opere in versione concertante (Zoroastre e Les Fetes d’Hébé di Rameau, Idoménée di Campra, Jephté di Montéclair, L’Orfeo di Rossi) o di opere profane da camera (Actéon, Les Plaisirs de Versailles e Orphée aux Enfers di Charpentier o Didone & Enea di Purcell), di musica sacra (i Grands Motets di Rameau, Mondonville, Desmarest, oratori di Handel quali Il Messiah, Israele in Egitto e Theodora), senza contare il vasto repertorio corale.
Les Arts Florissants hanno anche affrontato il repertorio contemporaneo presentando per la prima volta nel 1999 Motets III – Hunc igitur terrorem di Betsy Jolas in occasione del loro ventesimo anniversario.
L’ensemble ha una ricchissima discografia di più di 40 incisioni con Harmonia Mundi e quasi 30 con Warner Classics/Erato. Nel quadro di una nuova collaborazione con EMI/Virgin Classics iniziata nel 2003, Les Arts Florissants hanno recentemente realizzato “Lamentazione” la prima registrazione dell’orchestra diretta da Paul Agnew.
Da vent’anni Les Arts Florissants risiedono al Théâtre de Caen e annualmente presentano una stagione concertistica nella regione della Bassa Normandia. L’ensemble è spesso in tournée in Francia ed è frequentemente ambasciatore della cultura francese all’estero (è invitato regolarmente alla Brooklyn Academy, al Lincoln Center di New York, al Barbican Centre di Londra e al Vienna Festival).
Nel corso della stagione 2009/2010 Christie ha nominato direttori Ospiti due giovani artisti, Paul Agnew e Jonathan Cohen, che si alternano nella direzione dell’Orchestra sia in programmi con un piccolo organico sia con l’orchestra al completo.
Les Arts Florissants sono sovvenzionati dal Ministero della Cultura e della Comunicazione francese, dalla città di Caen e dalla regione della Bassa Normandia, inoltre loro sponsor sono Imerys e Alstom.
La fama di William Christie, clavicembalista e direttore d’orchestra franco-americano, si identifica ormai con la musica barocca europea e soprattutto con il repertorio della musica francese del XVII e XVIII secolo, periodo che lui stesso ha contribuito a riscoprire.
Dal 1971 vive in Francia, dopo aver studiato ad Harvard e Yale. Nel 1979 fonda Les Arts Florissants che portano il nome di una piccola opera di Marc-Antoine Charpentier e hanno conquistato il mondo con la loro interpretazione autentica e ricca di colori di opere, mottetti, oratori del Grand Siècle francese.
Dopo il trionfo di Atys di Lully all’Opera Comique nel 1987, il successo lo ha accompagnato sempre insieme ad una qualità solida e continua (Les Indes Galantes, Les Boréades, Les Paladins di Rameau; Médée di Charpentier; Semele, Orlando, Alcina, Serse di Handel, King Arthur di Purcell, Il Flauto Magico e Il Ratto del Serraglio di Mozart; Il Ritorno di Ulisse in Patria di Monteverdi).
I più grandi nomi della regia (Jean-Marie Villégier, Robert Carsen, Alfredo Arias, Jorge Lavelli, Andrei Serban, Graham Vick) hanno collaborato con Christie la cui vitalità è testimoniata da una ricca discografia, senza contare i dvd più recenti.
I suoi progetti internazionali sono all’altezza della sua prestigiosa notorietà: dopo New York e la Brooklyn Academy of Music, i Berliner Philharmoniker (2002-2007) e la docenza al Conservatorio Nazionale Superiore di Musica di Parigi (1982-1995), è spesso invitato a tenere Master Class e a dirigere accademie (Aix-en-Provence e Ambronay). Ha fondato a Caen Le Jardin des Voix, un’accademia per giovani cantanti.
Dal 1995 è cittadino francese, insignito della Legione d’Onore e anche dell’ordine delle Arti e delle lettere. Nel 2005 ha ricevuto il premio “Georges Pompidou”.
Emmanuelle De Negri inizia il suo percorso studiando violoncello e successivamente entra al Conservatorio di Nimes nella classe di canto di Daniel Sala. Segue inoltre corsi di recitazione e ottiene un diploma post laurea in Letteratura Francese all’Università di Montpellier. Nel settembre del 2002 entra al Conservatorio Nationale Superiore di Musica a Parigi, dove studia “l’arte del bel canto” e il repertorio barocco.
Nel corso della sua carriera si è esibita in molti ruoli, spaziando in diversi repertori, da Mozart a Haendel. René Jacobs l’ha invitata a Innsbruck ad esibirsi nel ruolo di Sant’Agnese ne “Il Martirio di Sant’Agnese” di Pasquini.
Il repertorio barocco è di gran lunga quello che preferisce. Lavora con William Christie e Les Arts Florissants in un tour internazionale (Londra, Madrid, New York e Oslo) nell’ambito del programma di giovani talenti “Le Jardin des voix”.
De Negri vanta collaborazioni con i più importanti direttori d’orchestra, tra i quali: Stéphane Denève, Alain Altinoglu, Jean Yves Ossonce, Hervé Niquet, Alessandro de Marchi, Vincent Dumestre, Philippe Hui, Zsolt Nagy, Laurence Equilbey, Gilbert Bezzina e Emmanuel Olivier, nonché con i più importanti registi: Vincent Boussard, Jacques Osinsky, François de Carpentries, Emmanuelle Cordoliani, Claude Buchwald, Gilles Bouillon, Jeanne Roth, Edouard Signolet, Pierre Kuentz e Benoit Benichou.
Nella stagione 2012/2013 ha cantato i seguenti ruoli: Polixène in “Pyrrhus” con Les Enfants d’Apollon, Mélisande in “Ariane et Barbe-Bleue” di Dukas, Papagena ne “Il Flauto Magico” all’Opera di Nizza, Gran Sacerdotessa e Cacciatore in “Hyppolite et Aricie” con Les Arts Florissants a Glyndebourne.
Per informazioni al pubblico:
Biglietteria MITO SettembreMusica
Via Dogana 2
Tel: 02.88464725