Dal
15 al 19 aprile 2014
Teatro Libero Liberi Teatri
PORTAMI IN UN POSTO CARINO
di Tobia Rossi
regia Manuel Renga
con Elisabetta Torlasco, Chiara Anicito, Tomas Leardini, Daniele Pitari
Christian e
Carlo sono due adolescenti gay che abitano in un’anonima cittadina del Nord
Italia. Carlo è esuberante e sognatore, ha una visione fatata della vita e
nutre grandi speranze per il futuro; incontra quasi ogni giorno uomini che
conosce su internet, alla ricerca del suo principe azzurro. Christian è introverso,
impenetrabile, ancora indeciso sulla sua sessualità, da poco ha iniziato a
incontrare qualche ragazzo solo per curiosità. È fidanzato con Giada, rampolla
della famiglia ricca del paese.
Christian e Carlo si incontrano grazie ad una chat e in breve Carlo si
innamora di Christian, impegna tutte le sue energie per conquistarlo, chiedendo
ironicamente consiglio proprio a Giada, cliente fissa di Anna, la parrucchiera
presso cui Carlo ha appena iniziato a lavorare. Le cose si complicano quando in
un bosco vicino, un altro ragazzo, anche lui omosessuale, viene ucciso
brutalmente durante una nottata di scherzi sadici che presto si trasformano in
qualcosa di più grave. Un paio di amici di Christian vengono arrestati e inizia
ad aleggiare il dubbio che lo stesso Christian possa aver preso parte al
massacro.
Portami in un posto carinoè un testo inedito e mai rappresentato piazzatosi
finalista all’edizione 2012 del “Premio Hystrio Scritture di Scena Under
35″ e che adesso trova occasione per diventare materiale vivo di lavoro
per il regista e gli attori della compagnia Chronos3.
Il testo nasce dalla volontà di raccontare una storia di provincia,
la provincia italiana che diviene subito provincia dell’Universo, un piccolo
paesino come tanti, uno di quei posti immersi nel gelo e nella nebbia dove
tutti conoscono tutti, la natura incide ancora in modo significativo sulla vita
delle persone e la città, pur essendo distante solo una quarantina di
chilometri, è in realtà lontana anni luce.
Una scrittura contemporanea, asciutta, tagliente, per una storia di
crescita e scoperta di sé, una favola notturna e pop che attinge a piene mani
dal cinema, dalla televisione, dalla letteratura e dalle arti visive. Fonti
imprescindibili per la scrittura sono state senz’altro i lavori di Ken Loach,
Larry Clark, Gus Van Sant, Gregory Crewdson, Joe Lansdale, David Lynch, Richard
Yates e Joyce Carol Oates.