“Spetta a noi il peso di questi tristi tempi.
Dobbiamo dire ciò che sentiamo dentro
e non perché siamo costretti a dirlo.
Il più vecchio di noi ha sofferto
Noi che siamo giovani
non vedremo mai così tante cose
e non vivremo certo tanto a lungo.”
W. Shakespeare
Chiude la programmazione del decennale del Silvano Toti Globe Theatre, RE LEAR dal 12 al 22 settembre uno studio per la regia di Daniele Salvo che affronta nuovamente questo testo inesauribile con una compagnia formata quasi interamente da giovani. Lear, leggendario sovrano della Britannia, impersona la tragedia dei padri, incapaci di capire i loro figli e ciechi di fronte alle loro adulazioni. Un’analisi del Potere e dei suoi effetti sulla mente umana: l’ego smisurato acceca gli occhi del sovrano e del politico fino al totale isolamento affettivo. Essenziale la scenografia perché l’azione è trasferita su un piano interiore. E i lampi i tuoni la pioggia che vengono rappresentati in scena, altro non sono che la metafora di una tormentata emotività: follia, innocenza, energia, dolcezza e determinazione, caratteristiche proprie dei giovani.
Il Silvano Toti Globe Theatre è nato grazie all’impegno dell’Amministrazione Capitolina e della Fondazione Silvano Toti, per una geniale intuizione di Gigi Proietti.
La stagione 2013 è promossa da Roma Capitale con la produzione di Politeama srl, organizzazione e comunicazione di Zètema Progetto Cultura e il supporto di G.V. sas.
La sua realizzazione è possibile grazie al contributo della Banche Tesoriere di Roma Capitale (BNL Gruppo BNP Paribas, Unicredit, Banca Monte dei Paschi di Siena) e a quello di Green Network Luce & Gas, uno dei principali operatori nel mercato dell’energia che celebra anch’esso il proprio decennale. Inoltre, in occasione del decennale, la Fondazione Silvano Toti ha rinnovato interamente la segnaletica interna ed esterna, secondo un sistema coordinato e coerente che rappresenta l’identità unitaria del teatro e che ne migliora ulteriormente la riconoscibilità e la fruibilità. Tale sistema è stato studiato nel rispetto del contesto in cui vive e delle linee guida utilizzate per la realizzazione del teatro.
E nel verde interno accanto al teatro, il Globar sarà un punto ristoro – affidato a Spazio Novecento – dove aspettare in relax l’inizio dello spettacolo.
Note di regia
Dopo la fortunata messinscena di Re Lear di qualche anno fa al Globe Theatre, con un grande Ugo Pagliai, ho pensato di affrontare nuovamente questo testo inesauribile avvalendomi di una compagnia interamente formata da attori giovani. Si tratta di una sfida : tramite un lungo laboratorio di ricerca interpretativa tentare di accedere a situazioni ed emozioni molto complesse con i mezzi del teatro, cercando di arrivare quanto più possibile vicini ad una “verità” propria di altre età, lontana dagli stili e dalle mode recitative attuali. Essere giovani artisti oggi, nel nostro Paese, significa affrontare difficoltà di ogni genere, trovarsi di fronte a sbarramenti generazionali, invidie, famiglie massoniche, gruppi di potere, consensi e dissensi predeterminati, essere frastornati e confusi dalle mille sirene del nostro tempo.
Il criterio del risultato e del merito è bandito da tempo nella nostra piccola Italia e il mondo del Teatro, così come quello dell’Arte in generale, è regolato da leggi arbitrarie,violente e faziose che nulla hanno a che fare con la realtà dei fatti. Ancor più difficile oggi è formare un artista, difficile incontrare giovani preparati tecnicamente e consapevoli che intraprendere una carriera di attore o di regista nella nostra realtà italiana richiede dedizione, sacrificio, passione incondizionata, umiltà e molta auto-ironia per difendersi dagli “addetti ai livori” e dall’ostilità di chi è convinto di detenere la verità dell’estetica teatrale contemporanea. La nostra, ormai, è una professione degradata, colma di impostori o, ancora peggio, di politicanti.
La realtà degli uomini del 2000 ha necessità assoluta di Poesia, rispetto, correttezza, professionalità, solidarietà, dolcezza, precisione ed artigianato.
Lear è un leggendario sovrano della Britannia, vissuto alcuni secoli prima di Cristo che, vicino alla vecchiaia, decide si dividere il suo regno tra le figlie e i mariti, pur mantenendo la sua autorità regale. E’ la tragedia dei padri incapaci di capire i loro figli, padri che sono ciechi di fronte all’adulazione dei figli che li vogliono ingannare e ciechi di fronte alla devozione dei figli che invece li amano. Lear pagherà i suoi “errori politici” a caro prezzo: non riconoscerà l’affetto e la sincerità di Cordelia e affiderà il potere nelle mani sbagliate con effetti distruttivi.
Sino a quel momento Lear aveva potuto dettare leggi e norme. Improvvisamente la sua vita viene sconvolta da un’esperienza che lo pone non dal punto di vista del dominatore ma del dominato. Lear si rifugia così in una sorta di “seconda infanzia” che gli procura un’innocenza che rende ancora più crudeli le azioni delle due figlie Goneril e Regan e nel momento in cui finalmente inizia a dire la verità viene considerato pazzo. Molti elementi di questo testo naturalmente fanno pensare alla nostra società e alle sue discutibili consuetudini: si tratta di un analisi puntualissima del Potere e dei suoi effetti sulla psiche umana. La lente deformante dell’ego e del dominio acceca gli occhi del sovrano e del politico e lo spinge al più totale isolamento affettivo.
Per non distrarre lo spettatore dal lavoro sull’interiorità di questi straordinari personaggi, ho pensato di sottrarre quanto più possibile elementi decorativi, effetti e trovate registiche per giungere ad un’essenzialità e nitidezza interpretativa quanto mai necessaria, a mio avviso, alla messinscena di questo testo. Grazie all’utilizzo di una scenografia davvero essenziale, l’azione viene trasferita su un piano interiore, con momenti privatissimi e tesi, di un’emotività fortissima, pura ed arcaica. Gli elementi naturali dominano : la pioggia, i tuoni e i lampi sono metafora della condizione interiore dei personaggi rispecchiandone l’emotività tormentata. Si tratta di un lavoro “sperimentale”, low budget, frutto di un laboratorio rivolto a giovani artisti (con l’eccezione di due attori di grande esperienza come Graziano Piazza e Francesco Biscione, nei due ruoli principali) ma non cercate in questa occasione elementi performativi o di ricerca visiva accattivante: non è mia intenzione e non è questa la sede giusta. Intendo invece qui lavorare esclusivamente sull’interpretazione e sulla direzione degli attori, cercando di avvicinarmi al cuore del mistero di questo meraviglioso testo, confrontandomi con umiltà con le grandi interpretazioni del passato, che non vanno dimenticate o rinnegate. In questo percorso ci guidano la follia, l’innocenza,la ricerca, l’energia, la dolcezza e la determinazione propria dei giovani. In questo piccolo e sfortunato Paese, fatto di consorterie, esperti politicanti, specialisti e marionette senz’anima forse, anche solo per una sera, non sarà una colpa essere ancora giovani.
Daniele Salvo
Interpreti
(in ordine alfabetico)
Gloucester
Il duca di Cornovaglia
Cordelia
Duca di Albany
Conte di Kent
Edgar
Capitano – Cavaliere
Goneril
Fool
Re di Francia -medico
Edmund
Duca di Borgogna – Curan
King Lear
Regan
Primo cavaliere – un servo
Oswald
FRANCESCO BISCIONE
MARCO BONADEI
MIMOSA CAMPIRONI
SIMONE CIAMPI
ELIO D’ ALESSANDRO
PASQUALE DI FILIPPO
DIEGO FACCIOTTI
MARCELLA FAVILLA
SELENE GANDINI
ALESSIO GENCHI
MARCO IMPARATO
MATTEO MILANI
GRAZIANO PIAZZA
SILVIA PIETTA
MATTEO PROSPERI
GIULIANO SCARPINATO
SCENE E COSTUMI
Silvia Aymonino
assistente ai costumi Vera Pierantoni Giua
MUSICHE
Marco Podda
DISEGNO LUCI
Umile Vainieri
PROGETTO FONICO
Franco Patimo
IMMAGINI VIDEO
Indyca
COLLABORATORE AI MOVIMENTI
Antonio Bertusi
ASSISTENTE ALLA REGIA
Alessandra Puliafico
COACH ATTORI
Melania Giglio
Evento
STAGIONE 2013 DEL SILVANO TOTI GLOBE THEATRE
Dove
Roma, Largo Aqua Felix (Piazza di Siena), Villa Borghese
Quando
dal 12 al 22 settembre ore 20.45) lunedì riposo
Enti promotori
Roma Capitale, Fondazione Silvano Toti
Prodotto da
Politeama s.r.l.
Con in contributo di
Banche tesoriere di Roma Capitale: BNL Gruppo BNP Paribas, UniCredit, Banca Monte dei Paschi di Siena; Green Network Luce & Gas
Organizzazione e comunicazione
Organizzazione generale
Zètema Progetto Cultura con il supporto
di G.V. sas
Alessandro Fioroni
Info
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00-21.00); www.globetheatreroma.com
Botteghino e Prevendite
Botteghino V.le P. Canonica: tutti i giorni dalle 14 alle 19, nei giorni di spettacolo fino alle 21.30
Prevendite abituali – Circuito www.lisclick.it – call center ed infoline 892 982
Biglietti
Platea: posti in piedi intero € 10, ridotto under 25 € 8, ridotto Globecard € 7
Balconate: intero da € 13 a € 23, ridotto da € 11 a € 20, ridotto Globecard da € 10 a € 19
Diritto di prevendita (applicabile fino a 2 ore prima dello spettacolo) € 1,50 – € 2,50
Tutte le domeniche continua l’iniziativa “i fidanzati di Villa Borghese”. I “fidanzati” di tutte le età avranno diritto a una riduzione sul biglietto di ingresso (escluso posti in piedi).
Il mercoledì per gli over 65 speciale promozione “biglietto 2×1” (escluso posti in piedi).
Il venerdì per gli under 20 ingresso ridotto
Con la Globe Card (€ 5,00 valida stagione 2013, in vendita esclusivamente presso il botteghino del Teatro, nominale e non cedibile): riduzione da € 3 a 4 sul costo del biglietto ordinario.
Con la Globecard si può accedere, con ingresso ridotto, ai Musei del Sistema MuseiinComune e usufruire di uno sconto del 10% al Globar.
Globar
Il punto ristoro sarà attivo nei giorni di spettacolo dalle 19.00 alle 01.00 per il pubblico del Teatro
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