Gergely Madaras ph.Balzazs Borocs |
Gergely Madaras ph.Balzazs Borocs
Giovedì 12 settembre 2013, ore 21
Conservatorio di Milano, Sala Verdi (Via Conservatorio, 12) – Milano
ingresso gratuito
Secondo appuntamento con il Focus su Benjamin Britten e George Benjamin
Benjamin Britten
Variazioni su un tema di Frank Bridge per archi op. 10
George Benjamin
Dance Figures
A Mind of Winter, per soprano e orchestra
Benjamin Britten
The Young Person’s Guide to the Orchestra op. 34, variazioni e fuga su un tema di Henry Purcell
Filarmonica ‘900 del Teatro Regio
Gergely Madaras, direttore
Claire Booth, soprano
In collaborazione con
Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano
Filarmonica ’900 del Teatro Regio
Prosegue, giovedì 12 settembre 2013, alle ore 21, nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano, il ciclo di tre concerti dedicati a Benjamin Britten (nel centenario della nascita) e a George Benjamin, una della voce più autorevoli della musica contemporanea inglese di oggi. Questa volta saliranno sul palco la Filarmonica ‘900 del Teatro Regio diretta da Gergely Madaras, con il soprano Claire Booth, acclamata interprete della musica del Novecento, che interpreterà A Mind of Winter di George Benjamin.
In apertura del concerto la Variazioni su un tema di Frank Bridge per archi op. 10, composti dal giovane Britten nel 1937 su richiesta del direttore d’orchestra Boyd Neel per il Festival di Salisburgo. Si tratta di una successione di variazioni, molto diverse tra di loro, che fanno un uso talvolta irriverente, scatenato e divertito delle forme diverse musicali, facendo però riferimento a un tema solo. Anche nel caso dell’ultimo brano in programma The Young Person’s Guide to the Orchestra op. 34 si tratta di una serie di variazioni, culminanti in una grande fuga, questa volta su un tema di Henry Purcell, da Abdelazar. Scritto nel 1946 per un film documentario finalizzato all’educazione musicale, il brano divenne ben presto un classico della divulgazione musicale.
Al centro del programma due brani di George Benjamin (classe 1960), che appartiene a una generazione certamente diversa, che si pone però nei confronti della tradizione senza rotture, con un approccio più esplorativo.
Dance Figures, del 2004, appartiene alla produzione più recente di Benjamin. Scritto su commissione del Théâtre de La Monnaie (insieme alla Chicago Symphony Orchestra e al Festival Musica di Strasburgo) per una coreografia di Anna Teresa de Keersmaeker, si presenta come una serie di studi per orchestra, ognuno centrato su un’idea diversa. A Mind of Winter per soprano e orchestra, del 1981, risale invece agli inizi del compositore e mette in musica la poesia The Snow Man [L’uomo di neve] di Wallace Stevens.
La Filarmonica ’900 del Teatro Regio di Torino, associazione fondata e gestita direttamente dai professori dell’Orchestra del Teatro Regio di Torino, nasce nel 2003 e sin dai primi anni della sua fondazione si impone all’attenzione del pubblico e della critica internazionale come un’orchestra di grande qualità e originalità di programmazione. L’aspetto di peculiarità che la distingue deriva dal proposito di esplorare l’estrema varietà della musica del Novecento inserendo nella programmazione, accanto ai capolavori di sempre, i grandi temi della musica sinfonica del XX Secolo con un’attenzione particolare per i punti d’incontro tra l’idea di musica ‘colta’ e i nuovi linguaggi che ad essa si sono opposti ma anche confrontati e infine mescolati, come il jazz, la musica per film, la musica popolare.
Ne deriva un ricco repertorio formato per una parte consistente dalle opere dei grandi autori del Novecento quali Mahler, Strauss, Ravel, Prokof’ev, Berg, Copland, Respighi e Šostakovič, alternate a progetti originali, e talvolta inediti, scaturiti dall’incontro meno prevedibile tra i generi, i cui principali esempi sono stati il progetto Gershwin’s World di Herbie Hancock, la partecipazione al restauro di famose colonne sonore originali quali Cabiria di Pastrone eseguita dal vivo durante la proiezione del film: un repertorio di ricerca che nel contempo si propone di divulgare la musica del nostro tempo presso un pubblico sempre più ampio.
All’insegna dell’eclettismo le numerose collaborazioni con artisti di diversa estrazione musicale come Herbie Hancock, Salvatore Accardo, Natalia Gutman, Jan Latham-Koenig, Richard Galliano, Hubert Soudant, Gianandrea Noseda, Enrico Dindo, Uri Caine, Nicola Piovani, Stefano Bollani, Ute Lemper, Andrea Lucchesini, Krzysztof Penderecki, Yutaka Sado. Dal 2006 al 2009 Jan Latham-Koenig ha ricoperto l’incarico di primo direttore ospite.
Significativa la stretta collaborazione instaurata in campo jazzistico con la Torino Jazz Orchestra diretta da Gianni Basso cui di recente è subentrato Fulvio Albano. Degni di nota i concerti che hanno visto le due formazioni unirsi in una spettacolare big band per accompagnare artisti del calibro di Dee Dee Bridgewater, Uri Caine, New York Voices e Roberta Gambarini. Molti compositori contemporanei di fama internazionale hanno affidato alla Filarmonica ’900 l’esecuzione di prime assolute: Francesco Antonioni, Pascal Dusapin, Toshio Hosokawa, Fabio Nieder, Michael Daugherty, Carlo Boccadoro, James Hartway, Ezio Bosso.
In particolare con quest’ultimo autore si è stabilito un intenso rapporto che ha prodotto importanti risultati tra cui la registrazione delle colonne sonore scritte da Ezio Bosso per i film di Andrea Porporati Il dolce e l’amaro e Le ali, l’esecuzione in prima assoluta di due sinfonie: la Prima Sinfonia Oceans nel maggio 2010 a Torino e la Seconda Sinfonia Under the tree’s voices nel mese di luglio 2010 presso il festival trentino I Suoni delle Dolomiti. Inoltre sotto la direzione di Ezio Bosso, nel mese di ottobre 2010, la Filarmonica ’900 ha portato al Festival della Scienza di Genova la prima italiana dell’opera multimediale di Philip Glass Icarus at the edge of time.
Inoltre da alcuni anni, in cooperazione con Unimanagement, si sperimenta una progettualità innovativa che inserisce i linguaggi musicali nei processi di interpretazione e apprendimento organizzativo, attraverso seminari per il management dedicati all’approfondimento delle dinamiche presenti nell’ambito dell’orchestra, tra il direttore e i musicisti, tra le differenti sezioni di cui il corpus orchestrale si compone e tra i professori d’orchestra.
Claire Booth, finalista, nel 2004, della Kathleen Ferrier Competition e destinataria di numerose borse di studio e premi, si è guadagnata una fama internazionale per la versatilità e musicalità durante le sue esibizioni. Acclamata interprete del Ventesimo e Ventunesimo secolo, combina questo repertorio con quello classico, per il quale è ugualmente stimata.
Ha interpretato importanti ruoli operistici come Rosina (Il Barbiere di Siviglia) Dorinda (Orlando di Haendel), Ellida (Lady from the Sea di Craig Armstrong) per l’Opera scozzese, Nora (Riders to the Sea di Vaughan Williams) per la English National Opera, Anne Truelove (The Rake’s Progress) con la CBSO, Solveig (Peer Gynt) con l’Orchestra Sinfonica di Amburgo, Max (Where the Wild Things Are di Knussen), Lucia (Rape of Lucretia di Britten) entrambi per l’Aldeburgh Festival, Prakriti (Wagner Dream di Jonathan Harvey) per l’Opera dei Paesi Bassi, Zerlina, First Niece (Peter Grimes) e Elle (La Voix Humaine di Poulenc) per Opera North, Despina per Opera Nantes-Angers e Mélisande per la Compagnia Teatrale dell’Opera di Dublino.
Le sue numerose apparizioni nei concerti sono state in stretta collaborazione con l’Orchestra Sinfonica BBC, l’Orchestra Sinfonica di Birmingham e Ensemble Intecontemporain, i Festival Aldeburgh e Holland, Concertgebouw di Amsterdam e Musiekgebouw.
Tra le esibizioni periodiche al BBC Proms: Requiem – Songs for Sue di Knussen, Ancient Voices of Children di George Crumb, On voit tout en aventure di Luke Bedford, Der Wein di Berg e Le Martyre de Saint Sébastien di Debussy.
I prossimi impegni prevedono il suo debutto alla Welsh National Opera dove farà rivivere il ruolo di Prakriti (Wagner Dream), Arie di Mozart in concerti con la Deutsche Symphonie Orchester, Kafka Fragments di Kurtag al Linbury Studio Theatre della Royal Opera House e debutti con l’Orchestra Sinfonica di Boston e l’Orchestra Filarmonica di Bergen con il suo direttore Ryan Wigglesworth.
Gergely Madaras, nato nel 1984 a Budapest, ha cominciato la sua educazione musicale studiando flauto, violino e composizione. Si è laureato alla facoltà della direzione d’orchestra della University of Music and Performing Arts di Vienna così come alla facoltà di flauto della Franz Liszt Academy of Music a Budapest.
Dopo aver rapidamente guadagnato fama internazionale come uno dei più emozionanti giovani direttori europei della sua generazione, ha ricevuto, primo in assoluto, la borsa di studio Charles Mackerras Fellowship della English National Opera. Il suo ruolo consta nel lavorare a fianco del Direttore musicale Edward Gardner e collaborare alla realizzazione di un certo numero di produzioni a stagione. Il 2013/2014 segna il suo debutto all’ENO nella direzione di una nuova produzione.
Dopo il suo debutto, nel 2010, al Musikverein di Vienna con la Radio Symphony Orchestra (di Vienna), ha lavorato con numerose orchestre.
I suoi impegni orchestrali futuri più importanti prevedono: Melbourne Symphony Orchestra, Orchestre Dijon Bourgogne, Scottish Chamber Orchestra, London Mozart Players, Manchester Camerata, Sinfonia Viva, Sinfonia Cymru, Filarmonica 900 e MAV Symphony Orchestra. Quest’anno ha fatto il suo debutto al Festival di Lucerna in un concerto con Pierre Boulez e gli impegni più significativi della stagione 2011/2012 l’hanno visto alla direzione di: Royal Concertgebouw Orchestra, London Symphony Orchestra e Hallé Orchestra in Master Class pubbliche, con la supervisione di Mariss Jansons, Sir Colin Davis e Sir Mark Elder; la rinnovata collaborazione con la Manchester Camerata e l’Orchestra da Camera Grazioso della Filarmonica Nazionale ungherese; così come i debutti con l’Orchestre Dijon Bourgogne, la MAV Symphony Orchestra e l’Hezarfen Ensemble a Istanbul.
Negli anni più recenti Gergely Madaras ha ottenuto l’ambita Borsa di Studio Junior in Conducting al RNCM di Manchester, è stato assistente di conduzione al Tanglewood Music Center (con la Borsa di Studio Seiji Ozawa – 2009) e all’American Academy of Conducting at Aspen.
Ha sia lavorato che studiato al fianco di direttori quali Pierre Boulez, James Levine, Sir Mark Elder, Herbert Blomstedt e David Zinman.
Come direttore di opere ha fatto il suo debutto in conduzione alla RNCM Opera con Vanessa di Samuel Barber dove è tornato, nel 2011, con esecuzioni dell’ Albert Herring di Benjamin Britten.
Nel 2011 Madaras è stato uno dei finalisti alla 52° edizione della Besançon International Competition per Giovani Direttori e ha vinto il Premio ARTE Live Web. Sempre nel 2011 Madaras ha ricevuto il premio Junior Prima, il riconoscimento ungherese più prestigioso, consegnato ogni anno ai più meritevoli giovani artisti, così come il premio Klassz Talent da parte del ministro ungherese alle Risorse Nazionali.
Nel 2004 ha fondato l’IKZE Festival (Festival di Musica Contemporanea per Giovani Compositori) insieme a Noemi Gyori. Il Festival è presto divenuto uno degli eventi più importanti di musica innovativa in Ungheria e durante i suoi sei mesi di vita ha premiato 109 opere di 42 compositori, coinvolgendo più di 200 musicisti.
Per informazioni al pubblico:
Biglietteria MITO SettembreMusica
Via Dogana 2
Tel: 02.8846472