The Gallery Apart è orgogliosa di inaugurare la stagione espositiva
2013-14 con la mostra Still here di Gea Casolaro, il lavoro sviluppato
dall’artista durante il periodo di residenza nell’atelier degli Incontri
Internazionali d’Arte presso La Cité Internationale des Arts di Parigi.
Still here è un progetto legato a tal punto con la vita di Gea
Casolaro da spingerla a trasformare la Capitale transalpina in sua città
di elezione, in una sorta di esilio volontario causato dalla sua
incapacità ad adattarsi al contesto socio-politico italiano dell’ultimo
ventennio. L’essere straniera in una città che non conosceva, se non da
turista, e la realtà dello sradicamento in un nuovo paese hanno spinto
sin dall’inizio Casolaro a fare i conti con l’assenza di un’esperienza
vissuta e dunque di una memoria che l’ancorasse alla nuova realtà dei
luoghi in cui si trovava a vivere.
Parigi è la città dove è stato
girato il più alto numero di film rispetto ad ogni altra città del
mondo, è la città dove cinema e fotografia hanno mosso i primi passi, è
dunque la città della luce oltre che dei Lumi, la Ville lumière dove gli
esperimenti cinematografici dei fratelli Lumière vennero per la prima
volta proiettati.
Attraverso la visione di centinaia di film
girati nella capitale francese, a cui si alternavano ampi percorsi a
piedi in lungo e in largo per i quartieri parigini, Casolaro ha creato
la propria memoria di quei luoghi, dotandosi di ricordi non vissuti
direttamente ma introiettati attraverso le storie dei personaggi dei
film, attraverso la visione dei loro autori, una memoria che le ha reso
familiari molti scorci della città, fino agli angoli più nascosti,
vedendoli trasformare nel tempo sotto i suoi occhi ed imparando così a
conoscere la città come se vi avesse vissuto da anni.
Un
percorso di memoria personale e collettiva quello di Still here, reso
possibile dall’attraversamento della città non solo fisico ma anche
storico grazie al ricorso a pellicole che coprono circa cento anni di
cinema, un attraversamento che riattualizza quella prerogativa
tipicamente parigina della flânerie, esaltata da Baudelaire, analizzata
da Benjamin e poi rinnovata da Debord nell’accezione di “deriva”. Still
here è quindi, anzitutto, un lavoro sulla totale fusione tra arte e
vita: su come sia possibile radicarsi in un luogo in cui non si ha
un’esperienza storica personale, modificando l’ostilità di una città
sconosciuta in familiarità, in legami sociali, in memoria personale.
Casolaro usa il cinema perché è l’arte che contiene tutte le altre, per
raccontare come la cultura sia un necessario strumento di ancoraggio
alla realtà, come l’arte sia un potente mezzo di conoscenza
indispensabile per superare i propri confini.
Casolaro ha
dedicato al progetto Still here oltre due anni di lavoro, non solo per
la mole enorme di film da visionare e di luoghi da scoprire, ma anche
perché la memoria individuale e la conoscenza del mondo, non finiscono
mai di alimentarsi grazie alle esperienze degli altri, da quelle dei
personaggi dei film seguiti passo passo per le strade, a quelle delle
persone reali che via via l’artista ha conosciuto e che a loro volta le
indicavano i loro film di affezione da inserire nel progetto. Come in
altri lavori di Gea Casolaro, anche in Still here emerge quindi l’idea
della vita come puzzle, come perenne incontro e innesto tra esistenze,
nonché l’idea della fotografia come mezzo per raccontare il mondo in
modo plurale e sfaccettato.
Da sempre sensibile alle radici storiche
dei luoghi esperiti e attraversati, Casolaro ha spesso fatto ricorso
alla ricerca storiografica e alla consultazione di archivi, una pratica
adottata da molti artisti contemporanei a fini di ricostruzione di
scenari di volta in volta privati o universali, locali o globali. Con
Still here, al pari del progetto in mostra attualmente in Lussemburgo,
Casolaro sposta l’accento dall’uso di materiali e informazioni desunti
da ricerche d’archivio a fini di una mera ricostruzione storica ad un
uso finalizzato, invece, alla costruzione di nuovi immaginari
collettivi, nuove suggestioni sociali e politiche, nuove memorie
individuali e collettive.
Le opere in mostra, disposte su
entrambi i piani di esposizione della galleria, sono una selezione delle
oltre cento fotografie che compongono Still here e che sono riunite in
uno slideshow che consente di godere dell’intero corpus del lavoro ad
oggi realizzato. L’artista ha inoltre riprodotto in modo parziale il suo
studio parigino, a sottolineare l’importanza di tale luogo di
decantazione in cui la grande mappa fisica e quella mentale di Parigi,
con le immagini di volta in volta raccolte nei nove mesi di residenza e
di vita, venivano sovrapponendosi in un processo di fusione tra realtà e
immaginario, esistenza e sogni, territorio e memorie.
SCHEDA INFORMATIVA
MOSTRA: Gea Casolaro – Still here
LUOGO: The Gallery Apart – Via Francesco Negri, 43, Roma
INAUGURAZIONE: lunedì 30 settembre 2013
DURATA MOSTRA: 30.09.2013 – 16.11.2013
ORARI MOSTRA: dal martedì al sabato 15,00 – 19,00 e su appuntamento
INFORMAZIONI: The Gallery Apart – tel/fax 0668809863 – info@thegalleryapart.it – www.thegalleryapart.it
GEACASOLARO
nata a Roma nel 1965. Vive tra Roma e Parigi e lavora in giro per il mondo.
PRINCIPALI MOSTRE PERSONALI (dopo il 2004)
2013 SEND ME A POSTCARD. A site, aside, inside, in between, away, CNA, Centre National de l’Audiovisuel,
Dudelange, Lussemburgo.
Forever Montecarlo, The Forbes Galleries, New York.
ShARiNG GaZEs, Capitolo I, Alle School of Fine Arts, Addis Abeba; Capitolo II, Istituto Italiano di Cultura, Addis Abeba.
Mille
e una di queste notti, first public screening of the video on the
occasion of the fourth anniversary of the earthquake, MU.SP.A.C. Museo
Sperimentale d’Arte Contemporanea, L’Aquila
2011 54a Biennale di
Venezia, Il Padiglione Italia nel mondo, con Rafael Pareja, Istituto
italiano di cultura di Strasburgo.
2010 South, The Gallery Apart, Roma.
2007
Permanente presenza, Mart Museo di arte moderna e contemporanea di
Trento e Rovereto, Rovereto e Museo Storico della Guardia di Finanza,
Roma.
Visioni dell’EUR, The Gallery Apart presso C/O Careof – La Fabbrica del Vapore, Milano.
2006 Visioni dell’EUR, The Gallery Apart presso La Casa del Cinema a Villa Borghese, Roma.
Seguendo i fili che formano il tessuto della città, per Spread in Prato 2006, Museo del Tessuto, Prato.
2005
Sopra il nostro futuro, nell’ambito del ciclo “La sirena incantata
al neon”, Galleria Dieffe Arte Contemporanea, Torino.
2004 Volver atràs para ir adelante, The Gallery Apart presso Teatro India, Roma.
PRINCIPALI MOSTRE COLLETTIVE (dopo il 2008)
2013 Ritratto di una città#2. Arte a Roma 1960-2001, Macro – Museo d’Arte Contemporanea, Roma.
Heart to heart. Frome Rome to Addis, National Theater, Art Gallery, Addis Abeba.
Mostra Storie Italiane, Arte Fiera – Art First 2013, Bologna.
2012 Passé recomposé, nell’ambito di Images – Festival des arts visuels de Vevey.
7 artisti per i 106 anni della CGIL, esposizione delle nuove
acquisizioni della collezione CGIL, sede nazionale della CGIL, Roma.
2011 Omaggio a Graziella Lonardi Buontempo, PAN – Palazzo delle Arti, Napoli.
Ente Comunale di Consumo, Complesso del Vittoriano, Roma
Le scosse dell’arte per riabitare e guarire, MU.SP.A.C. – Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea, L’Aquila.
Non tutto è in vendita, ARTEFIERA OFF, via Farini 33, Bologna.
Caos termici, Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno (Arezzo).
2010 Souvenir d’Italie. A nonprofit art story, Turbine Hall, Tate Modern, Londra.
Piazze di Roma, Moca – Museum of Contemporary Art Shanghai.
The Human Condition, Galerie Vanessa Quang, Parigi.
L’arte dei giardini. Proposte di prossimità della natura, Terme di Diocleziano, Roma.
The only one / L’unico, Studio Tommaseo, Trieste e Kosmetiksalon Babette, Berlino.
Quadrato D’Arte. Ricordando Umberto Boccioni, Macro Testaccio, Roma.
2009 Lumen_The italian videoart scene, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato.
(DOPO LA SICILIA). A MILANO, Galleria Credito Valtellinese, Milano.
IL CAOS_#1 il lavoro, Isola di San Servolo, Venezia.
Lumen _The italian videoart scene, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato.
FishEye – International Esperimental Film & Video Festival, Nuovo Cinema Aquila, Roma.
2008 Situational sites, Palazzo Te, Mantova.
Fuori contesto, Artefiera, Bologna; off-Miart, Milano; apertura Museion, Bolzano; Manifesta, Trento
15 a Quadriennale d’arte di Roma, Palazzo delle Esposizioni, Roma.
Collezione Farnesina Experimenta – Ministero degli Affari Esteri, Roma.
1988: vent’anni prima, vent’anni dopo, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato.
This month at NPS, Aratoi – Wairarapa Museum of Art and History, Masterton, Nuova Zelanda.