Milano, 18 ottobre 2013 – Milano rende
omaggio a undici cittadini che hanno dedicato lo propria vita al lavoro. Nella
Sala Alessi di Palazzo Marino, l’assessore alle Politiche del Lavoro Cristina
Tajani, il Console regionale della Federazione Maestri del Lavoro Luigi Vergani
con il Console provinciale Alberto Mattioli hanno consegnato questo pomeriggio
gli Ambrogini d’Oro ai nuovi Maestri del Lavoro.Gli undici milanesi sono stati insigniti
della “Stella al Merito del Lavoro” conferita dal Presidente della Repubblica.
Una decorazione che premia coloro che abbiano compiuto i 50 anni di età e
abbiano prestato attività lavorativa ininterrottamente per almeno 25 anni alle
dipendenze di una o più aziende, distinguendosi per particolare meriti
professionali, per aver migliorato l’efficienza con invenzioni o innovazioni nel
campo tecnico produttivo, per aver contribuito in modo originale al
perfezionamento delle misure di sicurezza sul lavoro, o per aver istruito e
preparato le nuove generazioni nell’attività professionale.
A ricevere l’Ambrogino d’Oro questo
pomeriggio sono stati Arnaldi Andre, Bellasio Claudio, Berni Franca, Indiani
Ezio Attilio, Maglia Vittorio, Mottarlini Felice, Puricelli Andrea, Rodolico
Filippo, Squillario Franco Angelo Maria, Stanghini Marco, Viscardi Carlo
Felice.
“I riconoscimenti, consegnati oggi – ha
dichiarato l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo economico,
Università e Ricerca Cristina Tajani – sono il modo migliore per ricordare un
tratto distintivo della città e dei suoi abitanti, la laboriosità. Uomini e
donne che hanno dedicato la propria vita alla crescita professionale
contribuendo in maniera determinante alla vitalità di Milano, una città che
lavora, produce ed è capace di rinnovarsi e crescere anche in un momento di
profonda crisi come quello che stiamo vivendo. Questa Amministrazione, insieme
alle altre istituzioni, è impegnata ad attuare diversi progetti per offrire gli
strumenti necessari a difendersi dalla crisi, per incentivare le imprese a
creare nuova occupazione o a stabilizzare i precari, perché il lavoro e
l’elemento fondante di Milano”.