MACCHINE
sinfonietta per corpi e voci
Milano, 21 ottobre
2013 –Le Scimmie Nude tornano a Milano con il secondo capitolo della Trilogia
d’Indagine sull’uomo, grazie ad un sodalizio artistico con il Teatro Out Off
che le vede in stagione per la terza volta.
Macchine,
sinfonietta per corpi e voci, con la produzione di Federica Maria Bianchi, sarà infatti
rappresentato dal 29 ottobre al 3 novembre e va a seguire
Pauraedesiderio (già ospitato nel 2011 e vincitore ad aprile 2013 del Premio del Pubblico al Fit Festival
in Canada) e Alieni (andato in scena nella
primavera 2013).
Le Scimmie Nude sono una
compagnia milanese al decimo anno di
attività, diretta da Gaddo Bagnoli, e la
sua metodologia si basa su di una attenta scelta operata tra le più avanzate
tecniche di recitazione teatrale di tutto il novecento; infatti a lato
dell’opera di Antonin Artaud, l’ispirazione
arriva dai sistemi di lavoro basati sulla Biomeccanica
di Mejerchol’d, sul teatro fisico di Jerzy Grotowski, e sulla pratica d’uso
dei centri ideata da Georges Ivanovič Gurdjieff, nonché sull’opera scientifica del filosofo William James.
Il lavoro sulla Crudeltà delle Scimmie Nude trae
origine dall’opera del grande maestro Antonin Artaud. La parola crudeltà deve essere intesa in senso
lato e non nell’accezione fisica e rapace che di solito le si attribuisce, ma
come qualcosa di estremo, di totalizzante, nel bene e nel male. Dal punto di
vista dello spirito, crudeltà
significa rigore, applicazione e decisione implacabili, determinazione irreversibile,
assoluta. Il Teatro della Crudeltà presuppone una crudezza dell’attore verso se
stesso per aprire il proprio cuore e per essere onesto, sincero e puro nei
confronti del pubblico, attraverso lo spettacolo delle sue azioni e delle sue
parole. L’attore graffia il suo cuore attraverso la sua apertura intima
teatralizzandola, diventa il tormento di se stesso: sia comico che tragico.
Poiché l’uomo reagisce con il corpo ad ogni stimolo del mondo esterno con
una reattività fisica, istintiva, biochimica e automatica, genera azioni che
per somma e ripetizione creano comportamento. Ecco perché l’Uomo è come una
Macchina.
L’emozione e il pensiero nascono
dopo quando, per esistere, vestiamo le
nostre azioni meccaniche di un’altra natura, per distinguerle dalle azioni
meccaniche degli altri. Gli attori, confusi nella moltitudine dell’umanità,
creano un tessuto di reazioni grazie alle quali il pubblico può cogliere la
poesia al di là delle risposte automatiche, prigioni della vita. Questo lo
studio che sta alla base di MACCHINE,
sinfonietta per corpi e voci.
Tre figure cangianti, aspetti
dell’umanità, vivono situazioni che si ripetono inesorabilmente uguali a se
stesse, meccanismi del cuore e della mente che generano amore, odio, passione,
morte e tutto quello che noi animali-uomini siamo obbligati a vivere, volenti o
nolenti.
La percezione che abbiamo della
nostra vita è un mosaico di immagini dato dalle nostre impressioni sensoriali, il senso reale, profondo, ci sfugge
indefinito, sembra che ci sia qualcosa di ‘sbagliato’. Per questo gli
attori sulla scena si muovono secondo partiture prefissate di azioni, sequenze
fisico/verbali che tentano di dare una direzione al nostro fare, al nostro
esistere. Senza soluzione di sorta.
Gli attori, nel tempo di uno spettacolo
che sa essere contemporaneamente poetico e incredibilmente ironico, sono
l’anello tra la meccanica dell’io, il pensiero del tu e l’emozione del noi.
***
Dal 29 ottobre al 3
novembre
Teatro Out Off, via
Mac Mahon 16, Milano
Ore 20.45, domenica
ore 16
Prenotazioni allo 02-34532140
Biglietti interi 18 euro
Ridotti 12 euro
Prenotazione + 1 euro
Acquistabili anche on line sul sito
www.teatrooutoff.it
MACCHINE
sinfonietta per corpi
e voci
Uno spettacolo di Gaddo Bagnoli
Regia Gaddo Bagnoli
Con Claudia Franceschetti, Andrea
Magnelli e Marco Olivieri
Produzione Federica Maria Bianchi
Musiche originali Sebastiano Bon e
Francesco Canavese
Costumi Roberta Vincenzi
Realizzazione scenografica Andrea
Cavarra
Tecnico luci Simona Ornaghi
Organizzazione generale Scimmie
Nude