TEATRO LO SPAZIO
Stagione teatrale
2013/2014
Direzione Artistica: Alberto Bassetti e
Francesco Verdinelli
Dal 7 al 13 Ottobre
2013
STORIE DI DONNE MORTE AMMAZZATE
(barbarie
italiana)
12 storie di femminicidio
Testi di Betta
Cianchini
A cura di Alessandro Machìa
Con (in ordine di
dipartita):
Sonia Barbadoro, Laura Mazzi, Federica Quaglieri, Gabriele
Guerra (con la partecipazione di Pino Le Pera), Giada Prandi, Arianna Ninchi,
Stefania Papirio, Giada Fradeani, Claudia Mei Pastorelli, Francesca Romana
Miceli Picardi, Andrea Lolli e Sylvia De Fanti.
Blitz Artistico Adele
Ceraudo
Teatro Lo Spazio
Via Locri
42/44,
(traversa di Via Sannio, a 100 metri da Metro S.
Giovanni)
Roma
Tel. 06 77076486 – 06 77204149 –
info@teatrolospazio.it
Iniziativa promossa e organizzata
dall’Associazione Punto D
pag fb
https://www.facebook.com/puntodostia?ref=hl
Con il patrocinio della
Cooperativa Sociale Befree
(contro la violenza sulle donne)
Digayproject e
Imma Battaglia
Con il sostegno di Vitadidonna Onlus,
Fonderia delle Arti e
365Giorni di Donne
Una vera e propria
maratona teatrale per raccontare e denunciare un prodotto made in Italy, una
barbarie italiana che NON smetteremo di raccontare fino a quando ci saranno
ancora casi di femminicidio. Per questo l’autrice ha lanciato, con
l’associazione Punto D, la campagna “Non nel mio nome, non con il mio silenzio
assenso”
(Fb)
Dodici
storie differenti, ambientate in contesti sociali, culturali ed economici
diversi. Dodici storie di donne, riviste e rappresentate con 12 tagli e
prospettive differenti.
7 Ottobre 2013
Odiavo i crisantemi
di Betta
Cianchini
con Sonia Barbadoro
Non sapevo
fare la valigia
di Betta Cianchini
con Laura Mazzi
8 Ottobre 2013
La prostituta che si metteva i cerotti ai piedi e lo
scagnozzo del Drago
di Betta Cianchini
Con Federica
Quaglieri, Gabriele Guerra e la partecipazione di Pino Le Pera
9 Ottobre 2013
Angela
e il cassettone della suocera
di Betta Cianchini
con
Giada Prandi
La sgambatura
Di Betta Cianchini
Con Arianna Ninchi
10 Ottobre 2013
Mancato Soccorso al Pronto Soccorso
di
Betta Cianchini
con Stefania Papirio
L’ultima camicia da stirare
di Betta
Cianchini
con Giada Fradeani
11 Ottobre 2013
(Dalla Trilogia: Ex moglie si innamora
di ex moglie: Erika – l’altra)
di Betta Cianchini
con
Claudia Mei Pastorelli
12 Ottobre 2013
(Dalla Trilogia: Ex moglie si innamora di ex moglie: Maria – Lei
)
di Betta Cianchini
con Francesca Romana Miceli Picardi
13 Ottobre 2013
(Dalla Trilogia:
Ex moglie si innamora di ex moglie: Salvatore –
Lui)
di Betta Cianchini
con Andrea Lolli
Per il bene del figlio, dello stalker e dello Spirito Santo
di Betta Cianchini
con Sylvia De Fanti
Domenica 13 ottobre 2013, dalle h 20.00 la prima Notte Rossa sul femminicidio, in ricordo di tutte le
donne “morte ammazzate”.
NOTE DI
REGIA
12 Storie italiane.
12 ambientazioni diverse.
12 diversi
casi con un’unica certezza: la fine è tristemente nota.
Le storie
raccontate – ci tiene a spiegare l’autrice Betta Cianchini – sono storie
italiane. Ogni storia messa in scena è un puzzle di tante storie. Questo perché
mai avrei messo in scena una storia unica, così com’è. Questo modo di
raccontare la crudeltà del fenomeno mi ha sempre dato il rimando di “profanare”
una vita che già di suo, di soprusi e dolorosa profanazione ne è
piena.
Dopo aver studiato più di 200 casi degli ultimi due anni, (ha
iniziato a studiarli per organizzare gli interventi per la Marcia di Ostia
contro il Femminicidio del 1 giugno 2013 “Mai più” organizzato dall’Associazione
PuntoD di cui fa parte) ho iniziato a scrivere monologhi di donne cercando di
creare degli arabeschi emotivi e di cronaca tra tutte le vite. E mi sono accorta
che il paradigma è molto spesso lo testo. Il sentirsi improvvisamente in un film
horror, in una gabbia mentale e la paura di uscire dalla stessa. Quindi
l’impotenza e soprattutto l’incapacità di riuscire a raccontare agli altri la
verità. Più l’estrazione sociale, culturale ed economica della donna è alta, più
il disagio nel raccontarsi è prepotente, potente ed invalidante. E più alta è la
percentuale delle donne che mettono piede in caserma o in centro antiviolenza e
scappano.
Ma non è il mio lavoro fare un saggio su questo orribile
fenomeno, non voglio intellettualizzare un Progetto che ha per obiettivo quello
di trattare il tema e soprattutto di parlare agli uomini attraverso le
donne.
Le storie – prendendo vita dalla quotidianità nuda e cruda – hanno
spesso un taglio ironico e grottesco, che poi è la cifra della stessa autrice.
Per questo il primo monologo presentato ad Aprile – Ex moglie si innamora da
morire di ex moglie – … sta avendo un forte riscontro. Normalmente dietro
queste “operazioni” c’è il crogiolamento nel dolore “tout court”. Questo sarebbe
troppo facile e non servirebbe a nessuno, anzi servirebbe ad allontanare
l’attenzione della società civile dal problema. Bisogna parlare con “semplicità
emotiva nella narrazione” che è cosa ancor più difficile ma tanto più urgente. E
bisogna raccontare queste storie perché “spesso anche quando si denuncia… c’è
qualcosa che si inceppa… che non va avanti”. Perché tanti casi di donne uccise
nonostante la denuncia?
Ecco perché i racconti in scena, ecco perché
la Notte Rossa. Capire il problema con chi il problema lo vive, lo tratta e ci
lavora. Nella Notte Rossa una penalista ci farà capire le novità in materia
giuridica e parleranno finalmente le Task Force di Polizia e Carabinieri.
Proprio per capire “dove si inceppa l’ingranaggio”.
Altrimenti sono solo
spettacoli e plastici da guardare la sera comodamente seduti su un divano”.
Dimenticando che questa è roba vera e tutta italiana.