LAM, dopo trenta anni di impegno
teatrale, torna a Siena con una nuova
proposta culturale
“Poesie Sonore” di
LAM: parole sonorizzate su tempo, amore, morte, paure e
sogni
Giovedì 28 novembre alle ore 19 presentazione con
apericena e assaggi musicali presso il Tea Room Porta Giustizia a
Siena
“Sonirizzarte” è la nuova proposta culturale di LAM,
al secolo Luca Rossi, che dopo trent’anni di attività teatrale svolta tra Siena
e Firenze, torna per presentare il suo nuovo percorso: “Poesie Sonore” in uno
stile particolare nel quale parole e sonorità si fondono in modo
originale.
In un mondo che ha fretta e smania di definire
tutto, LAM (nome d’arte formato dall’acronimo dei suoi tre nomi) non si presenta
come un cantautore che scrive canzoni, ma come “poeta sonoro”, o più
semplicemente non canta ma interpreta, vive le emozioni. La “Sonorizzarte” di
LAM nasce dopo l’esperienza con la scuola di teatro con base a Siena, che
rappresenta un patrimonio che gli ha permesso di lavorare a produzioni proprie,
che hanno girato anche oltre l’Europa, dando negli anni la possibilità ad alcune
centinaia di allievi, di crescere ed approdare sperimentando nuovi esiti
artistici.
Le storie di LAM sono condensati di immagini,
interpretazioni fulminee, istantanee di parole, per cui anche solo una singola
frase può avere la potenza del racconto. I temi incontrati sono alcuni
fondamentali della vita umana: il tempo, ossessione che muta oltre la capacità
di afferrare la vita, l’amore cibo indispensabile di cui non si può fare a meno,
che cambia il volto delle persone, la morte, i misteri di Dio, le paure, i
sogni… Tra le composizioni dell’album “Poesie Sonore” c’è anche spazio per
intimità, per storie di amicizie, ricordi di terra madre nei tanti momenti di
oscurità e luce. Alcuni dei testi contenuti nel CD autoprodotto, come “L’amore
cos’è” e “Live in a dream”, risalgono agli anni ’90, altri sono frutto di lavoro
più recente.
«Scrivere è il mio modo di interagire con la vita,
anche tentare di aiutare le persone con suoni e parole. Non è mai il successo
che rincorro, cerco di dare quello che ho imparato, nella speranza che per
qualcuno sia un segno utile – spiega LAM – Oggi le parole affossate dalla bugia
imperante, hanno perso valore, aiutate da sonorità martellanti, utilizzate allo
scopo di stordirci. I cantanti sono spesso esibizionisti costruiti senza
identità e innovazione. Anche musicalmente si diventa compiaciuti sudditi
provinciali, assoggettati da culture fagocitanti, dimenticando che esistono
musicalità che sono le nostre tradizioni. Abbiamo dentro culture antiche, ma
condizionamenti affascinanti, ci fanno scimmiottare generi e stili altri, fino
ad estirparci le radici rendendoci deboli, creando una maschera di
identificazione che ha soppiantato la matrice originale, è un operazione
sofisticata, abile, che da molto potere anche economico. Siamo in questa fase e
lo diceva a suo tempo uno straordinario veggente P.P. Pasolini. E’ vero anche
che i suoni e le sonorità umane girano e si impastano nel mondo da millenni.
»
E proprio per andare oltre e reagire verso la
libertà alla tendenza ad imitare, che LAM cerca di miscelare il suo lavoro a
sonorità di terra madre, mediterranee, anche vissute a Siena. Una città che Lam
definisce «esclusiva nel mondo per aver saputo trasformare
l’incubo della guerra con il Palio, vera ricchezza di Siena, una festa rituale
di popolo, colori, forme e suoni, che scandisce circolarmente la vita, unendo
vita e morte».
“Poesie Sonore” sarà presentato a Siena, giovedì 28
novembre 2013 presso il Tea Room Porta Giustizia (ore 19) con una formula che
mescola assaggi musicali e letture interpretate da Renza M. Cangiano e Martina
Brogi. Partecipano i giornalisti Massimo Bilorsi e Simonetta Losi, con
l’intervento di Riccardo Benucci, presidente Circolo dei Lenti. Seguirà
apericena (prenotazioni al numero 0577/222753) e mini concerto.