I GATTI MÈZZI IN CONCERTO : RADIO 3 ( FAHRENHEIT) , ROMA, MILANO, TORINO, ASTI, LA SPEZIA, LIVORNO, FIRENZE, BRUXELLES, REGGIO CALABRIA

GATTI MÉZZI

“Vestiti
leggeri”

(Label: PICICCA DISCHI /
Distribuzione: AUDIOGLOBE)

PROSSIMI CONCERTI:

07/12 – dalle 15 alle 18

Ospiti musicali della
trasmissione FAHRENHEIT, in onda su RADIO 3 in diretta dalla fiera della
piccola e media editoria “PIU’ LIBRI PIU’ LIBERI “- Palazzo dei Congressi Roma

07/12 –Forte Fanfulla, Roma

19/12 –Arci 75 Beat, Salotto Muzika,
Milano

20/12 –Officine Corsare, Torino

27/12 –Diavolo Rosso, Asti

28/12 –Arci Origami, La Spezia

09/01 –Teatro Garibaldi, Rio Elba (Li)

18/01 –The Cage, Livorno

01/02 –Auditorium Flog, Firenze

08/02 –Piolalibri, Bruxelles

22/02 –Blue Dalhia, Marina di Gioiosa
Ionica (RC)

VESTITI LEGGERI è il quinto disco dei GATTI MÉZZI, impertinente
duo pisano capace di mescolare lo swing, il jazz e la canzone d’autore, con
testi carichi di ironia ed estro,
apparentemente leggeri ma dal contenuto profondo.

Un
mondo musicale di riferimento composto da grandi nomi della musica italiana
come Giorgio Gaber, Paolo Conte, Fred
Buscaglione e il jazz francese manouche alla Django Reinhardt.

Il disco è impreziosito dalla presenza di Brunori
Sas ospite nel brano “Fame”.

I
Gatti Mézzi hanno presentato  “Vestiti
Leggeri “a:

RADIO
2 SOCIAL CLUB con live e intervista
il 6 ottobre 2013

CATERPILLAR RADIO 2 con un live e intervista il 7
Giugno 2013

PIAZZA VERDI
RADIO 3 con un live e Intervista l’8 Giugno 2013

STEREONOTTE _ RADIO 1 intervista il 7 luglio 2013

HANNO
SCRITTO DI “VESTITI LEGGERI”

Colpisce la disillusione (ma con un pizzico di ottimismo), la gioia
spontanea (tipica di Benigni) ma con una punta di malinconia. Chiaroscuri,
equilibrio da funamboli, i due gatti mezzi (bagnati in toscano) riescono a
dipingere affreschi quotidiani senza mai annoiare.

IL FATTO QUOTIDIANO 24 Maggio 2013 – Guido Biondi

Sono cresciuti in un quartiere periferico di Pisa ma d’estate scappavano
al mare ogni volta che era possibile. Nel sangue di Tommaso Novi e Francesco
Bottai, in arte “I Gatti Mézzi” (mézzi, con “e” chiusa e zeta sorda, come in
“tazza”, che non vuol dire mezzi gatti ma gatti fradici, mézzi appunto), gruppo
musicale jazz e swing nato a Pisa otto anni fa, scorrono musica e atmosfere di
bella stagione

Inserto dei quotidiani GRUPPO L’ESPRESSO _ SALUTE E
BENESSERE 6 Giugno 2013– Sara Ficocelli

(…) Merito di un fuoco espressivo, che evita sbracature e dà peso alle
parole, spesso duplici, irriverenti, surreali; insomma, particolari. Sono loro
il perno che rende il dischetto in alcuni momenti memorabile e accompagna la
musica su un crinale in equilibro fra la cosiddetta canzone d’autore e la
follia del r’n’r. Un bel movimento, ondulato e sussultorio.

IL MUCCHIO Giugno 2013 – John Vignola

(..) il duo pisano si fa sempre più irriverente e sarcastico. La forza
della loro scrittura sra nel riuscire, attraverso storie apparentemente
semplici, a sviscerare la cruda realtà del nostro paese.

RUMORE giugno 2013 – Barbara Santi

Il successo de I Gatti Mezzi risiede nella loro versatilità bifronte, nel
loro essere sia eleganti musicisti da palcoscenico teatrale, sia stornellatori
di strada capaci di trasformare un tic in eterna presa per i fondelli e un
aneddoto da poco in mitologia di quartiere.

BLOW UP Giugno 2013 – Guido Gambacorta

Tommaso Novi (piano e voce) e Francesco Bottai (chitarra e voce) tolgono
le briglie al loro genio artistico e lasciano che esso si sbizzarrisca
percorrendo i sentieri più personali della vita quotidiana, tramutandola
abilmente in arguti cristallizzati nel tempo anche quando il duo ripercorre
episodi come il fare la pipì per strada (Piscio al muro), traslocare la salma
del padre sfrattata dal comune (Soltanto i tuoi baffi), la monotonia della vita
di coppia (L’amore ‘un lo faccio più) e le aspettative sulla vita della figlia
ancora in fasce (Pepe).

JAM Giugno 2013 – Elisa Orlandotti

Un lavoro nuovo che, pur non rinnegando i suoni dei dischi precedenti, si
arrampica verso nuove sonorità in bilico tra i King Crimson di “Discipline” nel
brano “Fame” sino a Tom Waits in “Lacrima meccanica”, passando attraverso la
tradizione cantautoriale italiana e i grandi compositori italiani. […] Suoni e
strumenti timbricamente dinamici e ben scanditi, storie sofferte e struggenti,
un disco dove Umberto Bindi incontra Brian Eno, Paolo Conte si allea a Dave
Brubeck nella pura e sana pisanità del duo.

IL TIRRENO del
21 Aprile 2013 – Luca Doni

(…) in copertina del nuovo album “Vestiti leggeri”, con uno seduto sulla
canna della bici dell’altro e giù a ridersela, a fare il verso a Fred
Buscaglione, in forme benigne di demenza virile.

INTERNAZIONALE 23 Maggio 2013 – Pier Andrea Canei

Dopo centinaia di concerti e oltre 10mila copie del disco vendute, a
quattro anni dall’album che li ha fatti diventare un fenomeno sociale, e a
sette dall’esordio autoprodotto di “Anco alla puce ni viene la tosse” i due
ecclettici artisti pisani, Tommaso Novi e Francesco Bottai, tornano con il
quinto lavoro. Ed è un altro gioiellino di ironia e swing orchestrazione e
semiseria osservazione sociale, canzone d’autore e cabaret.

IL CORRIERE FIORENTINO 19 Aprile 2013 – Edoardo
Semmola

Nel disco si parla anche di comunicabilità nell’era dei social network e
dei messaggini.

Novi: «Ci sentiamo travolti da questa esplosione della comunicazione. Ci
sono i connotati di una dipendenza malsana, di qualcosa che ti vuoi togliere di
dosso ma di cui non puoi fare a meno».

Tratto dall’intervista di Fulvio Paloscia e Gaia Rau
di LA REPUBBLICA Firenze del  20 Aprile
2013

Tutti vestiti leggeri? «E’ una metafora per dire che in questo album ci
siamo denudati, svelati, per proporre in maniera nuova ed originale al pubblico
l’universo di Francesco e Tommaso. Se prima ci interessava guardarci intorno,
in questo cd ci siamo guardati dentro e ci raccontiamo senza veli ».

Tratto dall’intervista di Giovanni Ballerini della
LA NAZIONE del  21 Aprile 2013

Arrangiamenti importanti, orchestrali, la Picicca Dischi come garanzia di
produzione per un album sofferto ma al contempo dolce come i migliori classici
della commedia all’italiana, attualissimo, pieno di paure profonde e di
speranze sottovoce, consapevole delle proprie inconsapevolezze. Non offre
alcuna soluzione, ma ti lascia più leggero, come promette il titolo.
Consigliatissimo.

ROCKIT – Simone Stefanini

Si parla dei Gatti Mézzi come di una band che prende spunto da alcuni
cantautori della musica italiana come Paolo Conte e Giorgio Gaber, dal jazz
manouche alla Django Reinhardt e dallo swing classico. Insomma i Gatti Mézzi
sono da apprezzare soprattutto per la ricercatezza musicale e la squisita
cortesia con cui pronunciano parole scomode, apparentemente sempliciotte, in
realtà molto attuali e amare.

PENSIERI DI CARTAPESTA – Anna Maria Parente

LABEL:PICICCA DISCHI www.picicca.it  _  promo@picicca.it

DISTRIBUZIONE: AUDIGLOBE

EDIZIONI:Warner Chappell /
Picicca

I Gatti Mézzi Bio

I
Gatti Mézzi nascono nel 2005 dal
connubio artistico tra Tommaso Novi,
piano e voce e Francesco Bottai chitarra
e voce. Ad unirli è la passione per un tipo di composizione ironica,
sperimentale, colta e irriverente ai limiti del goliardico che scivola su
melodie che spaziano dal jazz allo swing passando per le sonorità della più
raffinata musica popolare. Un mondo musicale di riferimento composto da grandi
nomi della musica italiana come Giorgio
Gaber, Paolo Conte, Fred Buscaglione e il jazz francese manouche alla Django
Reinhardt.

Nel
2006 i Gatti Mézzi autoproducono il loro primo lavoro in studio ‘Anco alle puce ni viene la tosse’, sedici brani che
raccontano con lirismo e autoironia la loro quotidianità di provincia in tutte
le sfaccettature e contraddizioni possibili. Tra il 2006 e il 2007 i Gatti
Mézzi
continuano ad esibirsi, principalmente in Toscana, e dall’incontro
con Matteo Consani, batterista,
e Matteo Anelli,
contrabbassista, nasce la voglia di trasformare il duo in un quartetto e
arricchire così il progetto di nuove possibilità sonore. Ed è con questa nuova
formazione che nasce la seconda autoproduzione del gruppo ‘Amori e Fortori’, quindici tracce
suddivise, come uno spettacolo teatrale, in Introduzione, Primo tempo,
Intervallo e Secondo tempo. Ad impreziosire ‘Amori e Fortori’ anche un contributo di Stefano Bollani che ha regalato ai Gatti Mézzi il “riff” iniziale di ‘L’omini ar
semafero’. ‘Amori e Fortori’,
4000
copie vendute in un solo anno, riceve un’ottima accoglienza, confermata dal
numero sempre maggiore di pubblico che assiste alle esibizioni dei Gatti Mèzzi che iniziano a farsi
conoscere anche fuori dai confini toscani totalizzando oltre 150 date in un
anno.

Nel
2007 i Gatti Mézzi vincono il Premio Ciampi (omaggio a S. Ronzani) per i brani “Tragedia dell’estate”
e “La zuppa e ‘r cacciucco”,
nel 2008
 si qualificano terzi al concorso
nazionale MarteLive di Roma, si
piazzano tra i 16 finalisti dell’edizione 2009 del festival di Musicultura e vincono il festival Barezzi Live 2009. A febbraio 2009 i Gatti Mézzi incidono ‘Struscioni’ il loro terzo lavoro
su etichetta Sam (15.000 copie
vendute in 2 anni), prodotto da Mirco
Mencacci.
Con ‘Struscioni’ , titolo che evoca il contatto fisico
tra i due partner di un ballo lento, i Gatti
Mézzi
viaggiano nei borghi di una volta, dove tutto scorreva con
maggiore semplicità e minore frenesia, quando era ancora possibile gustarsi la
bellezza di alcuni momenti che oggi stanno andando  tristemente persi.

Il
tour di presentazione di ‘Struscioni’
ha visto i Gatti Mézzi collezionare
una significativa serie di sold out nei più importanti teatri di tutta
Italia dal Verdi al Politeama di Pisa, fino al Puccini di Firenze, la band
esegue in due anni oltre 250 concerti nei migliori club italiani, ottenendo
importanti riscontri dalla critica. E di quest’anno l’ultima fatica ‘Berve fra
le Berve’.

Il nuovo album – quindici brani inediti scritti e arrangiati da
Francesco Bottai e Tommaso Novi – incarna con forza quell’urgenza espressiva
che ha sempre caratterizzato attitudini e sonorità della band, un mix di
cantautorato carico di autoironia, swing, ritmiche jazz ed un intenso crooning
colmo di lirismo e storie popolari. ‘Berve fra le Berve’ è stato registrato
presso il Sam Studio di Lari di Mirco Mencacci, in collaborazione con Gabriele
Guidi al mixer, e masterizzato allo Sterling Sound Studios di New York. Dal suo
lancio ad oggi ha collezionato il significativo risultato delle oltre 8.000
copie vendute.

In ‘Berve fra le Berve’ il concetto di crudità, inteso nel senso
di non cotto, non preparato, corre in sintonia con l’urgenza comunicativa di
questo quarto album, in cui qualsiasi stereotipo stilistico lascia il passo ad
una rinnovata pasta espressiva composita di più forme e registri. Le storie a
tratti tragicomiche dei personaggi e delle situazioni reali che vengono
raccontati, alimentano un immaginario di suoni ed odori, che conferma da una
parte l’inclinazione popolare della band, dall’altra la raffinatezza degli
stilemi adottati. Il bacino espressivo da cui ha attinto la band va
dall’impressionismo del ‘900 a Mozart, da Duke Ellington e Thelonious Monk a
Nino Rota, a certe forme ormai desuete del cantautorato italiano.

Con l’uscita del nuovo album, si consolida la tenuta della band
che ottiene insigni e costanti riconoscimenti di pubblico, in primis il grande
successo allo storico auditorium Saschall di Firenze che il 14 settembre 2011
si riempie di ben 1500 persone per assistere al concerto dei Gatti Mézzi.

Ma non solo Italia, Berve fra le Berve, suscita curiosità anche
all’estero, nel novembre del 2011 la band parte per un lungo tour Canadese in
Quebec, che porterà i nostri ad esibirsi nei più esclusivi ed importanti live
club dello stato, tra cui lo storico Club Soda dove si sono esibiti tra gli
altri band del calibro di Nirvana, Soundgarden e Arcade Fire. Il successo è
grande tanto da interessare radio e televisioni nazionali che seguono il tour
invitandoli a partecipare a ben due trasmissioni radiofoniche dove i Gatti si
esibiscono dal vivo. Il 25 febbraio 2012 la band viene lanciata da Osvaldo
Bevilacqua su Rai Due dove si esibisce eseguendo il successo “Ir Gallaccio di
Riglione”.

E’ sufficiente scorrere tra i link dei filmati su Youtube, per
dimostrare la grande adesione di pubblico che i Gatti Mézzi hanno conquistato
in questi cinque anni di percorso insieme. Adesione che emerge in dati
decisamente significativi, dalla vittoria del Premio Ciampi nel 2007 alle
31.000 copie vendute dei tre precedenti album, ai quasi trecento concerti in
tre anni, al sold out del Saschall per la presentazione dell’album “Berve fra
le Berve”, alla standing ovation ottenuta al Club Soda di Montreal nel corso
del tour canadese. Un successo sostenuto dall’umanità irriverente delle storie
che hanno saputo raccontare, e da un temperamento artistico sempre carico di personalità
e espressività appropriata.

Nel 2013 I Gatti Mézzi realizzano il loro quinto disco, chiamato
“Vestiti leggeri”.

Componenti:

Francesco
Bottai
chitarra, voce

Tommaso Novipianoforte,
voce, fischio

Mirco Capecchicontrabasso e
cori

Matteo Consanibatteria

Discografia:

‘Anco alle puce ni viene la tosse'(autoprodotto, 2006)

‘Amori e fortori'(autoprodotto, 2007)

‘Struscioni'(Sam, 2009)

‘Berve fra le
berve’ (Sam 2011)

‘Vestiti
leggeri’ (Picicca Dischi, 2013)

Premi e
concorsi:

Premio Ciampi 2007

MarteLive 2008

Partecipano come ospiti al Premio Ciampi 2008 e 2010

Booking  Mume – Musiche MetropolitaneLuca Zannottilucazannotti@gmail.com– 349.0934169

Edizioni musicaliPicicca Snc / Warner
Chappell Music Italian

Iaphet Elli

Iaphet Elli, blogger, ho partecipato come editor a ExpoMilano2015.
Collaboro con diversi uffici stampa di città Italiane ,Stati Europei e Mondiali.

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