Nel 1307, il re Filippo il Bello caccia gli ebrei dalla Francia; alla fine del XV secolo, Carlo VIII li caccia dalla Provenza; solo il Contado Venassino, terra Papale, resta loro aperto. Una tolleranza molto relativa!
Una storia appassionante di cui oggi sussistono numerose testimonianze…
Gli ebrei, è vero, sono accolti, ma la loro vita non è certo tranquilla. Prima di tutto vigeva l’obbligo di portare un segno distintivo. Agli inizi del XVII secolo furono poi costretti ad abitare nelle “carrières”, l’equivalente provenzale dei “ghetti” italiani, chiusi alle estremità da porte e catene. I suoi abitanti potevano uscire solo durante il giorno. La vita si svolgeva all’interno, soprattutto intorno alla sinagoga, al contempo luogo di culto collettivo, sala riunioni per i “baylons” (amministratori della comunità) e infine scuola quando il Rabbino faceva lezione…
Le comunità furono obbligate a raggrupparsi in quattro città: Avignone, Carpentras, Cavaillon e Isle-sur-la-Sorgue.
Una normativa stabiliva che gli ebrei potessero svolgere solo alcuni mestieri: commercio di abiti usati e di oggetti antichi e prestito di denaro. La reclusione nei quattro ghetti rendeva il commercio ancora autorizzato praticamente impossibile e la popolazione s’impoveriva gravemente. Tuttavia, agli inizi del XVIII secolo, gli ebrei sfuggirono a questi divieti e allargarono i propri orizzonti commerciali a tutta la Francia.
Solo in occasione dell’annessione del Contado Venassino alla Francia nel 1791, quando lo statuto di cittadino venne accordato a tutti, molti lasciarono il ghetto e le città. Nel corso dei secoli XIX e XX la popolazione ebrea diminuisce fortemente; il rinnovo della comunità ricomincia solo con l’arrivo degli ebrei provenienti dall’Africa settentrionale.
La Synagogue de Carpentras
È la più antica sinagoga della Francia in attività, alcune sue parti risalgono al XIV secolo.
L’edificio, rimaneggiato nel XVIII secolo, è ancora un luogo di culto per un centinaio di famiglie che vi celebrano feste e cerimonie.
È una testimonianza della civiltà giudeo-provenzale passata e presente. La facciata, volutamente discreta, risale al 1909; la sala di culto ha un arredo barocco del XVIII secolo, con colonne e ornamenti in falso marmo, mentre il piano terra ospita le parti più antiche: i bagni rituali, i due forni – uno riservato al pane quotidiano, l’altro alla preparazione del pane azzimo, senza lievito – e una sala dedicata a Gerusalemme dentro le mura di preghiera.
Aperta
Lunedi al Giovedi: 10h-12h / 15h-17h
Il Venerdi: 10h-12h / 15h-16h
Chiusa
Sabato, Domenica e festività ebraiche.
Visite guidate durante le vacanze scolastiche.
Synagogue de Carpentras
Place Maurice Charretier
84200 Carpentras
T. +33 (0)490 63 39 97