Mimmo Cuticchio, il più noto contastorie del nostro tempo, conclude la sua residenza artistica 2013 all’Auditorium con due spettacoli in programma durante il Natale all’Auditorium: Astolfo nell’isola di Alcina (3-4-5 gennaio) e il Quaderno di danze e battaglie dell’Opera dei Pupi (6 gennaio). In occasione dei 50 anni della sua carriera infatti l’artista ha realizzato per la Fondazione Musica per Roma, a cui è legato da un lungo rapporto artistico e professionale (oltre che di intensa amicizia), alcune “serate speciali”, spettacoli in cui in un unico episodio si racconta la storia di un eroe, di un fatto accaduto o di un avvenimento.
Nella rigorosa maestria e nel desiderio di sperimentare di Mimmo Cuticchio è possibile avvertire la profonda teatralità del teatro dei pupi, che trae il proprio significato da un rito arcaico, eppure ben radicato nell’immaginazione collettiva; è quel rito che allude alle origini della civiltà, basandosi sulla necessità del gioco nello sviluppo dell’individuo, come sull’incessante combinarsi di racconto e rappresentazione, di esaltazione e sacrificio, di fantasia e illusione.
I passaggi convenzionali degli spettacoli, nelle singole scene, evidenziano un’osservanza rispettosa delle tecniche apprese dai maestri e dalla famiglia, tuttavia ciò non limita per niente la vocazione di Mimmo Cuticchio a realizzare, di volta in volta, una messinscena del tutto personale.
ASTOLFO NELL’ISOLA DI ALCINA
dall’Orlando furioso
3 GENNAIO TEATRO STUDIO ore 21
4-5 GENNAIO TEATRO STUDIO ore 18
drammaturgia e regia Mimmo Cuticchio
oprante recitante e contastorie Mimmo Cuticchio
manianti e combattenti Giacomo Cuticchio, Fulvio Verna, Tania Giordano
aiutante di palcoscenico Floriana Patti
musiche originali Giacomo Cuticchio
violino Marco Badami
violoncelli Francesco Biscari e Alessio Pianelli
corno Mauro Vivona
sax Nicola Mogavero
luci Marcello D’Agostino
Nessun sipario o prospettiva interviene a coprire le azioni di opranti e pupi.
È la capacità fabulatoria di Mimmo Cuticchio insieme alle modulazioni della sua voce ad attivare il patto narrativo, a immergere il pubblico nell’episodio della serata. Un episodio che apre spiragli su uno sconfinato immaginario epico, tratto da un ciclo narrativo e un corpo scenico tradizionalmente molto esteso. Astolfo nell’incantesimo della maga Alcina, l’amore travagliato tra Ruggiero e Bradamante; imprese meravigliose e magiche, creature fantastiche, battaglie e duelli… sono questi i nuclei tematici e scenici che strutturano lo spettacolo. Accendono nel pubblico ricordi di narrazioni d’infanzia, e il sospetto che le storie siano paradigmatiche, che dietro al legno, ai metalli, alle stoffe si nasconda una simbologia da cui trarre ancora una conoscenza fruttuosa.
QUADERNO DI DANZE E BATTAGLIE DELL’OPERA DEI PUPI
concerto del Giacomo Cuticchio Ensemble
6 GENNAIO TEATRO STUDIO ORE 21
sax Nicola Mogavero
violoncelli Alessio Pianelli e Francesco Biscari
corno Mauro Vivona
pianoforte e direzione Giacomo Cuticchio
video realizzato da Chiara Andrich
I cinque musicisti del gruppo combinano il suono di fiato, arco e tastiera su armonie e melodie composte da Giacomo Cuticchio e ispirate al Teatro dei Pupi. Nel concerto sono scanditi ritmi e atmosfere del mondo epico-cavalleresco. Marce, galoppi e battaglie vengono musicati davanti alla video proiezione di Chiara Andrich. Nel laboratorio nasce un pupo. Si assemblano ossatura, testa e armatura. Ecco Orlando pronto a incontrare i personaggi che popolano l’universo cavalleresco: i paladini, le dame, i cavalli…
Musica e immagini procedono per temi che rievocano il mondo del teatro dei pupi: la battaglia, l’amore, la magia, la morte, il fantastico. Il video, fatto di gesti, colori, ritmi, e la esecuzione live del Giacomo Cuticchio Ensemble sono un omaggio al lavoro degli opranti pupari e delle loro creature che, come fossero evocate dalla musica, si animano sullo schermo.
Mimmo Cuticchio: oprante, puparo e cuntista. Una definizione corretta ma insufficiente a descrivere il suo ruolo di autore e regista fra i protagonisti della nuova scena italiana. Le innovazioni e le contaminazioni da lui operate, pur nel sostanziale rispetto della tradizione, lo collocano, a pieno titolo, tra i maggiori rappresentanti del teatro di sperimentazione. Ne sono testimonianza i numerosi allestimenti messi in scena negli ultimi vent’anni, che integrano elementi provenienti dalla pratica dei pupi, da quella del cunto e dalle esperienze del teatro d’avanguardia. Il rapporto di Cuticchio con diverse espressioni della scena contemporanea è altresì ribadito dai suoi complessi e assidui rapporti col cinema.
Info 06-80241281
www.auditorium.com