Tombolini all’ 85° Pitti Immagine Uomo | LA LEGGERA ELEGANZA DEL SAPER VESTIRE

Tombolini – Zero Gravity

Firenze, 7 gennaio 2014. Lo stile come riflesso dell’attitudine contemporanea al vivere garbato e senza eccesso. Una leggerezza nel sentire e nell’abbigliarsi che Tombolini percorre come strada maestra all’eleganza. Espressione dell’attuale che però non teme di confrontarsi col meglio della tradizione e le necessità dell’avanguardia. Ecco allora che il frutto di tanta perizia non smette di meravigliare i raffinati dal gusto più inflessibile. Perché nell’abito di Tombolini il tessuto parla la lingua concreta della qualità, il taglio ha l’accento familiare delle cose fatte bene, durevoli nel tempo. Nessuno spazio per le trovate ingannevoli, gli effettacci sguaiati del modaiolo di passaggio, la faciloneria di chi ignora le regole autentiche del guardaroba virile. I saperi artigianali, i filati esclusivi della grande manifattura italiana, i gesti pazienti del sarto rivivono in ogni capo. Nella memoria affondano dunque le radici di questo suo lusso odierno, dolce e versatile, intimo e colloquiale, impeccabile ma senza stucchevoli impostazioni.

Il sapore del nuovo si gusta appunto nella gentilezza sportiva delle proposte. Per una vestibilità che si fa comoda senza rinunciare a connotazioni stilisticamente pronunciate. I revers crescono in larghezza, i taschini raddoppiano, le toppe arricchiscono le maniche, le rifiniture nei sottocolli e i bottoni in pregiato corno e cuoio dichiarano a gran voce la passione del dettaglio che emoziona. Nel completo formale s’impone il gilet, per le combinazioni rese suggestive dai tessuti rasati opachi o lievemente fumé. Nel segno della fluidità confortevole s’inscrivono i pantaloni, con una o due pinces, indossati alti alla vita per avvolgere la fisicità maschile con agio rinnovato. Merito anche delle flanelle, dei velluti a coste, degli scamosciati straordinari al tatto. Altrove cotoni e lane calde, di mano talora rustica e corposa, su cui si disegnano piccole o medie fantasie a colori, quadri marcati, fantasie audaci che spingono il classico in direzione di una rilettura eclettica e sorprendente. Di esecuzione magistrale i cappotti e i caban, svuotati di peso per essere sovrapposti agli abiti e praticare fino in fondo la disinvoltura come norma del ben vestire. Senza omettere la pratica degli spezzati con giacche sportive in abbinamento ai jeans e ai chino di derivazione casual, a cui Tombolini si mostra sensibile. Emerge con forza una disciplina finalmente più morbida e conciliante, una colta interpretazione delle tendenze filtrate con classe e pulizia del disegno. Torna protagonista, fondamento di ogni possibile ispirazione, l’uomo che rifugge il superfluo e che più di tutto ha cara la portabilità.

LE LINEE

La leggerezza inconfondibile della linea Zero Gravity  rivisita la nozione di sartoriale con la levità di una carezza. Solo 400 grammi di peso per completi invernali che rivestono il corpo con una miscela inimitabile di lane purissime, cashmere e seta, freschi lini e vivaci cotoni. Spicca in particolare l’impiego del caratteristico Ice Wool, tecnica di tessitura naturale che assicura alle fibre nobili le stesse prestazioni dei tessuti tecnici sportivi. Impermeabile e resistente alle variazioni termiche, la sua freschezza non trova paragoni possibili. Per un’eleganza che rifugge dalla costrizione e alleggerisce il passo del più raffinato cosmopolita.

Al vertice della gamma la linea T900. Dalla vocazione più intensamente classica, predilige spalle dal disegno più sostenuto e tessuti dagli effetti lucidi e preziosi. Per un’esperienza globale del lusso al maschile secondo l’inconfondibile lezione di Tombolini.

Gli si può accostare la svelta silhouette del Business Blazer, alleato indispensabile del professionista in viaggio. Una giacca tagliata nello speciale tessuto Trecentosessantagradi, che vanta diverse virtù eccezionali tra cui idrorepellenza, proprietà antibatteriche e traspiranti, assoluta ingualcibilità. All’eccellenza del filato corrisponde nondimeno la funzionalità del modello, con una serie di dettagli inconsueti- come il portasigaro, il portagiornale, il portachiavi. Una gamma di accessori originali che si amplia con una novità di stagione: la spilla portaocchiali, miniatura del logo di casa Tombolini, capace di aggiunge al look un tocco di piacevole distinzione.

Altrove la ricercatezza fa rima con lo spirito informale. È il caso della linea Dream, in lana tinta in capo, quintessenza di versatilità da mattina a sera. La precisione del taglio si ammorbidisce nella palette di tinte variegate, stemperando il rigore dei volumi in una nuova regola di virile armonia. Più agile per vocazione la linea Flying, che fa del jersey il perno di una vestibilità insuperabile. Con la giacca che si destruttura e avvolge le forme come una seconda pelle. Vi predomina l’iconico blu Tombolini.

Iaphet Elli

Iaphet Elli, blogger, ho partecipato come editor a ExpoMilano2015.
Collaboro con diversi uffici stampa di città Italiane ,Stati Europei e Mondiali.