Lunedì 13 gennaio alle ore 21.00 al Teatro Argentina di Roma
Antonio Piovanelliporta in
scena in forma di monologoCasa d’altri
dal testo di Silvio
D’Arzo
foto CASA D’ALTRI – Piovanelli |
per la regia di Giuseppe Bertolucci
ingresso libero fino ad
esaurimento dei posti disponibili
La serata sarà introdotta da un
ricordo su Giuseppe Bertolucci di Lidia Ravera
Lunedì 13 gennaio(alle ore 21.00) il Teatro
Argentina di Roma alza il sipario sul testo di Silvio D’Arzo, Casa d’altri, uno dei
racconti più intensi del ’900 che la regia di Giuseppe Bertolucci affida, in forma di monologo, all’interpretazione
di Antonio Piovanelli che, solo in scena, nei panni di un
parroco di montagna, avvia la narrazione della sua vicenda e del suo caso di coscienza
seduto ai tavoli di un osteria. In mezzo a una piccola comunità di spettatori-avventori,
quasi si trattasse di un discorso confidenziale tra amici, di una confessione, forse
stimolata da qualche bicchiere di troppo, il parroco, ormai avanti negli anni e
non più sorretto da un particolare fervore religioso, racconta il doloroso e
sconcertante incontro con una vecchia, misera e sola al mondo, che, dopo molte
reticenze, a fronte di un’esistenza grama e vuota diventata per lei
insostenibile, gli confessa la sua decisione di togliersi la vita e gli chiede
un impossibile consenso. Il prete naturalmente non può che negarglielo, senza
però riuscire a farla recedere dal suo tragico gesto.
La
tormentata vicenda – una vera e propria sfida esistenziale
– del parroco e della vecchia Zelinda è una storia “appenninica”, sia per
l’ambientazione che per il contesto antropologico, del quale è espressione
attraverso una scrittura scarna ed essenziale, quasi “mimetica” rispetto alla
morfologia di quelle valli e di quei calanchi che caratterizzano gran parte
della collina emiliana. Nonché la fase storica a cui si riferisce la vicenda
narrata: il dopoguerra, tra la fine degli anni quaranta e l’inizio degli anni
cinquanta.
Casa d’altriviene riproposto
attraverso una «prospettiva di forte sottrazione: sottrarre la messa in scena
alla teatralizzazione più ovvia e scontata per restituire l’evidente povertà
dei mezzi» che caratterizza il racconto, la sua ambientazione e i suoi
personaggi.
INFO BIGLIETTERIA
Ufficio promozione Teatro di Roma:
tel. 06.684.000.346 – Fax 06.684000.360 www.teatrodiroma.net
Biglietteria
Teatro Argentina: tel.06.684.000.311(ore
10-14/15-19 lunedì riposo)