NADINE SHAH – LA GIOVANE MUSICISTA INGLESE AUTRICE DI UNO DEGLI ESORDI PIU INTERESSANTI DEGLI ULTIMI ANNI ARRIVA A MILANO PER UN’UNICA DATA A MARZO!

NADINE SHAH

16 Marzo – Milano– 75Beatvia Privata Tirso,
Milano
H 21.30 – Ingresso 10€ con tessera Arci
Info Line:
3398543404
www.75beat.com

Prevendite disponibili per i soci
Arci presso il Circolo durante gli orari di
apertura.

La
giovane musicista inglese arriva in Italia per un’unica data per presentare il
meraviglioso debutto “Love Your Dum And Mad”, incensato dalla stampa di mezzo
mondo,
pubblicato dalla R&S Apollo di James Blake e frutto della collaborazione con il produttore Ben
Hiller.

Nadine Shah, vocalist che
sceglie tanto la chitarra quanto il pianoforte come mezzo espressivo, è una di
quelle rarità nel circuito indipendente inglese, cui varrebbe davvero la pena
prestare il massimo delle attenzioni. Venuta alla luce in un piccolo paesino nel
nord-est dell’Inghilterra, Nadine tradisce origini miste, pakistane e norvegesi
per la precisione, anche se la sua appare una funzione musicale rispettosa di
quello che è accaduto nel Regno Unito nella metà degli anni 90; con la
consacrazione definitiva del transfugo Nick Cave e dei suoi Bad Seeds  e
l’ascesa vertiginosa di Polly Jean Harvey. Sono forse questi i caratteri cui
Nadine sembra rimandare, pur tradendo una preparazione accademica, elemento di
rilievo se si considera un estro compositivo fuori dalla norma, capace di
schivare con maestria i luoghi comuni del cantautorato
alternativo.

Esiste dunque
una linea di confine in cui collocare le undici composizioni che appaiono nel
suo album di debutto a titolo ’Love Your Dum And Mad’, in rampa di lancio
questo luglio per la sussidiaria di R&S Apollo. C’è ovviamente lo zampino di
James Blake, la cui opera di direttore artistico ha rilanciato alla grande
l’originale marchio belga. Il disco – prodotto da Ben Hiller per 140dB – è stato
scritto a quattro mani da Nadine con lo stesso Ben, che ha coperto anche un
importante ruolo di arrangiatore.

Un disco dai toni solenni ed oscuri,
che aldilà delle influenze principe, compie una parabola evolutiva nel concetto
di arte, Nadine infatti guarda con altrettanta stima all’opera del
poeta/scrittore Philip Larkin e della pittrice Frida Kahlo, fornendo una
dimensione altra al suo concetto di performance. Le altre figure più papabili, o
quanto meno prossime al suo sentire, sono quelle del compianto Arthur Russell
(l’uomo che mise d’accordo le avanguardie newyorkesi col sottobosco dance) e
della ritrovata Marianne Faithful di ‘Broken English’.  

Il disco,
registrato presso il celebre The Pool di Londra (tra i più recenti client si
annoverano Mumford & Sons, Florence & The Machine e The Invisible) può
contare sul gusto di Hillier , che in passato ha prestato i suoi servigi a
giganti del calibro di Horrors, Blur e Depeche Mode. Uno dei suoi più accaniti
sostenitori di Nadine è Jarvis Cocker dei Pulp, che ci tiene a sottolineare come
l’immagine innocente della vocalist sia in realtà ingannevole, considerando che
in ogni sua performance si assiste ad una trasformazione permanente,
trascendentale per certi versi. Di certo sapremo come affogare tutti i nostri
amletici dubbi in questa imminente estate, ‘Love Your Dum And Mad’ è uno di quei
lavori adatti a costituire la colonna sonora di intere
stagioni.
Guarda il video di “Aching
Bones”
https://www.youtube.com/watch?v=nkg-BZI-WRA
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Iaphet Elli

Iaphet Elli, blogger, ho partecipato come editor a ExpoMilano2015.
Collaboro con diversi uffici stampa di città Italiane ,Stati Europei e Mondiali.