CONCERTO STRAORDINARIO
Petite Messe solennelle
il Rossini che non t’aspetti
Il Coro Sinfonico de laVerdi alla sua “prima”
in Auditorium con l’opera sacra del genio di Pesaro
Sabato 1 marzo – ore 20.30
Auditorium di Milano – largo Mahler
Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
Maestro del Coro Erina Gambarini
Dieci anni fa – era il 22 agosto 2004 – a Città di Castello (Perugia), in occasione del Festival delle Nazioni, il Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, diretto dall’indimenticabile Romano Gandolfi, eseguiva per la prima e unica volta la Petite Messe solennelle di Rossini.
Dieci anni dopo, per celebrare il quindicesimo anniversario della fondazione, il Coro Sinfonico de laVerdi porta la stessa, preziosa perla, incastonata tra i capolavori dell’Ottocento, nella propria “casa”, l’Auditorium di Milano, sotto la direzione di Erina Gambarini, nella versione originale per piccolo coro, soli, pianoforte e harmonium.
L’appuntamento per questo concerto straordinario dal fascino indelebile è dunque per sabato 1 marzo (ore 20.30), all’Auditorium di Milano.
Sul palco di largo Mahler, insieme con Luigi Ripamonti al pianoforte e Massimiliano Tarli all’harmonium, un parterre di solisti di statura internazionale affiancherà il Coro de laVerdi: Daniela Bruera (soprano), Jose Maria Lo Monaco (mezzosoprano), Francesco Marsiglia (tenore), Christian Senn (basso).
(Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org , biglietti euro 15,00/10,00).
L’Opera
Composta nel 1863 per 12 cantanti (quattro solisti e un coro di otto elementi), due pianoforti e harmonium, venne dedicata alla contessa Louise Pillet-Will. La prima esecuzione si tenne proprio a casa della contessa, a Parigi, il 14 marzo 1864.
Nella primavera del 1867 Rossini strumentò la Petite Messe solennelle per grande orchestra: la prima esecuzione – postuma – ebbe luogo avvenne a Parigi, Théâtre Italien, il 24 febbraio 1869.
Rossini abbandonò la composizione di opere liriche dopo il successo ottenuto con la sua ultima composizione per il teatro, il Guglielmo Tell (1829). Da allora, quando aveva trentasette anni, si dedicò ugualmente alla composizione dedicandosi però alla musica da camera e sacra senza pubblicare alcun lavoro eppur lasciando capolavori specialmente in ambito sacro.
Di questi, due sono considerati tra i capolavori della musica del XIX Secolo: lo Stabat Mater, composto nel 1841, e la Petite Messe solennelle, composta nel 1863 appunto, cinque anni prima della sua morte e ultimo peccato di vecchiaia, come il compositore amava definire i suoi lavori di età senile.
Capolavoro nuovo, quasi azzardato per anni in cui imperava il romanticismo, anticipa i tempi della musica moderna, individuando nuovi indirizzi estetici e forme avveniristiche che si svilupperanno ben oltre la metà dell’Ottocento per giungere agli inizi del Novecento.
Quindici anni del
Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
L’8 ottobre 1998 nasceva il Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, fondato e formato dal Maestro Gandolfi. Prestigiosa figura della direzione corale, impostosi nella sua carriera con i più grandi direttori d’orchestra e nei più importanti teatri lirici del mondo, Gandolfi avrebbe guidato il Coro fino alla prematura scomparsa il 18 febbraio 2006.
Il Coro aveva esordito in un concerto interamente verdiano, diretto da Luciano Chailly, eseguendo le Otto romanze per tenore e orchestra nella trascrizione di Luciano Berio e i Quattro pezzi sacri (Ave Maria, Stabat Mater, Te Deum, Laudi alla Vergine Maria). Da allora il suo repertorio si è esteso a tutti i capisaldi della musica corale. Oltre alla regolare attività con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, collabora con varie formazioni sinfoniche nazionali e internazionali e compie frequenti tournée in Italia e all’estero.
Dal 2007 è diretto dal Maestro Erina Gambarini, che Gandolfi aveva chiamato come sua assistente fin dal 1998.
I principali successi fra quelli più recenti vedono nel 2010 l’esecuzione all’Auditorium di Milano del Paulus di Felix Mendelssohn Bartholdy, sotto la direzione di Helmuth Rilling. Nel 2011 quella nel Duomo di Monza dell’oratorio Apokalipsis di Marcello Panni, da lui stesso diretto.
L’11 settembre 2011, al Teatro alla Scala di Milano, il Coro ha interpretato il War Requiem di Benjamin Britten, diretto da Zhang Xian e il 18 settembre, per il festival MiTo, nella Basilica di San Marco, la Messa di Gran di Franz Listz, direttore Jader Bignamini. Nel dicembre 2011 Verdi è stato di scena al Royal Opera House di Muscat in Oman con una nuova produzione di Carmen di Bizet, con la direzione di Patrick Fournillier e la regia di Gianni Quaranta.
Nel settembre 2012 il Coro è tornato alla Scala per l’esecuzione di Ivan il Terribile di Prokof’ev diretta da Zhang Xian.
La Stagione del Ventennale de laVerdi (2013/14) vedrà il Coro impegnato, dopo il Requiem del 7/8/10 novembre, nell’Ottava Sinfonia di Mahler al MiCo di Fiera Milano (21/23 novembre); nelle tradizionali Nona di Beethoven (29/30/31 dicembre, 1 gennaio 2014), nel War Requiem di Britten (27/28/30 marzo) nella Passione secondo Giovanni di Bach la settimana di Pasqua (15/16/18 aprile), all’Auditorium di Milano.
Biografie
Erina Gambarini, Direttore del Coro. Figlia d’arte, ha iniziato la sua attività artistica a 13 anni al Teatro alla Scala di Milano, come voce bianca, protagonista nell’opera di Britten Il giro di vite.
Dopo alcuni anni di intensa attività solistica, ha proseguito lo studio del pianoforte con il padre, lo studio del canto, come soprano, con Teresa Stich Randall a Vienna, direzione interpretazione corale e musica da camera con Marcel Couraud, tecnica vocale e interpretazione con Schmidt-Gaden. Ha collaborato con la RSI, la RAI, la Fenice di Venezia, Teatro Sociale di Como, Teatro Olimpico e Valle di Roma, Teatro Carignano di Torino, Verdi di Trieste, La Pergola di Firenze, Teatro Grande di Brescia. Ha inciso numerosi CD per Nuova Era, Carrara e Ricordi. Nel 1989 fonda il gruppo corale Canticum Novum, che in pochi anni si distingue per la qualificata e ricca attività artistica e parallelamente dirige vari gruppi strumentali. Nel 1996 inizia la sua collaborazione con il Maestro Romano Gandolfi, che nel 1998 la chiama come sua assistente e maestro del coro in occasione della costituzione del Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, incarico che ricopre tuttora. Ha collaborato con molti direttori d’orchestra, tra i quali Riccardo Chailly, Claudio Abbado, Gianandrea Gavazzeni, Aldo Ceccato, Ettore Gracis, Oleg Caetani, Claus Peter Flor, Christopher Hogwood, Rudolf Barshai, Vladimir Jurowski, Helmuth Rilling, Leonard Slatkin, Nevil Marriner, Roger Norrington, Vladimir Fedoseyev, Robert King.
Dal 1997 è membro dell’Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Bergamo per i suoi meriti artistici.
Daniela Bruera (soprano). Cagliaritana, si afferma ben presto nel panorama della lirica internazionale grazie ai ruoli di Violetta ne La Traviata che interpreta in molti teatri e, recentemente, in tournée in Germania, al Seoul Arts Center, a Tokyo, Lisbona e al Landestheater Detmold, e Musetta ne La Bohème al Teatro alla Scala, al Lirico di Cagliari, allo Staatsoper di Berlino, all’Opera di Bern e a Praga.
Riscuote un lusinghiero successo di critica e pubblico con Eudoxie ne La Juive al Teatro La Fenice di Venezia e a Stoccarda; è Adina ne L’Elisir d’Amore al Teatro Regio di Torino e in tournée in Germania; Madama Cortese ne Il Viaggio a Reims al Teatro Carlo Felice di Genova. Intensa la sua attività artistica in Germania dove, oltre a esibirsi nell’ensemble dell’Opera di Bonn, interpreta alla Staatsoper di Berlino Carolina ne Il Matrimonio Segreto, Sophie in Der Rosenkavalier, Nannetta in Falstaff, Zerlina in Don Giovanni, Susanna ne Le Nozze di Figaro, Despina nella nuova produzione di Così fan tutte al MozartFest 2001 a Berlino, del quale è stato prodotto un dvd.
Partecipa, in occasione delle celebrazioni del bicentenario rossiniano, a una tournée in Corea e Giappone eseguendo la Petite Messe Solennelle e Il signor Bruschino sotto la direzione di A. Zedda.
Daniela Bruera frequenta il Conservatorio «P. da Palestrina» di Cagliari, prosegue gli studi vocali presso il Conservatorio «G. Verdi» di Milano e in seguito si perfeziona in Germania sotto la guida di Anna Reynolds. Vincitrice del concorso As.Li.Co., nel 1990, debutta in Juditha Triumphans di Vivaldi, ripresa successivamente a Napoli con l’Orchestra Sinfonica della Rai, diretta da A. Zedda.
Tra gli impegni futuri Corilla ne Le convenienze ed inconvenienze teatrali all’Opera di Metz e Musetta ne La Bohème al Teatro Filarmonico di Verona.
Jose Maria Lo Monaco (mezzosoprano). Nata a Catania, si diploma in Pianoforte nella città natale e intraprende lo studio del canto guidata dal mezzosoprano Bianca Maria Casoni. Ha vinto concorsi internazionali e ha debuttando al Teatro alla Scala di Milano in Dido and Aeneas di Purcell diretta da Christopher Hogwood e nella Petite Messe Solennelle di Rossini, e all’Accademia del ROF debuttando il ruolo di Marchesa Melibea nel Viaggio a Reims.
Tra di debutti recenti citiamo: la Cenerentola diretta da Evelino Pidò al Petruzzelli di Bari e Reggio Emilia; Dorabella nel Così fan Tutte alla Fenice di Venezia; Elisabetta nella Maria Stuarda al Festival Donizetti di Bergamo, Carmen diretta da Stefano Montanari nella nuova regia di Olivier Py all’Opéra di Lyon.
Ha debuttato al Festival di Salisburgo e all’Opéra Garnier di Parigi nel 2010 diretta da Riccardo Muti nel ruolo di Timante nel Demofoonte di Jommelli, Festival di Aix en Provence nel 2013 nel ruolo di Maddalena in Rigolett,o diretta da Gianandrea Noseda,
Ha cantato il ruolo di Cornelia nel Giulio Cesare di Handel diretta da Ottavio Dantone a Ferrara, Ravenna e Modena, Lucilla ne la Scala di Seta al Rossini Opera Festival; Donna del Lago di Rossini al Teatro alla Scala di Milano, direttore Roberto Abbado.
Nel 2008 è stata scelta per interpretare il ruolo di Marchesa Melibea nel Viaggio a Reims di Rossini in un’importante produzione che coinvolge in tre anni 16 teatri d’opera di Francia. Svolge un’intensa attività concertistica con diverse formazioni e accanto ai ruoli operistici si dedica con particolare interesse al repertorio sacro e barocco.
Ha registrato con La Venexiana la triologia per la Glossa: Orfeo (Gramophone Award 2008) ruolo di Speranza, Incoronazione di Poppea, nel ruolo di Ottone e il Ritorno di Ulisse in Patria nel ruolo di Penelope.
Tra gli impegni futuri citiamo Conte Ory, Isolier, alla Scala di Milano accanto a Juan Diego Florez; ruolo titolo di Cenerentola all’Opéra de Toulon; ruolo di Alceste nell’ Admeto di Handel a Cracovia diretta da Alan Curtis; ruolo di Storgè in Jephta di Haendel a Oslo diretta da Ottavio Dantone; ruolo titolo in Cenerentola all’Opéra de Rennes; ruolo di Idamante ne La Clemenza di Tito a Vlaams Opera; Isaura nel Tancredi di Rossini al Théâtre de Champs Elysées.
Francesco Marsiglia (tenore). Nato a Napoli, si diploma in canto al Conservatorio di Musica di Salerno sotto la guida di Giuliana Valente. E’ vincitore del concorso per giovani cantanti lirici «A. Belli – Comunità Europea 2004» del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, dove debutta Alfredo ne La Traviata e Rodolfo ne La Bohème.
Felice debutto al Teatro La Fenice di Venezia nel ruolo di Cassio in Otello diretto dal M° Chung, la cui produzione è stata riproposta nella cornice storica di Palazzo Ducale e in tournée in Giappone.
Ha recentemente interpretato con successo, inoltre, Fernando ne Il Furioso all’Isola di San Domingo nei teatri Donizetti di Bergamo, Chiabrera di Savona, Comunale di Modena e Municipale di Piacenza; Don Ottavio in Don Giovanni al Teatro Sociale di Rovigo, alla Fortezza Priamar di Savona e al Teatro Regio di Torino, dove vi ritorna con Il Conte d’Almaviva ne Il Barbiere di Siviglia; Belmonte ne Il Ratto dal Serraglio all’Olimpico di Vicenza per le Settimane Musicali.
Diretto dal M° Muti è Valerio ne Il Ritorno di Don Calandrino all’Alighieri di Ravenna, al Verdi di Pisa, al Teatro di Las Palmas de Gran Canaria. Presente nel teatro della sua città, il San Carlo di Napoli, dove canta Clistene ne L’Olimpiade, Beppe in Pagliacci, Giambarone in Don Trastullo; al Teatro dell’Opera di Roma in Iphigénee en Aulide diretto ancora da R. Muti.
All’ Opera de Toulon ha debuttato Ernesto in Don Pasquale ed in seguito Prunier ne La Rondine; all’Opera di Palm Beach è stato Don Ottavio in Don Giovanni; a San Pietroburgo è Beppe in Pagliacci, tournée del Teatro San Carlo di Napoli.
Tra gli impegni futuri, il ruolo di Fernando ne Il Furioso all’Isola di San Domingo al Teatro Alighieri di Ravenna, Tebaldo ne I Capuleti ed i Montecchi alla Royal Opera House di Muscat (Oman), Stabat Mater di Rossini al Teatro Filarmonico di Verona, Beppe in Pagliacci al Teatro Petruzzelli di Bari, Camille de Rossillon in Die lustige Witwe al Teatro Regio di Torino.
Christian Senn (baritono). Cileno d’origine e italiano di adozione, dopo aver conseguito la laurea in biochimica vince una borsa di studio per continuare lo studio del canto in Italia, perfezionandosi all’Accademia per solisti del Teatro alla Scala con i maestri L. Gencer, L. Alva e V. Manno.
Molto vasto è il suo repertorio operistico e concertistico, prevalentemente orientato sul bel canto ma anche sul periodo classico e barocco. Tra gli impegni di grande rilievo dell’ultimo periodo citiamo il ruolo di Figaro nel Barbiere di Siviglia in varie produzioni tra i quali al Teatro alla Scala, al Teatro Regio di Torino, alla Fenice di Venezia, al Petruzzelli di Bari, al Massimo di Palermo, al Deutschoper Berlino, al Theater an der Wien; Malatesta nel Don Pasquale di Donizetti alla Scala di Milano; il Conte ne Le Nozze di Figaro al Teatro alla Scala, Taddeo nell’Italiana in Algeri al Teatro Regio di Torino, Papageno nel Flauto Magico a Montpellier. Inoltre è stato Guglielmo nel Così fan Tutte al Teatro National di Santiago del Cile diretto da M. Benini e ancora diretto da J. Webb con la regia di Daniele Abbado al Teatro Filarmonico di Verona e a Reggio Emilia.
Specialista del repertorio barocco, canta da anni il ruolo titolo di Bajazet di Vivaldi nelle principali capitali Europee con L’Europa Galante di F. Biondi e Astolfo ne l’Orlando Furioso di Vivaldi con l’Ensemble Matheus di J. C. Spinosi a Torino e al Musikfest di Bremen. Con il Giardino Armonico ha cantato la Resurrezione di Händel a Graz e la Senna ne La Senna Festeggiante di Vivaldi al comunale di Firenze. Con i Barocchisti della Rtsi di D. Fasolis, ha cantato l’Alexander Fest di Händel.
Appassionato del repertorio Bachiano e tedesco ha eseguito tra gli altri Matthaus and Johannes Passion, Oratorio di Natale, Magnificat, Actus Tragicus, diverse cantate profane e oltre una quindicina di cantate sacre. Da anni svolge una intensa collaborazione con laVerdi e laBarocca di Milano dirette da Ruben Jais, eseguendo periodicamente il Messiah, le Passioni, Oratori e Cantate di Bach e altri progetti.
Tra le sue registrazioni recenti citiamo il Tito Manlio, con Accademia Bizantina e il DVD della Pietra del Paragone registrato al Théâtre du Châtelet di Parigi.
Tra gli impegni futuri citiamo: Johannes Passion con laBarocca di Milano diretta da Ruben Jais; ruolo titolo nel Furioso a l’Isola di San Domingo di Donizetti al Festival Donizetti di Bergamo, Modena, Ravenna e Rovigo; Messiah al Teatro Petruzzelli di bari, direttore Rinaldo Alessandrini; la Cantata di Bach “Ich habe genug” BWV 82 alla Scala di Milano con la Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Chailly.
Luigi Ripamonti (pianoforte). È nato a Bergamo nel 1967 e ha conseguito il diploma al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano in Pianoforte con Ottavio Minola e in Composizione con Azio Corghi. Ha studiato direzione d’orchestra con Gabriele Bellini perfezionandosi con Aldo Ceccato, Umberto Cattini e con Donato Renzetti all’Accademia Musicale Pescarese, dove si è diplomato nel 1992. Dopo essersi laureato nel 1998 al Concorso Europeo “F. Capuana” di Spoleto per giovani direttori d’orchestra, ha cominciato una significativa attività sinfonica e operistica, dirigendo varie orchestre in Italia e all’estero tra cui l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra Sinfonica Donizetti di Bergamo e l’Orchestra Filarmonica di Varna. In campo operistico ha diretto Il trovatore, La Traviata e Aida al Teatro dell’Opera di Varna e di Rousse e le Notti bianche di F. Mannino in una produzione del Teatro Massimo di Palermo. In qualità di maestro sostituto ha collaborato con Gianandrea Gavazzeni nella realizzazione di Poliuto di Donizetti. Ha lavorato in diverse occasioni con Aldo Ceccato e con Peter Maag in svariate produzioni operistiche per la Bottega di Treviso. In qualità di pianista solista ha realizzato tra l’altro la Petite Messe Solennelle di Rossini, sotto la direzione di Romano Gandolfi, nei teatri Donizetti di Bergamo, Grande di Brescia e Regio di Parma. Inoltre, collabora al pianoforte con numerosi cantanti lirici nel repertorio d’opera e liederistico. Attualmente è pianista collaboratore del Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi e titolare della cattedra di Lettura della Partitura al Conservatorio di Mantova.
Massimiliano Tarli (harmonium). Nato ad Ascoli Piceno, ha studiato Pianoforte, Direzione e Composizione. Nel 1994 ha diretto l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Craiova e quella di Stato di Oradea (Romania) e l’Orchestra Sinfonica di Danzica (Polonia). Dal Gennaio 1997 è stato assistente del M° Romano Gandolfi, con il quale ha affinato la preparazione artistica e arricchito il proprio repertorio di opere liriche e sinfonico-corali, lavorando in Italia e all’Estero; da ricordare la preparazione dell’opera Moses und Aaron di A. Schoenberg al Teatro Metropolitan di New York. Ha inoltre collaborato con direttori quali Riccardo Chailly, James Levine, Alberto Zedda, Oleg Caetani, Claus Peter Flor, Rudolf Barshaj, e artisti quali il baritono Leo Nucci, il tenore Carlo Bergonzi, il tenore Placido Domingo (con il quale nel febbraio 2002 ha lavorato per l’incisione di un cd di arie sacre per la Deutsche Grammophon), il tenore Juan Diego Florez (sempre per l’incisione di 2 cd rossiniani e uno di inediti verdiani per Decca); il baritono Gianfranco Montresor. Intensa la collaborazione con i migliori complessi orchestrali e corali tra i quali: Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, Virtuosi di Praga, la Bern Symphony Orchestra, Coro e l’Orchestra Sinfonica dell’Emilia Romagna “A. Toscanini”, Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, Coro di Radio France, Coro da Camera di Praga, Coro del Teatro “Metropolitan” di New York.
Dal 1998 collabora stabilmente con il Coro Sinfonico Giuseppe Verdi di Milano.
Ha tenuto inoltre numerosi concerti lirici in Italia e all’Estero: Perù, Canada, Francia, Germania, Inghilterra, Svizzera e Spagna.
Ha fondato il gruppo strumentale e vocale Ensemble “I Lumière” di cui è direttore artistico e musicale, specializzato nell’esecuzione di colonne sonore.
Al Teatro Araldo di Torino ha recentemente diretto “Omaggio a Leoncavallo” con l’ opera Pagliacci. Nell’aprile 2011, al Duomo di Monza, è stato voce recitante musicale
nell’esecuzione di Apokàlipsys di Marcello Panni, sotto la direzione dell’autore e la partecipazione dell’attore Andrea Giordana.
Nell’ottobre 2013ha fondato il Coro della Scuola Musicale di Milano “Romano Gandolfi” di cui è il direttore.