Collezione Autunno Inverno 2014/15
Milano, 23 febbraio 2014. Un gesto che fa della ricercatezza pensiero e azione di stile. Un modo di essere che
precede il guardaroba e si realizza in uno statuto di libertà e gusto personale. Mia d’Arco veste le personalità
indipendenti, disponibili a un’eleganza che sia innanzitutto agio e piacere del sé. È l’idea di un femminile assertivo,
seducente senza eccessi di languore, che si concede calcolate eccentricità e sfida gli schemi della tradizione.
Perché ama le sorprese e crede nella meraviglia, ma non ignora i codici che regolano la classe innata.
Il corpo della donna è così riscoperto nelle sue forme, accarezzato dal pregio dei tessuti, nel disegno che rifonda
la silhouette sul desiderio e sull’emozione. Calamita di sguardi, seconda pelle in jersey impalpabile, la tuta Catsuit
è la quintessenza dello chic attuale. Una carezza che avvolge la figura con accenti di studiata androginia, per
valorizzare spontaneamente la sensualità e la grazia. Un passe-partout imprescindibile, che asseconda i contesti
cittadini del giorno e l’esigenza di gala della soirée. Dalla mano vellutata dei modelli diurni alle combinazioni in
chiffon di seta a tutta lunghezza, con inserti in trasparenza e luccicanti degradé di micropaillettes.
L’abito sfuma presto nell’accessorio, senza cesure e contrapposizioni. Lo zaino in nabuk s’indossa come un gilet,
come una giacca disinvolta, come un cappuccio che fonde in armonia spirito sportivo e casual di altissimo profilo.
A immagine delle borse, rifinite nella costruzione e nei pellami: la tote bag in vitello graffiato, la tracolla con
spallina in razza smerigliata, la pochette che si afferra per il bracciale in ottone laminato al palladio.
“Un’avventura nuova, entusiasmante e difficile – spiega Luca Argentero – in cui siamo riusciti ad esaltare i punti
fermi della nostra idea di creatività’: innovazione, giovani scoperte, orgogliosamente “made in Italy”, passione. Non
abbiamo solo creato un prodotto, abbiamo dato forma ad un sogno e adesso siamo pronti a viverlo.”
È la prova di una sensibilità eccellente per il manufatto raro, che si delinea anche nei gioielli. Anelli e bracciali di
forte presenza materica, dal design atemporale arricchito da incrostazioni di minerali; modelli ear-cuff e girocollo,
più scenografiche bodychain che si concedono un vezzo sublime: squame di alligatore incastonate nella trama del
metallo.
Mia D’Arco nasce nel 2013 dalla fusione tra lo spirito imprenditoriale di Luca Argentero e la sua Inside Productions, fucina di
idee e creatività già affermata nel settore cinematografico, e la passione innata per la moda della moglie Myriam Catania e di
sua sorella Giulia. L’incontro con lo studio Dreamonio, formato dalle personalità eccentriche e dalle energie creative ed
organizzative di Valerio Lupi Cherubini e Gabriele Litta, sarà cruciale per la definizione del progetto e il suo sviluppo. Da
questa sinergia di intenti si delinea il profilo del brand, che mira ad inserirsi nel prêt-à-porter di lusso con un’immagine
contemporanea e di ricerca, preservando tuttavia il gusto e la cultura della tradizione e dell’artigianalità italiana.