E’ alle porte l’edizione numero venticinque del festival Tavagnasco Rock: nozze d’argento per un evento storico che in questa sua lunga vita ha portato a Tavagnasco (To), splendido paesino ai confini tra il Piemonte e la Valle d’Aosta, grandi nomi del rock nazionale ed internazionale. Una grande edizione per festeggiare in maniera speciale un compleanno tanto atteso, che non è l’unico dato che uno dei gruppi ospiti di questa edizione, i Fratelli di Soledad, compie proprio quest’anno i suoi venti anni di carriera, presentando uno dei suoi primi concerti del ventennale proprio a Tavagnasco. Dato che i Fratelli di Soledad hanno creduto sin da subito nel progetto TavaRock è sembrato naturale per tutti festeggiare questa doppia ricorrenza insieme e con il loro nuovo disco, con la solita vitalità ed energia che contraddistingue entrambi i festeggiati.
Ringraziamenti particolari vanno sempre dedicati ai numerosi volontari che permettono alla struttura di reggersi in piedi in maniera impeccabile: in occasione del festival, infatti, Tavagnasco viene raggiunta da migliaia di persone, sempre soddisfatte della straordinaria ospitalità che rende questo evento non solo un’occasione per ascoltare della buona musica, ma anche un’opportunità di incontro umano produttivo e appassionante.
Un sentito ringraziamento è rivolto anche alle istituzioni che, con il loro sostegno, permettono all’iniziativa di esistere: Regione Piemonte, Provincia di Torino, Comune di Tavagnasco e Comunità Montana Dora Baltea Valchiusella Valle Sacra.
STORIA DEL FESTIVAL
Questa fortunata avventura musicale vede la luce nel 1990 grazie all’iniziativa dell’Associazione Spazio Futuro, già attiva dal 1983 con il nobile intento di promuovere lo sviluppo culturale e turistico della zona, con particolare attenzione alla musica. Crocevia di culture e tradizioni nel passato, oggi Tavagnasco è una realtà conosciuta in tutta Italia come punto di riferimento per il rock, e anche come una meta di una grande opportunità – grazie a una selezione aperta a tutti gli artisti con buon orecchio e talento – per i gruppi meno conosciuti a cui viene data la possibilità di esibirsi su un palco prestigioso e di grande risonanza nell’ambiente musicale nazionale.
PROGRAMMAZIONE
Venticinque proposte musicali per i venticinque anni del Tavagnasco Rock, con grandi nomi e tante band giovani pronte a conquistare il palco!
Venerdì 25 aprile dalle ore 21.30 si esibiscono la Ska Beat Orchestra, i Drem’s Project e i Fratelli di Soledad feat Mao.
La Ska Beat Orchestra è una formazione composta da tredici musicisti di cui una sezione di otto fiati formata da tre trombe, tre sax (contralto, tenore e baritono) e due tromboni più la ritmica con tastiere, chitarra, basso e batteria ed una voce femminile solista. Esegue un repertorio, composto di alcuni brani inediti di propria composizione e da una cospicua parte di standard dello ska e del rock steady, rielaborati in chiave orchestrale. Gli artisti di riferimento sono in particolar modo gli Skatalites ed altri che comunque richiamano alle sonorità più tipicamente Jamaicane. La Ska Beat Òrchestra è stata fondata da Angelo Greco che per 7 anni è stato trombonista di Persiana Jones, di cui uno con Roy Paci, e che ha collaborato anche alla realizzazione del cd Barzellette e Massacri dei Fratelli di Soledad. La Ska Beat è nata nel 2010, ma come naturale evoluzione di una precedente formazione dedita al R&Blues: i No Way Out , che hanno suonato insieme per circa quindici anni. L’ Òrchestra, tra i vari concerti, ha suonato con Persiana Jones a Torino ed allo Ska Fest di Bologna per l’apertura al concerto dei Bad Manners.
I Drem’s Project nascono ad Andria (Bt) nel 2007, dall’incontro tra Luigi (Drem mc) e Pietro (Stillah), con l’intento di metter su un’hip hop live band. Sin da subito però il neonato progetto mostra un’apertura verso tutta la black music, allargando le sonorità al funky e al reggae (con i suoi derivati). Nel 2013 la band suona nella prestigiosa kermesse piemontese “Tavarock Festival” al fianco di Modena City Ramblers, Nobraino, Bluebeaters e Punkreas, grazie alla vittoria del concorso “Senza Etichetta 2012”, presieduto dal Maestro Mogol tra più di 400 realtà nazionali provenienti da 16 regioni dello stivale. Il risultato ottenuto induce il sindaco di Andria, Avv. Nicola Giorgino, ad incontrare il gruppo per complimentarsi personalmente dell’impegno messo in atto a servizio della crescita culturale del territorio. Ma i brani sino a quel momento prodotti non erano pronti per una qualsiasi forma di distribuzione, in quanto la qualità dell’audio acquisito deficitava, come qualsiasi demo frutto di autoproduzione. Così, con l’aiuto della Grooving records di Gianluca Porro, uno studio professionale sito proprio nella loro città, i Drem’s Project scelgono di lanciare il primo singolo ufficiale: L’Indifferenza. Sempre autoprodotto, sempre auto-promosso, ma con una nuova consistenza e dignità sonora. Il video del pezzo è girato da Claudio Basi, giovane regista in quel di Taranto e presentato nella sede di Bari di Apulia Film Commission.
Il progetto Fratelli di Soledad (nome preso in prestito dal titolo del libro di George Jackson, attivista delle Black Panthers ucciso nel 1971) nasce nel 1989, dopo una breve parentesi con il nome di Soledad Brothers. Fin dalle prime uscite i Fratelli mettono in chiaro le proprie intenzioni, fatte di ska e reggae contaminate da elementi combat rock, pop e da testi (firmati quasi sempre da Giorgio “Zorro” Silvestri) che trattano argomenti anche a sfondo sociale ma visti attraverso il filtro dell’ironia. I Fratelli di Soledad sono: Roberto “Bobo” Boggio – voce, Giorgio “Zorro” Silvestri – chitarra, Gianluca Vacha – tastiere, Sergio Pollone – batteria, Luca “Scasso” Pisu – basso, Alberto Vacchiotti – chitarra, Luigi “Giotto” Napolitano – tromba, Gabriele Biei – trombone. Mao, nome d’arte di Mauro Gurlino è un attore, cantautore, chitarrista, DJ, VJ, conduttore radio-televisivo e presentatore italiano. È stato il leader della band Mao e la Rivoluzione.
L’after show è a cura di Alex Mensa Dj.
Sabato 26 aprile, dalle ore 21.30 si esibiscono Ylamar, Francesco-C e Francesco Sarcina (ex cantante Le Vibrazioni).
Ylamar è il nome del trio musicale che nasce nell’aprile del 2013 dalla volontà di Ilaria Lorefice (cantautrice, voce e chitarra acustica) e Marco Forgione (voce e beat boxer) di creare uno spettacolo musicale di strada unendo il repertorio cantautorale di Ilaria e lo show human beat box di Marco. L’incontro fra i due cantanti è tutt’altro che casuale: Ilaria e Marco collaborano da molti anni insieme come componenti del gruppo vocale “Albert Hera Quintet” (acappella exploration project) pur avendo un background molto differente. Ilaria presta la propria voce e la propria creatività anche per la realizzazione di colonne sonore e spot pubblicitari, mentre Marco ha un passato come front man di band rock metal e hard rock, oggi sperimentatore della vocalità e della human beat box. Sperimentando e suonando, anche grazie alla collaborazione artistica di Fabio Donatelli (già tastierista e pianista in altre formazioni della cantautrice), oggi si presentano con un nuovo progetto musicale inedito, intenso e coinvolgente.
Francesco-C dopo anni di musica nell’underground valdostano, il 23 dicembre 1999 pubblica con la propria band il primo album intitolato “Flan”: filastrocche electro-punk, testi in italiano, esibizioni rock’n’roll-digitali rabbiose e divertenti. Qualcuno lo ha definito l’ultimo disco del millennio.
Nel 2000, viene selezionato (su 400 bands italiane) dal prestigioso mensile Tutto e partecipa all’edizione annuale di Arezzo Wave Love Festival, dove prende parte al progetto A.R.I.A. Qui stringe amicizia con i Negrita, che lo coinvolgeranno in seguito nella scrittura di “Destinati a perdersi” e “Il mio veleno”, brani contenuti nell’album “L’uomo sogna di Volare” (2005).
Nel frattempo, la canzone “Stai contento”, viene scelta per uno spot televisivo (trasmesso sui principali network privati natazionali) ed il 9 maggio 2001 esce in edicola il singolo “Stai contento/Contatti”. Il cd che raggiunge le 20.000 copie vendute, contiene 5 tracce, tra cui un remix di “Stai contento” curata da Boosta dei Subsonica e una di “Contatti” prodotta e arrangiata da Roberto Vernetti.
Il videoclip viene trasmesso in heavy rotation da Match Music.Dopo un anno di lavoro con Roberto Vernetti e Paolo Gozzetti tra Torino e Londra, esce nel novembre 2001, “Standard” (Mescal/Sony), che Tutto Musica decreta come miglior album italiano dell’anno. Il 17 gennaio 2005, entra in studio con Madaski (Africa Unite) e Davide Tomat (giovane produttore che vanta collaborazioni significative e voce dei N.A.M.B.) per realizzare il terzo album, “Ulteriormente” (Mescal/Sony) a fine maggio 2005.
Francesco Sarcina nasce a Milano il 30 ottobre 1976. Comincia la carriera musicale suonando in vari gruppi e in una cover band del capoluogo lombardo. Nel 1993 conosce Alessandro Deidda, con il quale sei anni dopo forma Le Vibrazioni di cui Deidda è il batterista. A loro si aggiungono Stefano Verderi (chitarrista e tastierista) e Marco Castellani (basso); dopo alcuni anni di gavetta la formazione raggiunge la popolarità nel 2003 con il singolo “Dedicato a te” , disco di platino, che anticipa il primo album, LE VIBRAZIONI, di grande successo. Seguono – dopo una partecipazione a Sanremo nel 2005 – LE VIBRAZIONI II (2005), OFFICINE MECCANICHE (2006), DRAMMATURGIA e EN VIVO, entrambi del 2008. Nel 2010, anticipato dal singolo “Respiro”, esce il nuovo e più recente disco, LE STRADE DEL TEMPO. Francesco Sarcina, sempre nel 2010, collabora alla colonna sonora della serie tv “Romanzo criminale” scrivendo il brano “Libanese il re” incluso nel disco che porta il nome della fiction. A maggio 2012 viene annunciato il nuovo progetto solista di Francesco, anticipato dal video “Le visionnaire”. Si mette al lavoro su un album, il primo solista di Francesco, dopo aver firmato per la Universal: nel 2013 esce infatti il singolo “Tutta la notte”. L’album, IO, viene originariamente programmato per l’uscita a settembre, ma viene poi rimandato: alla fine dello stesso anno viene annunciata la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2014, dove sarà in gara nella sezione Big con le canzoni “Nel tuo sorriso” e “In questa città”. In contemporanea esce l’album IO, il suo debutto da solista.
After Show: Mo’Bros DJ’s
Giovedì 1 maggio dalle ore 15 si esibiscono i gruppi Ecole du Rock, Melusine, I DALì, Nandha Blues Band, Keilys Folk, Wild Company. Alle ore 21.30 S’marty’s, Leon, Cosmo. Nel pomeriggio è previsto il match calcistico di beneficenza «Una partita per Tania» (nona edizione). Obiettivo della partita è la raccolta fondi contro la malaria.
Il primo maggio del Tavagnasco Rock è organizzato in collaborazione con l’UGI ONLUS (Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini).
L’U.G.I. ONLUS è un’associazione di volontariato, aderente al FIAGOP (Federazione Italiana Associazioni Genitori Oncoematologia Pediatrica), costituitasi nel 1980 presso l’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino per opera di un gruppo di genitori di bambini affetti da malattia oncoematologica, mamme e papà uniti nella sofferenza dalla patologia dei propri figli, eppure così altruisti da voler condividere le proprie esperienze e offrire aiuto e sostegno ad altri genitori chiamati a percorrere il loro stesso cammino connotato da tanto dolore e da un’incrollabile fiducia nella guarigione dei propri bambini.
La solidarietà e la compartecipazione, coniugati con la speranza di restituire il sorriso ad un fanciullo ed ai suoi famigliari, sono al tempo stesso la molla per l’adesione all’U.G.I. e il collante di quest’associazione che, negli anni, ha consolidato la sua struttura, definita e regolata da un preciso Statuto, e sviluppato un forte radicamento sul territorio, tanto da pervenire alla costituzione delle sezioni di Vercelli, Novara e Ivrea, ultima nata nel 2004 grazie alla generosità e alla sensibilità di una mamma coraggio, la presidente Daniela Peretto, e alla caparbietà di un pediatra dell’ospedale eporediese formatosi al Regina Margherita, il dr. Affif Barbara. Allora, la sfida ad aprire una sede U.G.I. ad Ivrea fu accolta con entusiasmo da due amici della presidente già attivi in altro volontariato; in seguito contagiati da tanto entusiasmo altri amici e genitori “oncologici”, e un’altra pediatra, la dr.ssa Claudia Aicardi, coinvolta dal collega dr. Barbara, aderirono all’iniziativa che decollò prontamente pur con le immancabili incertezze, ansie e paure proprie d’ogni inizio. Il cammino era lungo, grande era l’impegno richiesto per presentare e inserire la nuova ONLUS nella realtà canavesana in cui già erano attivi clubs di servizio e altre associazioni di volontariato; ma i risultati non tardarono a concretizzarsi e oggi, a distanza di cinque anni, la sezione, che si è assicurata una buona visibilità, conta una cinquantina di soci attivi.
École du Rock è un progetto creato dal chitarrista Max Arrigo (con Emanuela Robertelli e Christian Curcio) per la cooperativa sociale Noi & gli Altri. Attualmente vi partecipano 10 adolescenti, italiani e stranieri, di età compresa tra 12 e 18 anni, che si sono già esibiti alla Cittadella e all’Espace Populaire di Aosta. Secondo i fondatori del gruppo il rock è una delle più grandi potenzialità degli adolescenti per socializzare e può costituire un forte canale di comunicazione ed una terapia per le criticità dell’età adolescenziale. Il rock avvicina i ragazzi di ogni età, carattere e nazionalità, costituendo un linguaggio universale. Il gruppo si ispira al film “School of Rock”.
I Melusine, composti da Roberto Cilia (voce), Alice Visconti (violino) e Jericho Jack (chitarra) si presentano così sul loro sito: “la nostra idea è quella di trasmutare in musica le suggestioni popolari del folklore del nord europa, con tutte le sue sfumature, anche nere, angosciose e cupe e non soltanto immaginifiche e splendenti. Vogliamo restituire alle credenze popolari lo stesso spessore, inquietudine, timore, fascino, superstizione, paura, curiosità che questi racconti e questi miti avevano e, attraverso la musica, trasmettere le stesse emozioni che le persone dovevano provare raccolte intorno al fuoco a raccontare ed ascoltare…”
Il gruppo DALì è attivo da sedici anni ed è prossimo alla pubblicazione del disco “rEvolution”. Composto da Loris D’Alimonte (chitarra, piano, voce), Marcello Nigra (chitarra), Paolo Verlucca (basso e cori) e Giorgio Barberis (batteria e percussioni), il suo genere musicale è sempre stato il rock italiano con una sperimentazione folk/pop in questi ultimi anni.
Nandha è il nuovo power trio nato ai piedi delle Alpi, e precisamente nel capoluogo valdostano in seguito all’incontro di musicisti che condividono l’amore per il blues e in particolare per la formazione a tre facendo riferimento al sound e allo spirito di grandi bands quali i Cream di Clapton e i più recenti Gov’t Mule dei primi album. Aosta è un posto magico circondato dalle montagne più alte d’Europa ed è da esse che la band trae l’energia che esprime dal vivo. Al chitarrista Max Arrigo si affiancano il batterista Giulio Danieli e Paolo Barbero al basso, sezione ritmica d’acciaio capace di trasformare ogni composizione in un viaggio lungo strade immaginarie che dal sud degli States arrivano fino alle vette più alte. Nella primavera del 2013 realizzano il cd Black Strawberry Mama per l’etichetta americana Grooveyard Records distribuito in tutto il mondo, nell’ottobre del 2013 tour negli USA, ad Aprile 2014 saranno in Germania.
Il gruppo Keilys Folk propone un repertorio ispirato alla musica irlandese tradizionale e non, con danze tipiche strumentali riarrangiate e rivisitate dalla band e brani originali. La band, che in origine era un trio formato da Alice Visconti al violino, Franco Tonso all’organetto e Enrico Billi alla chitarra, ha avuto una lunga evoluzione, passando da sonorità celtiche e delicate, a brani più movimentati quali gighe e reels, fino ad arrivare alle odierne sonorità quasi punk. L’assetto dei Keily’s è variato molto nel tempo fino ad arrivare a quello odierno. Alla voce e violino troviamo “l’irlandese d’Ivrea” Alice Visconti.
Alle corde pizzicate, ovvero chitarra, bouzouki e mandolino il poliedrico Massimo Caserio che è anche la voce maschile del gruppo che, con lo sfrenato Diego Zanetto alla batteria, si divide tra folk e rockabilly. L’ultima new entry è Roberto Cilia che si divide tra basso acustico e fiati tipicamente irlandesi: tin e low whistle. All’attivo i Keily’s hanno moltissimi concerti sui palchi più disparati. Da piccoli pub a grandi manifestazioni quali Celtica e Bustofolk.
I Wild Company sono attualmente il gruppo hard-rock valdostano piu’ conosciuto in valle. Gli attuali componenti della band sono Pellicano Franco alla batteria, Leganà Enrico al basso, Nigrisoli William alla chitarra e voce e Meinardi Enrica alla voce. Nata nel 2006 da temprati musicisti degli anni 70-80 la band ha mantenuto i suoi elementi originali, salvo qualche cambio sporadico della voce solista per permettere la realizzazione appropriata dei brani da eseguire. Da oltre due anni in pianta stabile la bellissima voce di Enrica Meinardi , che vista la sua bravura, permette alla band l’esecuzione di repertori impossibili per altri gruppi qui in valle (Guns n’ Roses, Ac/Dc…). I Wild Company sono l’unico gruppo valdostano ad aver partecipato alle quattro edizioni di HISTORY ROCK allo stadio di Aosta (ed.2007-2008-2009-2010) e alle tre edizioni di JAM AOSTA ROCK (edizioni 2011-20012-2013), manifestazioni inserite nel programma dell’AOSTA SOUND FESTIVAL organizzato dal comune di Aosta. Quest’anno sono stati scelti dall’amministrazione comunale per l’apertura di un BIG nella manifestazione da effettuarsi in estate 2014. Il repertorio del gruppo e’ di puro stampo hard-rock; In autunno dovrebbe uscire il primo CD con 5 brani.
ESIBIZIONI SERALI – DALLE 21.30
Gli S’Marty’S sono un gruppo di amanti della musica prima di tutto. L’unica donna si è presa la testa della band grazie ad una voce potente che schiaccia l’occhio all’R’n’B e schiaccia i piedi al Rock’n’Roll. Martina Giglio, 19 anni ancora da compiere, si avvicina al canto moderno al fianco dell’insegnante Silvia Novarese, per proseguire nello studio della tecnica vocale Estill Voicecraft EVT con Marina Marauda. Il suo particolare timbro black le permette di distinguersi in più occasioni: si fa notare per la prima volta al concorso Nole Music Awards dove vince il premio come migliore cantante solista nel 2012. Nel 2013 inizia a collaborare con alcuni membri dei MaMa Acoustic Trio’ssss, elettrizzante quartetto di musici e saltimbanchi. Quando li incontra tutti insieme, ne nasce un connubio che porta il nuovo gruppo ad aggiudicarsi il premio come migliore Rock Band (premio TAVAGNASCO ROCK) al concorso Senza Etichetta 2013, presieduto dal padrino della musica italiana Mogol. Il trionfo di giuria e pubblico convince i cinque a unire gli umori e le forze in un’orgia di musica ed energia. In una parola: S’Marty’S. Dopo un paio di uscite in incognito, si attende, trepidanti, la data ufficiale del debutto che coinciderà con la loro partecipazione al Tavagnasco Rock 2014. La formazione è composta da Martina Giglio – voce solista., Federico Macrì – chitarre, basso, GiancarloT. Marangoni – chitarre, basso, Matteo Spada – tastiere, cori e Luigi Ferone alla batteria.
Leon è cresciuto fra la solitudine delle montagne valdostane, nell’estremo angolo nord ovest d’Italia, in una gabbia fatta di montagne, brina e spleen annegato nell’alcool. Ma non si è mai dato per vinto, non ha mai deposto le armi della creatività, della provocazione, del sarcasmo. Si vis pacem para bellum: guerra alla mediocrità, al politicamente corretto, al conformismo del gregge. Così Leon si agita come un pazzo nella gabbia per oltre XV anni attività musicale: milita in più di XV gruppi nei quali scrive oltre L canzoni, collabora con decine di artisti valdostani e nazionali , suona in decine di locali tra Valle d’Aosta, Piemonte e Lombardia e calca numerosi festival del nord ovest italiano. Dal MMIX viene affiancato da un profeta dell’Apocalisse musicale, Pietro Foresti, produttore che si è fatto le ossa a Los Angeles e che produrrà il suo primo album solista, dal titolo provocatorio e controverso: “Come se fossi dio”.
Cosmo è un progetto formato dall’eporediese Marco Jacopo Bianchi, già leader del gruppo indie-rock Drink To Me. Il suo primo lavoro si chiama “Disordine”, un cd prodotto dalla 42 records: un lavoro molto ambizioso, pieno di espressività, sintetizzatori, elettronica pura e confusione: i testi affrontano le grandi domande della vita, le paure, i sogni, le speranze, le fughe. Tra le sue fonti d’ispirazione ci sono i cantautori italiani Lucio Battisti e Franco Battiato.
Venerdì 2 maggio dalle ore 21.30 sul palco i gruppi Coffe Cups, Iubal, L’Orage.
I Coffee Cups nascono nel 2006 da un’idea di Max, Gigi e Daniele. Dopo aver portato avanti diversi progetti inediti, questa volta decidono di disturbare il “buon vecchio Bob”. Così nasce la prima line up di una nuova Bob Dylan Tribute Band. Ma non si possono tarpare le ali alla creatività, e ben presto si passa all’interpretazione ed alla sperimentazione.
Iubal è voglia di cambiamento che genera voglia di ballare, anticonformismo che si trasforma in musica che trascina, allegria e rabbia, poesia, lotta, ritmo travolgente. Iubal è l’espressione di una speranza comune, di un desiderio di bellezza e giustizia. Gli Iubal nascono ad Aosta nella primavera del 2003. Il progetto nasce semplicemente come un gruppo di amici con la passione per la musica. Il rock, la canzone d’autore, i repertori etnici; ma più di tutto le commistioni possibili fra panorami sonori che travalicano i confini dei generi musicali. Nel marzo 2009 esce Parte da qui, primo album del gruppo valdostano. Registrato durante l’estate precedente in un fienile di montagna e mixato da Luca Minieri presso il Dissonant Studio di Aosta, Parte da qui raccoglie il materiale più interessante composto, arrangiato e suonato dagli Iubal fino a quel momento: 13 brani interamente autoprodotti e rilasciati sotto licenza Creative Commons. Nello stesso anno una canzone dell’album — La ballata di Roberto — permette al gruppo di vincere il primo premio del concorso nazionale ‘Note per la Notte’. L’uscita del secondo album, ¡Indignados! – La piazza è nostra, nell’aprile 2012, segna una tappa decisiva nella produzione degli Iubal. Un disco in cui il gruppo si diverte a rinnovare il suo stile, esplorando di volta in volta, con ironia, grinta e sensibilità, possibilità nuove e sentieri non ancora battuti. Il gruppo è composto da Alberto Zanin, Andrea Minieri, Carlo Alberto Lupo, Luca DeBernardi, Matteo Cosentino, Umberto Debernardi.
L’ Orage è un gruppo di folk rock italiano nato nel 2009 come compimento di un progetto iniziato nel 2006 dal cantautore Alberto Visconti e dal polistrumentista Rémy Boniface. A settembre 2010 vincono il premio del “Miscela Rock Festival” e a dicembre 2011 il gruppo vince la terza edizione di “The Best of Demo 2010/2011”. Vincitori assoluti anche di Musicultura nel 2012 (primo premio assoluto, targa della critica, premio per la migliore musica). La cantante siciliana Carmen Consoli ha dichiarato alla stampa: “Ascoltate i valdostani L’Orage, sono grandi”. Nel 2013 hanno collaborato con Francesco De Gregori con il quale hanno realizzato lo spettacolo “L’Orage e Francesco De Gregori insieme dal Vivo!” tenutosi al Palais St-Vincent di Saint Vincent. Ad aprile dello stesso anno è uscito il loro terzo album, “L’Età dell’Oro” che contiene, tra l’altro, “La Teoria del Veggente”, brano de L’Orage reinterpretato da De Gregori. Hanno collaborato con il regista Marco Ponti, con l’attrice Jasmine Trinca e con l’attore Michele Di Mauro.
After Show: Musashi DJ
Sabato 3 maggio, dalle ore 21.30, per l’ultima serata del festival Tavagnasco Rock si esibiscono Pastis, Boj, The BlueBeaters feat Bunna from Africa Unite.
Nati dalle proprie ceneri come l’araba fenice, i Pastis sono il prodotto stravagante di storie non comuni. Il loro lungo e travagliato percorso di formazione nasce dall’unione creativa dei due cugini Dario e Giuliano, e passa attraverso palcoscenici italiani e stranieri, viaggi reali, viaggi mentali, risse violente, idilli bucolici e pomeriggi fumosi per approdare alla tanto desiderata formazione attuale. Cinque elementi, duri e puri ma versatili: batteria, basso, chitarra, voce e sax. Cinque teste diverse che lavorano insieme da appena sei mesi, e portano all’interno del gruppo una considerevole varietà di influenze, facendo sì che nella scaletta dei Pastis trovi posto un discreto “pastis” di generi musicali: prog rock, jazz, funky, latin. Senza curarsi troppo di appartenere a questa o a quell’altra sponda, ma tenendo sempre fede a uno stesso principio: libertà creativa e spazio all’estro saturnino dell’improvvisazione! Hanno vinto il concorso torinese “Rainbow on the rock” nel giugno 2012, ottenendo come premio la registrazione e la promozione del loro primo EP. Dopo una pausa dedicata all’intensa attività compositiva, nel 2013 continuano l’attività live suonando in Torino e provincia e arrivando ad un passo dalla finale di Torino sotterranea suscitando interesse nel pubblico e consensi da parte della critica.
Bojana Krunic, in arte Boj, ha pubblicato a ottobre 2013 il suo primo EP dal titolo “Burning of Joy” accompagnato dal video di “Misunderstanding”, primo singolo dell’artista. Sei brani, impreziositi dall’incredibile voce della cantante balcanica, tra nu-soul, funky e r’n’b, a metà strada tra la sensualità di Lauryn Hill e la grinta di Amy Winehouse. Una famiglia di musicisti alle spalle, l’amore, la guerra e una disperata fuga verso l’Italia. Ecco, in breve, la storia di Boj, una ragazza dalla voce graffiante, potente, capace di trasmettere fin dalle prime notte tutta la sua grinta. Nata a Beograd, Serbia, Boj ha lottato con forza contro una cultura che vuole le donne madri e mogli, lontane dal palcoscenico e dalle sue distrazioni, per portare avanti la sua grande passione: il canto. Scappata di casa per scoprire il mondo e far parte di progetti di musica, da quella balcanica al soul al rap, si ritrova, ancora adolescente, intrappolata dalla guerra e dagli incessanti bombardamenti. Una scelta obbligata, quella della fuga, che la porta ad abbandonare i suoi cari il giorno prima della chiusura delle frontiere. Seguono tre lunghi giorni di cammino, sola, attraverso montagne e cimiteri, boschi e campagne, dall’Ungheria alla Slovenia, fino all’arrivo in Italia, nascosta nel bagagliaio di un’auto. Sono passati molti anni da allora, ma Boj, che non ha dimenticato, riesce a convogliare nella sua musica tra funky, soul e r’n’b, le emozioni di una vita. Raccontando quello che di bello, semplice e coinvolgente è riuscita a costruire, nonostante le difficili scelte che l’hanno da sempre accompagnata. “Burning of Joy” è stato registrato, prodotto e arrangiato da Simone Momo Riva (già al lavoro con Naif Herin, Il Fieno…) presso il TdE Studio di Saint-Christophe (Aosta).
The Bluebeaters, la band nata nel 1994 che ha al suo attivo 19 anni di tour e cinque album insieme a Giuliano Palma, rinascono dopo 9 mesi di silenzio con la formazione originale, un nuovo gruppo che accompagnerà nuovi cantanti, interni ed esterni al gruppo: Pat Cosmo (Casino Royale, Neffa, BB), Mr T Bone (Young Lions, BB) e Maya “Lady Soul” (Soulful Orchestra). Ma non solo: il super special guest per alcune serate sarà Bunna (Africa Unite, BB). Il tour inizierà venerdì 20 dicembre al Live Club di Trezzo D’Adda e porterà la band in giro per l’Italia fino a gennaio 2014; in alcune date potranno esserci altri ospiti, amici con cui sono stati condivisi negli ultimi anni palchi e backstage. Il nuovo repertorio ripesca brani che fanno parte del background dei singoli musicisti (lo ska e il reggae anni 60/70 ma anche rifacimenti di brani più o meno conosciuti nell’ambito del soul e del rythm&blues, come tradizione della band) e in generale della musica popolare degli ultimi cinquant’anni. Unica concessione alla vita precedente alcuni episodi di The Album, il primo disco registrato dalla band con Giuliano Palma nel 1999. Il motivo di questa “nuova vita” rimane principalmente quello di recuperare e mantenere un suono assolutamente originale, costruito negli anni: un valore unico e senza tempo, derivazione di quel suono originario, il Blue Beat – una derivazione emozionale dello ska giamaicano anni 60 – che ha cullato e fatto crescere prima il rocksteady poi il reggae.
After Show: Arma DJ
I concerti si svolgeranno nel centro polivalente in località Verney.
Prezzi biglietti:
– venerdì 25 aprile – ingresso 10 euro, ridotto 8 euro
– sabato 26 aprile – ingresso 15 euro, ridotto 13 euro
– giovedì 1 maggio – ingresso gratuito
– venerdì 2 maggio – ingresso 10 euro, ridotto 8 euro
– sabato 3 maggio – ingresso 10 euro, ridotto 8 euro
L’abbonamento completo al Tavagnasco Rock costa 30 € (ridotto per i minori di 18 anni a 28 euro)
INFORMAZIONI
Biglietti e prevendite:
· Online: www.localticket.it
· Bonifico bancario: c/c n.2460908 “Associazione Spazio Futuro” UNICREDIT BANCA Agenzia di Settimo Vittone (TO) IBAN IT 48 W 02008 31040 000002460908 (indicare il nome, il cognome, la data del concerto e il numero dei biglietti acquistati)
· Prevendite: Paper Moon Biella (015405395), Pat Record Castellamonte (0124513748), Musica e Ricordi Aosta (016540086), Tabacchi Elisa Tavagnasco (0125658441), Bar Cremeria Tavagnasco, Discoccasione Ivrea (012548415).
Informazioni al pubblico: Associazione Spazio Futuro Infoline 345 6195860 – mail: tavarock@teletu.it
info@tavagnascorock.com www.tavagnascorock.com www.facebook.com/pages/TavagnascoRock/74236209883
PROGRAMMA
– venerdì 25 aprile ore 21,30 ingresso 10 euro, ridotto 8 euro
Ska Beat Orchestra, Dream’s Project, Fratelli di Soledad feat. Mao
After Show: Alex Mensa DJ
– sabato 26 aprile ore 21,30 ingresso 15 euro, ridotto 13 euro
Ylamar, Francesco-C, Francesco Sarcina (ex cantante Le Vibrazioni)
After Show: Mo’Bros DJ’s
– giovedì 1 maggio dalle ore 15 ingresso gratuito
Ecole du Rock, Melusine, I DALì, Nandha Blues Band, Keilys Folk, Wild Company
Ore 21,30 ingresso gratuito
S’marty’s, Leon, Cosmo
– venerdì 2 maggio ore 21,30 ore 21,30 ingresso 10 euro, ridotto 8 euro
Coffe Cups, Iubal, L’Orage
After Show: Musashi DJ
– sabato 3 maggio ore 21,30 ingresso 10 euro, ridotto 8 euro
Pastis, Boj, The BlueBeaters feat Bunna from Africa Unite
After Show: Arma DJ
Biglietti e prevendite:
· Online: www.localticket.it
· Bonifico bancario: c/c n.2460908 “Associazione Spazio Futuro” UNICREDIT BANCA Agenzia di Settimo Vittone (TO) IBAN IT 48 W 02008 31040 000002460908 (indicare il nome, il cognome, la data del concerto e il numero dei biglietti acquistati)
· Prevendite: Paper Moon Biella (015405395), Pat Record Castellamonte (0124513748), Musica e Ricordi Aosta (016540086), Tabacchi Elisa Tavagnasco (0125658441), Bar Cremeria Tavagnasco, Discoccasione Ivrea (012548415).