Martedì 3 giugno 2014 – ore 20.30
Conservatorio«G. Verdi», Piazza
Bodoni 6, Torino, De Sono
Nadia Kuprina |
Luci e ombre
Archi De
Sono
orchestra
da camera
Alessandro
Moccia
primo
violino concertatore
Nadia
Kuprina
soprano
Frank Martin (1890-1974)
Études pour orchestre à
cordes
Benjamin Britten (1913-1976)
Les illuminationsper voce e orchestra
Dmitrij Šostakovič (1906-1975)
Sinfonia da camera in la
bemolle maggiore op. 118bis
(arrangiamento di Rudolf Barshai del
Quartetto per archi n. 10 op. 118)
Il concerto è preceduto da una breve guida
all’ascolto a cura di Andrea Malvano
informazioni
ingresso libero
Telefono:
011.66.45.645
desono@desono.it
– www.desono.it
NADIA KUPRINA
DA LA GRANDE BELLEZZA
AI CONCERTI DELLA DE
SONO
martedì 3 giugno 2014, ore 20.30, Conservatorio «G. Verdi»,
Torino
Luci
e ombreè il titolo del concerto che il prossimo martedì 3 giugno alle 20.30scandisce l’ultimo appuntamento stagionale
dei concerti della De Sono. Protagonista della serata è il
soprano moscovita Nadia Kuprina, la cui voce è stata
recentemente ammirata da tutti per la sua partecipazione nel ruolo di solista alle
scene iniziali del film La grande
bellezza insieme al Torino Vocalensemble. Con a lei la formazione Archi De Sono,
fiore all’occhiello dell’Associazione torinese, che sotto la guida del suo Konzertmeister Alessandro Moccia, oggi primo
violino nell’Orchestre des Champs Elysées di Philippe Herreweghe, presenta al
proprio pubblico un programma che si snoda tra i meandri del Novecento storico
di Britten, Šostakovič e Martin.
La serata, che si svolge
come di consueto al Conservatorio di Torino, prende il via con gli Études pour orchestre à cordes del
compositore svizzero Frank Martin, opera costituita da cinque
movimenti dedicati all’esplorazione delle sonorità degli ensemble ad arco.
Segue Les illuminations per voce e
orchestra, capolavoro giovanile di Benjamin Britten su testi del poeta simbolista
Arthur Rimbaud. Il concerto si conclude con la Sinfonia da camera in la bemolle
maggiore op. 118bis di Dmitrij Šostakovič, trascrizione a parti
allargate del Quartetto n. 10 op. 118 ad opera dei Rudolf Barshai e facente
parte di quella che Franco Pulcini ha definito «la produzione del disgelo»,
successiva alla morte di Stalin.
Il concerto, a ingresso libero
come di consueto, è introdotto da una breve guida all’ascolto a cura di Andrea Malvano.