
Il 6 luglio partirà da Roma il tour estivo della raffinata cantautrice jazz Chiara Civello, che presenterà dal vivo i brani tratti dal suo ultimo album “Canzoni” (distribuito da Sony Music).
L’album, disponibile nei negozi, in digital download e su tutte le piattaforme di streaming, è stato anticipato in radio dal singolo “Incantevole”. Ad accompagnarla sul palco ci saranno Nicola Conte (produttore artistico del disco) alla chitarra, Pietro Lussu al pianoforte, Teppo Mäkynen alla batteria, Luca Alemanno al basso e Magnus Lindgren al sax e flauto.
Prime date confermate del tour estivo di Chiara Civello:
- 6 luglio – Eutropia – L’altra città Festival, Roma
- 12 luglio – Talos Festival, Ruvo di Puglia (Bari)
- 15 luglio – Molfetta (Bari)
- 18 luglio – Luglio in Jazz, Marghera (Venezia)
- 24 agosto – Coccaro Jazz, Savelletri di Fasano (Brindisi)
- 5 settembre – Anfiteatro, Benevento
L’album “Canzoni”, prodotto artisticamente da Nicola Conte, vede Chiara Civello per la prima volta nelle vesti di sola interprete. L’artista propone brani iconici del repertorio italiano, rivisitati con uno stile unico, che spaziano dagli anni ’60 fino ad oggi. Il disco vanta collaborazioni con ospiti di fama mondiale come Gilberto Gil, Chico Buarque, Esperanza Spalding e la pop star brasiliana Ana Carolina.
“Canzoni” è composto da 17 tracce che omaggiano artisti simbolo della musica italiana, tra cui Paolo Conte, Lucio Battisti, Mogol, Vinicio Capossela, Sergio Endrigo, Fred Buscaglione, Umberto Bindi, Vasco Rossi e i Negramaro. Con la sua voce calda e vibrante, Chiara Civello trasforma ogni brano, mescolando Northern Soul, Bossa Nova, Blue Eyed Soul, jazz e pop, creando un sound internazionale.
Nicola Conte ha saputo fondere una sensibilità contemporanea con la profondità del suono analogico, mentre gli arrangiamenti orchestrali sono stati curati dal leggendario Eumir Deodato e suonati dall’Orchestra Sinfonica di Praga.
Chiara Civello racconta:
«Volevo cantare alcune delle canzoni italiane che mi hanno segnato nel tempo, senza creare un album nostalgico. Questo disco ha un sound che guarda sia al passato che al futuro, rappresentando un’Italia piena di promesse. Gli straordinari contributi di Gil, Chico, Eumir, Nicola, Esperanza e Ana rendono omaggio alla musica italiana con freschezza ed emozione».
TRACKLIST “Canzoni”:
- Via con me
- Io che non vivo senza te (feat. Gilberto Gil)
- Con una rosa
- Que me importa el mundo
- Va bene così
- Io che amo solo te (feat. Chico Buarque)
- Never Never Never (Grande Grande Grande)
- Metti una sera a cena
- Una sigaretta
- Fortissimo
- Incantevole
- E penso a te (feat. Ana Carolina)
- Il mondo
- Senza fine
- I mulini dei ricordi (feat. Esperanza Spalding)
- Mentre tutto scorre
- Arrivederci
Chiara Civello racconta “Canzoni”
1. Via con me
Un inizio di disco perfetto, un invito irresistibile, un rapimento in stile XXI secolo. Il ritmo incalzante dei desideri e la danza dei sogni su un dancefloor senza confini: it’s all wonderful!
2. Io che non vivo senza te (featuring Gilberto Gil)
Non sono stati gli ospiti a scegliere le canzoni, sono le canzoni che hanno coinvolto gli ospiti. Quando ho raccontato a Gil del progetto, gli ho elencato alcuni dei brani in repertorio e, appena ho nominato questo, lui ha canticchiato il ritornello in italiano, dicendomi che lo ascoltava nella versione originale di Donaggio alla radio a Bahia e che lo avrebbe voluto cantare.
Durante la registrazione, al primo ascolto, quando è arrivato il ritornello, Gil si è commosso, e io con lui. In quel momento abbiamo capito di essere riusciti ad entrare nel cuore di questa canzone, attualizzandone il groove senza perderne l’essenza.
3. Con una rosa
Uno dei testi più romantici che abbia mai cantato. Abbiamo aggiunto un tocco di Jorge Ben e un pizzico di sax del grande Magnus Lindgren. Ora, durante l’ascolto, si può provare persino a muovere qualche passo di danza.
4. Que me importa el mundo
Andate su YouTube, cercate Caterina Spaak – La noia, Damiano Damiani 1963. Guardatevi il balletto della Spaak con la versione di Rita Pavone di “Che m’importa del mondo”. Una meraviglia per occhi e orecchie.
Con Nicola ci siamo detti: questa è pura bellezza… facciamola nostra. Facciamola Bossa!
5. Va bene così
Va bene per te, Vasco? Va bene se ci siamo immersi nel Northern Soul? Per me è perfetto! Uno dei groove più contagiosi dell’intero album.
6. Io che amo solo te (featuring Chico Buarque)
C’è chi ama mille cose. Io amo Chico Buarque. Parla perfettamente italiano, è un poeta, ha scritto capolavori e ha deciso di interpretare questa canzone con me. Era amico di Sergio Endrigo. Uno dei momenti più emozionanti del disco.
7. Never Never Never (Grande Grande Grande)
I’d like to run away from you. Punto.
8. Metti una sera a cena
Una melodia incalzante, sempre affascinante per la sua sottile ironia, nonostante parli di una donna che realizza che per il suo amore non c’è più niente da fare. Morricone genio, film indimenticabile.
9. Una sigaretta
Una delle melodie italiane più jazz che io conosca. Mi ricorda le atmosfere di Julie London. Il testo, poi, è davvero geniale.
10. Fortissimo
La sensualità degli opposti. L’armonia dei contrari. Lina Wertmüller.
11. Incantevole
Il primo tentativo di rivisitare canzoni più recenti. Nicola ha avuto una splendida intuizione ritmica che me l’ha fatta sentire subito vicina.
12. E penso a te (featuring Ana Carolina)
Ana ha sempre amato questa canzone fin da quando, durante un suo viaggio in Italia, gliela feci ascoltare a Roma per la prima volta.
Credo nei colpi di fulmine dell’ispirazione. Quando le ho parlato della possibilità di inserirla nel disco, mi ha detto: “Se non la registriamo insieme, la registro io”.
13. Il mondo
Uno dei grandi capolavori italiani. Ho sempre desiderato inserire l’arpa in uno dei miei album. Il pianoforte di Lussu e l’arpa sono stati fondamentali per evocare il mood giusto, dando spazio e peso a ogni parola e pausa.
14. Senza fine
Nel vasto spazio senza fine c’è anche… Senza fine.
All’estero mi chiedono spesso di cantarla. Nicola ha trovato il mood perfetto per me. Grazie agli splendidi flauti di Magnus, se chiudo gli occhi mi sembra di essere a casa di Henry Mancini!
15. I mulini dei ricordi (featuring Esperanza Spalding)
L’unica canzone non italiana del disco: “The windmills of your mind”, un brano di Michel Legrand interpretato da artisti straordinari come Dusty Springfield, Sting e altri. È una delle mie preferite, sia per il testo che per la musica sublime di Legrand.
Scoprii che Jannacci aveva inciso una versione italiana di suo figlio Paolo, fedele all’originale. Poco dopo la scomparsa di Jannacci, decisi di rendergli tributo, insieme a Dusty e Legrand.
Qualche anno fa, a New York, Esperanza mi fece conoscere Minnie Riperton, e io le feci ascoltare “The windmills of your mind”. Quando registrai questa canzone, ricordai quel pomeriggio e la chiamai per invitarla a duettare con me. Esperanza ha espresso il mood perfetto: libero e puro, proprio come doveva essere.
16. Mentre tutto scorre
Uno dei nuovi standard, come direbbe Herbie Hancock. La parte del “Verde coniglio” mi diverte moltissimo.
17. Arrivederci
Dammi la mano e sorridi senza piangere. Bindi, grande. Immenso. Un galantuomo, anche quando parla dell’addio.