BETWEEN THE
SEAS – Le arti del Mediterraneo a New York
Da
lunedì 21 a domenica 27 luglioa New York il Festival
BETWEEN THE SEAS porta l’arte del Mediterraneo nella Grande Mela.
Giunto ormai alla sua IV edizione, BETWEEN THE SEAS
– l’unico Festival di arti sceniche mediterranee a New York – ospiterà artisti
provenienti da varie regioni mediterranee sul palcoscenico del teatro Wild
Project nel Lower East Side.
BETWEEN THE SEAS, fondato nel 2011 dall’artista
greca Aktina Stathaki, unisce in un’unica kermesse artisti provenienti
da varie aree del Mediterraneo dando al pubblico newyorkese uno sguardo
d’insieme sulla danza, la musica e il teatro contemporanei
di questa regione.
Il Festival apre quest’anno al pubblico con la prima
mondiale di Hôtel Méditerranée, adattamento del testo Matisse’s Self PortraitdiChuck Mee. Sotto la regia della greca Nadia Foskolou, un gruppo di attori greci e americani raccontano le
vite di due pittori, un immaginario Henri Matisse e un reale Yiannis Moralis, alle
prese con le necessità economiche della vita di tutti i giorni che si scontrano
con le difficoltà del processo creativo.
Sarà poi di scena la danza. Dalla Turchia arrivaWhat
Dreams may comedella pluripremiata coreografaNejla Yatkin. Il lavoro si interroga sulle relazioni
tra occidente e oriente attraverso il movimento, lo spazio, la forma, la luce e
l’ombra. Dall’Italia arriva inveceASMED Balletto di
Sardegnacon una nuova prima mondiale diAragostadi Moreno Solinas. Il lavoro esplora la figura della grande
stilista italiana degli anni trenta Elsa Schiapparelli, prendendo spunto
dall’impulso inarrestabile a creare e a esprimersi a tutti i costi nonostante
le convenzioni sociali e i ruoli culturali imposti. Il
coreografo Mersiha Mesihovic (Bosnia Erzegovina) presenta nell’ambito
del Festival i suoi ultimi due lavori coreografici, I am e Dissonance,
nei quali riflette sulle contraddizione dell’esistenza umana.
Il
pubblico del Festival sarà chiamato anche a interrogarsi su temi di
scottante attualità.DaIsraele arriva uno
spettacolo sul conflitto israelo-palestinese: Shameful Occurrences,
Disturbing Facts, Light And Darkness scritto e interpretato da Mica Dvir.L’immigrazione è invece al centro di The
Sacred Way: Protagonist and Hero? di Adonis Volanakis, Sara Galassini e Kristina
Colovic. Il lavoro si ispira alla storia di Varis
Miahel, un ragazzino afgano di dieci anni che viaggia da solo verso la Grecia, per
lui il confine che lo separa dall’Unione Europea. The Sacred Way ci racconta uno dei tanti viaggi della speranza,
ponendoci inevitabilmente di fronte ad alcune domande: Quanto sono visibili gli
immigrati nelle nostre vite quotidiane? Conosciamo le difficoltà che li
separano dalla loro destinazione? Cosa significa una vita migliore?
Nella settimana ci sarà spazio anche per la musica
con la presentazione del nuovo album diJuan Antonio Simarro (Spagna).La
musica di questopianista, compositore e produttore musicale di
Madridè stata eseguita da importanti orchestre in tutto il
mondo, tra cui The City of Prague Symphonic Orchestra, RTVE Symphonic Orchestra
e Moscow State Radio Symphony Orchestra.
Il pubblico che si recherà durante la settimana al Wild Project
avrà la possibilità di scoprire anche il lavoro dell’emergente artista queer Elias
Wakeem (Madam Tayoush). L’artista di
origine araba palestinese lavora a New York e attraverso la performance
esamina la reazione del pubblico alla sua storia personale legata alle
specificità geografiche, storiche e politiche della sua terra d’origine.
Oltre agli spettacoli ospiti,BETWEEN THE SEAS lancia quest’anno un
nuovo programma4×4: NYC meets the Med, una serie di letture teatrali per far
conoscere la nuova drammaturgia mediterranea negli Stati Uniti.
L’iniziativa intende incoraggiare la collaborazione tra i due lati dell’oceano,
unendo registi e attori americani con drammaturghi mediterranei. Le letture, ad
accesso gratuito, avranno luogo nel corso del fine settimana (26 e 27 luglio)
e saranno seguite da dibattiti e incontri tra pubblico e artisti. Il comune
denominatore dei testi scelti è la crisi economica, sociale e personale che
affligge l’area mediterranea affrontata con toni che vanno dal comico al
tragico passando per il satirico. I lavori scelti sonoOne flew over the Kosovo theaterdi Jeton
Neziraj (Kosovo) con la regia di
Doug Howe;The PricediLena Kitsopoulou(Grecia)
eA Chance Encounterdi Mohammad
Al Attar (Siria) con la regia di
Noelle Ghoussaini;Against Progress/Againt Democracy/Against Lovedi Esteve
Soler (Catalogna) con la regia
di Ana Margineanu e Tamilla Woodard.4×4: NYC meets the Med è
un’iniziativa resa possibile grazie al supporto delLower Manhattan Cultural Council e
all’aiuto dell’Institut Ramon Llul di New York.
E’ possibile acquistare i
biglietti al seguente linkwww.thewildproject.com. Per maggiori informazioni sul
programma potete consultare il sito web www.betweentheseas.org.