Cicloturismo e borghi di charme in Austria, due nuove guide per l’estate

c-Burgenland-Tourismus

La nuova guida “Austria in bicicletta” edita da Austria Turismo presenta 15 itinerari per le due ruote:
Ci sono la classica, imperdibile ciclabile del Danubio,  che quest’anno
festeggia il suo trentesimo anniversario, quella del Neusiedler See che
invita al birdwatching e alla degustazione dei vini locali, la Claudia
Augusta sulle tracce degli antichi Romani, e molti altri ancora. La
scelta dei percorsi ha voluto privilegiare le piste ciclabili adatte per
un cicloturismo di relax, su piste pianeggianti con tutti i piaceri che
questo tipo di viaggio offre: la scoperta dei paesaggi a ritmo lento,
le soste gastronomiche, le visite a città e borghi. Molte piste seguono i
fiumi, in percorsi di lenta e gradevole discesa, facili da affontare
anche per i meno allenati e per chi viaggia con i bambini. Alcuni
itinerari invitano  a  “sconfinare” e a scoprire il fascino dei
luoghi di confine e i molteplici legami culturali e naturalistici che
l’Austria ha con gli altri paesi europei, in primo luogo con i suoi
vicini Italia, Svizzera, Liechtenstein, Germania, Repubblica Ceca,
Slovacchia, Ungheria e Slovenia.

Austria, Ungheria: Parco Nazionale Neusiedler See – Seewinkel

Il parco nazionale Neusiedler See – Seewinkel è stato fondato nel
1993. Già dal 1991, sul versante ungherese, esisteva il parco
Fertö-Hanság Nemzeti. La zona protetta non è soltanto il primo parco
nazionale austriaco transfrontaliero, ma anche il primo che ha ottenuto
un riconoscimento internazionale dall’IUCN, l’Unione Mondiale per la
Conservazione della Natura. Il Neusiedler See, che è anche il lago di
steppa più occidentale d’Europa, si trova nella regione del Burgenland,
tra gli ultimi contrafforti alpini orientali e il Seewinkel, ovvero la
porzione più occidentale della Piccola Pianura ungherese (Kisalföld): il
confine tra Austria e Ungheria passa quindi attraverso questa regione.
Il Lago di Neusiedl è una zona di frontiera anche dal punto di vista
biologico: qui si incrociano influssi alpini, pannonici, asiatici,
mediterranei e nordici, dando vita ad uno spazio naturale unico in
Europa centrale, che costituisce l’habitat per una notevolissima varietà
di specie animali e vegetali. Il Lago di Neusiedl e i suoi laghetti
salini sono una meta conosciuta tra chi pratica birdwatching,
specialmente in autunno e in primavera – dalle sue strutture di
osservazione si possono avvistare numerosi uccelli stazionari o di
passaggio. Nel Parco Nazionale è stata certificata la presenza di più di
300 specie di volatili.

La pista ciclabile compie il giro completo del lago, tutelato
dall’UNESCO e consente di ammirare le bellezze paesaggistiche: Punto di
partenza e arrivo è il caratteristico borgo vinciolo di Rust, membro
dell’Associazione delle Piccole Città Storiche dell’Austria.

Austria, Slovenia, Ungheria: dalle Alpi ai confini meridionali dell’Austria lungo il fiume Mur

La prima parte di questo percorso ha il sapore delle montagne e
l’aria fresca del bosco. Ci si gode il delizioso paesaggio del Lungau
(Salisburghese), costellato da suggestivi paesi, come St. Michael e
Tamsweg, e antichi castelli. Varcato il confine della Stiria, il fiume
bagna la cittadina medievale di Murau, quindi Judenburg, dominata da una
torre quattrocentesca alta 75 m, Zeltweg, con il circuito di Formula 1 e
Leoben, con una magnifica piazza barocca e il museo della birreria
Gösser. A Bruck an der Mur il fiume piega a sud attraverso un paesaggio
dolce e ondulato. Uno dei tratti più belli del percorso raggiunge il
piccolo borgo di Frohnleiten, affacciato sul fiume, e prima di arrivare a
Graz merita una deviazione la grotta Lurgrotte, fra le più belle
d’Austria. A Graz, capoluogo della Stiria, non bisogna perdersi
la salita in funicolare sullo Schlossberg, la collina dove un tempo
sorgeva un’inespugnabile fortezza, distrutta nel 1809 da Napoleone.
Dalla Torre dell’Orologio si gode una magnifica vista sulla città, il
cui centro storico è Patrimonio Mondiale UNESCO. In centro si trova il
più vasto arsenale d’armi antiche del mondo, ancora conservato come al
tempo delle invasioni turche. Attraverso la pianura del “Kernöl”, il
famoso olio di zucca, e i colli degli squisiti vini stiriani, il viaggio
prosegue lungo un fiume ormai adulto toccando Leibnitz con il vicino
castello di Seggau, Mureck con la bella ricostruzione di un mulino
fluviale, e infine Bad Radkersburg. Questo delizioso antico
centro commerciale, ancora circondato da mura e fossati, oggi è una
località termale con un grande parco acquatico e fa parte
dell’Associazione delle Piccole Città storiche. Da qui inizia la
ciclabile delle Terme stiriane “Thermenlandradweg R12”: un itinerario
lungo 150 km, che corre lungo il confine sloveno e ungherese.

Austria, Germania e Italia: seguendo in bici le tracce degli antichi romani sulla via Claudia Augusta

Voluta dall’imperatore Claudio nel I secolo d.C., la Via Claudia Augusta collegava il Po con il Danubio attraverso le Alpi.
La ciclovia che ne segue le tracce attraversa l’Austria nel tratto
alpino, faticoso ma anche ricco di meraviglie paesaggistiche. Da
Donauwörth al confine tedesco-austriaco l’itinerario si snoda per lo più
lungo il fiume Lech. A Füssen una breve deviazione raggiunge
Neuschwanstein e Hohenschwangau, i famosi castelli del re di Baviera
Ludwig II. Entrati in Tirolo, si segue il Lech fino a Reutte, con la
grande Chiusa di Ehrenberg, oggi museo. Da qui inizia la salita
impegnativa per Ehrwald, ai piedi dello Zugspitze, la cima più alta
della Germania, e per il passo Fernpass con i suoi numerosi laghi. Oltre
il castello di Fernstein si scende a Imst, la città delle fontane nella
valle Gurgltal. Nei pressi si può visitare l’impressionante gola
Rosengarten con la grotta blu. Da Imst si segue la pista ciclabile
dell’Inn fino a Landeck e oltre, salendo faticosamente per Pfunds e il
passo Finstermünzpass fino a Martina, sul confine svizzero. Lasciato
l’Inn, il tratto prosegue per Nauders e quindi più dolcemente su
tranquille strade agricole fino al passo di Resia e in Alto Adige. In
Italia l’itinerario corre in gran parte lungo l’Adige su piste ciclabili
asfaltate fino a Verona. Oltre Verona e fino ad Ostiglia si pedala su
tranquille strade di campagna.

Austria, Germania, Svizzera: un lago e tre paesi

Il Bodenseeradweg fa il giro completo del lago di Costanza toccando
tre nazioni e molti punti d’interesse, da Mainau, l’isola dei fiori, ai
dirigibili Zeppelin. Il suo tracciato pianeggiante è l’ideale anche per
famiglie con bambini. Il lago di Costanza (in tedesco “Bodensee”) è il
terzo maggior lago europeo, se si escludono i grandi laghi nordici, con
una superficie di 538 kmq. Codiviso fra Austria, Germania e Svizzera, è
costellato da cittadine ricche di storia e architettura e da rare
bellezze naturali. La pista ciclabile che ne percorre le sponde consente
di godersi il paesaggio all’aria aperta e di abbreviare a piacimento il
percorso: in quasi ogni paese si può prendere il battello e
attraversare il lago evitando di pedalare per tutto il periplo. Il punto
di partenza è la cittadina austriaca di Bregenz, capoluogo del
Vorarlberg, rinomata per il festival musicale estivo con il suo
palcoscenico realizzato sulle acque del lago. Da qui in pochi chilometri
si raggiunge la graziosa e romantica Lindau, in Germania. Più a nord si
incontra Friedrichshafen, patria dei dirigibili Zeppelin a cui è
dedicato un museo, e la medievale Meersburg, dominate dal suo austero
castello. Sull’altra sponda del lago l’isola di Mainau è un inno alla
bellezza dei fiori, intorno a un’antica residenza barocca. Costanza è la
città più grande del lago e conserva tra le mura la memoria di un
glorioso passato commerciale.

Italia, Austria, Slovenia: lungo la Drava nell’Austria meridionale

La Drava è un affluente del Danubio lungo 720 km. Non tutti  sanno
che questo grande fiume nasce tra le montagne dell’alta val Pusteria,
fra Dobbiaco e San Candido, e si getta nel Danubio pochi chilometri a
nord di Vukovar, in Croazia. Il suo corso è accompagnato da una pista
ciclabile che attraversa il Tirolo orientale, gran parte della Carinzia e
la Slovenia orientale. Nel primo tratto il percorso si snoda ai piedi
di imponenti montagne calcaree, dal gruppo delle Dolomiti di Sesto a
quello delle Dolomiti di Lienz. Oltre Sillian, primo paese in territorio
austriaco, si erge il castello di Heinfels, che secondo la leggenda fu
fondato dagli Unni. Quasi senza pedalare si scende verso Lienz,
incontrando a destra il sentiero della gola Galitzenklamm, che su
passerelle sospese nel vuoto sovrasta una cascata impressionante. Lienz,
la romana Aguntum, sorge alla confluenza dell’Isel nella Drava. Nelle
vicinanze si trova il castello di Bruck, antica residenza dei conti di
Gorizia e oggi sede del museo civico di Lienz. Presso Oberdrauburg si
entra in Carinzia, dove il fiume lambisce cittadine ricche di storia:
Spittal, con il bel palazzo Porcia, Villach, Ferlach e Völkermarkt.
Oltre Villach, la Drava rallenta in lunghi bacini artificiali popolati
da uccelli acquatici, prima di proseguire il suo corso verso la Slovenia
e l’antica città di Maribor.

Germania, Austria, Slovacchia, Ungheria, Serbia, Bulgaria, Romania: Ciclabile del Danubio

Le prime conversioni delle antiche “Treppelwege” (i tracciati
lungofiume utilizzati dei cavalli che nel passato trainavano
controcorrente i pesanti barconi) risalgono al 1984, perciò  nel 2014 
la pista ciclabile lungo il fiume, che collega l’Europa centrale al Mar
Nero e quattro capitali, Vienna, Bratislava, Budapest e Belgrado,
festeggia il suo 30° anniversario .

Lungo il percorso sul tratto austriaco, si incontrano Linz, la città
capoluogo della regione Alta Austria, la Wachau, il tratto della Valle
del Danubio a ovest patrimonio UNESCO, e Vienna. Nella capitale sta
sorgendo un nuovo quartiere proprio sulle sponde del Danubio.

Linz: cultura lungo il fiume

A Linz colpisce in particolare il cosiddetto miglio della cultura sulle due rive opposte del Danubio con notevoli costruzioni. Il Museo d’Arte Lentos,
è un’elegante struttura vetrata lunga 130 metri che si affaccia sul
Danubio. Su una superficie di 8000 m², distribuita su tre piani, cela
una copertura continua in vetro – uno dei più grandi lucernai di questo
tipo presenti in Europa – e permette di rinunciare in gran parte
all’illuminazione artificiale. Caratteristica è la sala delle sculture,
lunga 60 metri, che occupa lo spazio all’aperto sotto il piano delle
esposizioni e che apre la vista sul Danubio e sulla collina
Pöstlingberg. L’involucro vetrato del museo appare trasparente,
semitrasparente o grigio a seconda delle condizioni di luce e quando
cala il buio, la facciata viene retroilluminata con colori vivaci.

Sulla sponda opposta del Danubio fa da contraltare il Museo del futuro, l’Ars Electronica Center.
Dedicato alle tecnologie più avanzate e all’arte multimediale
interattiva, comprende una superficie di 6500 m² che triplica la
capacità espositiva della precedente struttura. Il progetto
architettonico ha dovuto affrontare la sfida di un complesso inserimento
in un tessuto urbanistico storicizzato, tenendo conto anche della
necessaria protezione contro le inondazioni. La facciata del nuovo Ars
Electronica Center è dotata di lastre illuminate da LED che rendono possibile un’ampia gamma di utilizzi artistici.

Wachau: borghi antichi e vigneti terrazzati

Poche decine di chilometri a ovest da Vienna si trova la Wachau, il
tratto della valle del Danubio, dove la natura e l’opera dell’uomo hanno
creato un paesaggio unico. Fra le cittadine storiche di Melk e
Dürnstein si incontrano luoghi di suggestiva bellezza, romantici paesini
sovrastati da terrazze soleggiate coltivate a vite, dove il tempo
sembra essersi fermato. Nel dicembre 2000 la Wachau è stata inserita
nell’elenco dei siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO. La
Wachau fa parte degli habitat più tutelati dall’Unione Europea ed è una
delle poche regioni in cui il Danubio scorre nel suo letto naturale.
Sulle superfici delle tipiche terrazze erbose crescono piante ormai
rarissime come il lino delle fate (Steinfeder), che ha dato il nome
anche ad alcune varietà di vini della zona, e diverse varietà di
orchidee che esistono solo in questa zona.

Vienna: un nuovo quartiere e l’edificio più alto dell’Austria sul Danubio

La costruzione DC -Tower (2010-13) di Dominique Perrault è situata
sull’acqua, nel quartiere Donau-City, l’area a nord del Danubio dominata
da grattacieli che dal 1996, anno in cui furono avviati i lavori di
costruzione, si sta infittendo visibilmente. Ma persino in questa zona
il grattacielo di Perrault, con le sue forme snelle e la sua altezza
record, troneggia sugli altri edifici. Con i suoi 250 metri di altezza,
quasi il doppio rispetto al Duomo di Santo Stefano, la DC-Tower è
infatti la più elevata costruzione in Austria. A partire dalla primavera
2014 qui si può godere la vista dal Melià Roof Top Bar al 58° piano.

Vienna: lungo il Ring fra bellezze storiche e oasi verdi

Nel 2015 ricorre il 150esimo anniversario dell’inaugurazione della Ringstrasse,
il grande viale alberato che racchiude il centro storico. Un percorso
ideale di 4,5 km da fare seguendo la pista ciclabile del Ring, fra
edifici storici e parchi che invitano alla sosta. Fra i monumenti più
importanti si incontrano l’ala “nuova” del Palazzo Imperiale (Hofburg),
il Kunsthistorisches Museum, il Museo di Storia Naturale, il Parlamento,
il Municipio e l’Università. Gli storici e curatissimi giardini sono
stupende oasi di relax. Nei giardini del Volksgarten, dove d’estate
fioriscono centinaia di rose, si trovano un monumento all’imperatrice
Elisabetta e il tempietto Theseustempel, una copia in scala ridotta del
Tempio di Efesto di Atene. Qui il Kunsthistorisches Museum, il Museo di
Storia dell’Arte di Vienna, organizza rassegne di arte moderna. Nei
giardini del Rathauspark, che circondano il Municipio e sono stati
allestiti secondo il gusto inglese, crescono incantevoli alberi
secolari, alcuni dei quali anche esotici. Nei giardini del Burggarten,
dove si trova la statua di Mozart, si trova il Palmenhaus, la casa delle
palme, che è divisa in due e ospita da una parte un caffè-ristorante e
la Casa delle Farfalle dall’altra. I giardini dello Stadtpark, aperti
nel 1862, sono il parco più antico di Vienna, i cui sinuosi sentieri
sono fiancheggiati da graziosi arbusti, prati e piccoli stagni.
All’interno dello Stadtpark ci sono anche diverse statue, tra cui uno
dei monumenti più fotografati di Vienna, la statua dorata del “re del
valzer”, Johann Strauss.

Download guida Austria in bicicletta 

 http://www.austria.info/media/17081/catalogo%20bici%202014bassa.pdf

www.austria.info