La Strada del Franciacorta Nata nel 2000, fra le prime in Italia, dalla sinergia tra operatori privati (aziende vitivinicole, produttori di prodotti tipici e artigiani, alberghi, dimore storiche, ville in affitto, ristoranti, trattorie, osterie, wine bar, aziende agrituristiche, bed & breakfast, campeggi, enoteche, agenzie viaggi e tour operator, campi da golf, maneggi, guide escursionistiche, noleggio biciclette, auto e bus) ed enti pubblici e privati (Comuni, associazioni per la promozione del territorio) la Strada del Franciacorta è un percorso di 80 km che ha lo scopo di promuovere e sviluppare le potenzialità turistiche, in particolar modo legate al turismo enogastronomico, della Franciacorta.
L’Associazione Strada del Franciacorta si propone come punto di riferimento per turisti individuali, gruppi e operatori, garantendo loro un supporto tecnico-organizzativo per ricevere informazioni e servizi, costruire itinerari e scoprire più da vicino le svariate opportunità che questa terra da sempre vocata alla viticoltura, situata tra il lago d’Iseo e la città d’arte di Brescia, può offrire.
Attualmente ne fanno parte 182 soci.
La Franciacorta
Gli attuali confini della Franciacorta coincidono con quelli dell’organizzazione del contado in età viscontea ripresa e poi confermata dalla Serenissima nel XV secolo. Attualmente comprende i territori di 19 Comuni della provincia di Brescia.
Il nome così intrigante, Franciacorta, ci riporta alla sua storia lontana legata alle Corti Franche e a quando, dopo l’arrivo dei monaci cluniacensi, il territorio godette di libero scambio nel commercio (curtes francae). Il toponimo “Franzacurta”comparve per la prima volta negli annali del Comune di Brescia dell’anno 1277, per identificare l’area compresa tra i fiumi Oglio e Mella, a sud del lago d’Iseo.
La sua storia recente è legata allo straordinario Franciacorta, ottenuto dai vigneti distribuiti sulle colline, tra torri medievali e antichi palazzi cinquecenteschi castelli e piccoli borghi, espressione di un territorio vocato alla viticoltura da tempo immemorabile.
Cosa visitare
Le cantine
Le cantine della Franciacorta – al loro interno vere e proprie cattedrali della tecnologia enologica più avanzata – sono tutte da visitare. Due i motivi: scoprire come vengono prodotti i loro eccellenti vini e visitare gli splendidi edifici in cui sono ospitate, per lo più storiche dimore patrizie o antichi casolari ristrutturati, o avveniristiche architetture firmate da noti architetti. Al loro interno hanno punti vendita dove propongono direttamente i propri prodotti e sono aperte anche durante i weekend ai turisti, che vi possono conoscere i “segreti” del Franciacorta grazie a visite e degustazioni guidate.
Chiese, Conventi, Monumenti Cosa vedere lungo la Strada del Franciacorta, fra i tanti piccoli e grandi tesori d’arte e storia che ne segnano il territorio?
A Brescia (punto di partenza della Strada del Franciacorta) il centro storico, con piazza del Duomo e piazza Loggia, i musei, con le ricche collezioni di storia e arte, e in particolar modo il Museo di Santa Giulia, straordinario percorso attraverso la storia, l’arte e la spiritualità della città dall’età preistorica a quella moderna. E’ unico in Europa per collocazione: è ospitato infatti in un antico monastero fondato da Desiderio, re longobardo, e da sua moglie Ansa, costruito sui resti di domus romane preesistenti. Il complesso museale comprende la basilica di San Salvatore, l’oratorio di Santa Maria in Solario, la chiesa quattrocentesca di Santa Giulia e i chiostri rinascimentali. Il complesso di Santa Giulia, per le sue importanti testimonianze longobarde, e il Capitolium (tempio capitolino) dal 2012 sono stati dichiarati dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
A Rodengo Saiano l’Abbazia Olivetana di San Nicola, uno dei più imponenti complessi monastici d’Italia, decorata con opere dei maggiori artisti della Scuola Bresciana del Cinquecento e del Seicento (Foppa, Romanino, Moretto, Gambara).
A Rovato il quattrocentesco Convento dell’Annunciata sul Monte Orfano, da cui si gode uno splendido panorama sulle colline della Franciacorta e sulla pianura: con i suoi armoniosi chiostri, è un’ oasi di pace che conserva preziosi capolavori d’arte, quale un’Annunciazione del pittore cinquecentesco bresciano Girolamo Romanino.
A Erbusco (dove si trova la sede della Strada del Franciacorta) il pittoresco borgo vecchio, con i ruderi del castello e la pieve romanica di Santa Maria Assunta, decorata con pregevoli affreschi del ’400 e con la cinquecentesca Villa Lechi, la più scenografica dimora franciacortina.
A Ome l’antico Maglio Averoldi del XV sec, fucina ancor oggi in funzione. Un vero e proprio museo vivente, dove si possono conoscere da vicino la storia e i metodi di lavorazione del ferro, antichissimo mestiere di queste terre.
A Nigoline di Corte Franca il Palazzo Torri, costruito nel ‘600 come villa fortificata, a fine ‘800 divenne un importante cenacolo culturale, che ebbe ospiti illustri come Carducci, Fogazzaro, Zanardelli.
A Provaglio d’Iseo il monastero cluniacense di San Pietro in Lamosa, gioiello del romanico, dal cui sagrato si ha un eccezionale colpo d’occhio sulle sottostanti Torbiere del Sebino, oasi naturalistica unica nel suo genere in Europa.
Natura
In Franciacorta fitti boschi fanno da quinta ai filari di viti e alle coltivazioni di ulivi, parchi tutelano aree di particolare interesse paesaggistico e naturalistico, torrenti solcano col loro percorso tortuoso i fianchi delle colline. Per chi ama la natura, un vero Eden attraversato da una fitta rete di sentieri. Di grande pregio è la Riserva Naturale Torbiere del Sebino, che si estende con i suoi specchi d’acqua là dove le colline tappezzate di viti declinano verso il lago d’Iseo. Circa 360 ettari di acqua, canne e vegetazione palustre, dove hanno trovato il loro habitat ideale migliaia di uccelli e che in primavera si coprono di una straordinaria distesa di ninfee. Per vistarle, basta seguire i sentieri ben segnalati, percorribili a piedi o in bicicletta: un vero paradiso per i bird-watchers.
Gastronomia
La tavola, in Franciacorta, è una piacevolissima scoperta: nella terra del Franciacorta si è affermata una ristorazione altrettanto prestigiosa che si muove fra tradizione e sperimentazione e che si è intrecciata con una gustosa e radicata cucina del territorio, ben espressa in trattorie e agriturismo. Tipico della Franciacorta, in tavola, è l’incontro tra la cucina contadina di carni dell’entroterra e quella di pesce del vicino lago d’Iseo. I due piatti più tradizionali sono così il Manzo all’olio di Rovato (località in cui si tiene dai tempi della Serenissima uno dei principali mercati della carne italiani) e la Tinca ripiena al forno con polenta specialità di Clusane, piccolo borgo di pescatori vicino a Iseo.
Eccellenti e di nicchia i prodotti tipici. I formaggi, innanzitutto, quali la Robiola bresciana, gli Stracchini, il Pressato, il Salva, il Silter e le DOP Gorgonzola, Grana Padano, Provolone Valpadana, Quartirolo Lombardo. E poi i missoltini, pesciolini di lago, i mieli, gli insaccati e i salumi (quali il salame di Monte Isola, leggermente affumicato e la Ret di Capriolo). Ottimo è l’Olio extravergine d’oliva del Sebino, prodotto con regole severissime e, per ora, in piccola quantità. Rinomate infine le grappe (prodotte dalla distillazione delle vinacce dei vitigni che danno origine al Franciacorta) e i dolci, realizzati artigianalmente in pasticceria.
Associazione Strada del Franciacorta
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