MUSEO DELLA MUSICA: “(s)NODI: DOVE LE MUSICHE SI INCROCIANO”, DAL 22 LUGLIO AL 9 SETTEMBRE PICCOLO FESTIVAL DI MUSICHE INCONSUETE

 

Comune di Bologna

MUSEO DELLA MUSICA: “(s)NODI: DOVE LE MUSICHE SI INCROCIANO”, DAL 22 LUGLIO
AL 9 SETTEMBRE PICCOLO FESTIVAL DI MUSICHE INCONSUETE
L’Istituzione  Bologna Musei/Museo della Musica  presenta la IV edizione di
“(s)Nodi:  dove  le musiche si incrociano”, il “piccolo festival di musiche
inconsuete”  in  programma  tutti  i  martedì  estivi  dal  22  luglio al 9
settembre, nell’ambito di bè bolognaestate 2014.
Otto  concerti  dedicati  alle musiche del mondo in un viaggio virtuale tra
America,  Africa,  Medio  Oriente  ed Europa alla scoperta delle tradizioni
legate  all’uso  e  al  suono  degli strumenti, ma anche delle affascinanti
analogie tra culture apparentemente molto lontane tra loro.

E  come  ogni  anno,  per  l’ occasione, in concomitanza con i concerti, il
Museo  della  Musica  al  martedì  sarà  aperto  al  pubblico  ad un orario
inconsueto:   l’apertura   della   mattina  verrà  infatti  posticipata  al
pomeriggio,  così il museo resterà aperto dalle ore 16 fino alle ore 21.

La  rassegna  apre  il 22 luglio con Paolo Angeli che si esibirà in un solo
con la sua chitarra sarda preparata, uno spettacolare strumento a 18 corde,
mix  tra chitarra, violoncello e percussione. In un gioco musicale che mira
a  mescolare  le  carte,  passando  dalla tradizione dei tenores sardi alle
canzoni  di  Bjork,  Angeli  –  sardo  di  nascita,  bolognese per oltre un
decennio  e  ora  residente  a  Barcellona  –  condisce  il suo set ora con
improvvisazioni vigorose ora con delicate melodie.

Il  pubblico  del  museo  si  volge  oltreoceano  il  29 luglio con CORdas,
quartetto  capitanato dalla cantante Alessia Obino, con i virtuosi Domenico
Caliri  e  Enrico Terragnoli alle chitarre e al banjo, e Dimitri Sillato al
violino. Il combo procede elaborando, con sonorità in bilico tra repertorio
e  ricerca,  la tradizione di un jazz in cui sono presenti influssi blues e
canzoni  colte  europee,  grandi  compositori  come Ellington e Mingus e il
suono arcaico di New Orleans.

Esplorano  le  sfumature del vecchio continente i concerti successivi: il 5
agosto  con  Indes  Galantes  (Marco  Ferrari, flauti arabo-persiani; Maria
Luisa  Baldassari,  clavicembalo) verrà narrata musicalmente la suggestione
delle  Indie,  luogo  mitico,  fonte  d’ispirazione  per  molti compositori
europei,  con  un  programma  che spazia dalle anonime ballate trecentesche
alle  monodie  danzanti ungheresi, clavicembali barocchi, liuti orientali e
flauti mediorientali.

Il  12  agosto  è invece la volta di tradizionali ritmi da danza francesi e
del  Nord  Italia,  che  saranno  trasmessi  con  energia  dall’ensemble Le
souffleurs  de  Rêves  (Fabio  Rinaudo, cornamusa francese, flauto; Filippo
Gambetta,  organetto  diatonico,  mandolino;  Claudio De Angeli, chitarra),
gradito ritorno sul palco della Sala Eventi del museo.

Nomade  per  definizione  la musica del Maver Quartet in “Tracce d’Africa”,
concerto del 19 agosto: una ricerca delle tracce ritmiche che il continente
nero  ha  regalato  ai  diversi  generi  musicali  sudamericani  attraverso
composizioni  originali  che  spaziano  dagli elementi neri del tango e del
jazz, dal Medio Oriente al Mediterraneo e all’America Latina.
Assieme  al  bandoneon  di Carlo Maver una formazione di tutto rilievo, con
Roberto  “Red”  Rossi alle percussioni, Stefano De Bonis al Fender Rhodes e
Achille Succi a sax contralto, clarinetto basso e flauti etnici.

La Treemonisha Street Band il 26 agosto dedicherà invece a Adolphe Sax – in
occasione  del bicentenario della nascita dell’inventore del sassofono – un
doppio  appuntamento  con  la visita sonata in itinere nelle sale del museo
alle  ore  18.30  e il concerto serale dell’ensemble di strumenti a fiato e
percussioni,  che riprende la forma della classica marching band americana,
proponendo,  attraverso  arrangiamenti  originali,  un  omaggio alla musica
improvvisata afroamericana.

Il 2 settembre con i Malicanti (Elia Ciricillo, voce, chitarra, tamburello,
chitarra  battente;  Daniele  Girasoli,  voce,  violino,  armonica, flauto,
tamburello;  Enrico  Noviello, voce, chitarra battente, tamburello, putipu;
Valerio Rodelli, voce, organetto, fisarmonica, tamburello)  si ascolteranno
stralci  della  tradizione contadina del Sud Italia, con musiche apprese da
anziani cantatori e suonatori del territorio garganico e salentino.

E  a  chiudere  la  rassegna  il  9  settembre le sonorità mediterranee dei
CantoDiscanto  (Guido  Sodo,  chitarra classica, battente, oud, voce; Frida
Forlani,  voce;  Paolo  Caruso, darbouka, cajon, pandeiro, drums, berimbao;
Ivan  Valentini,  sax  soprano,  sax  alto;  Roberto Bartoli, contrabbasso)
allarga  gli  orizzonti  musicali, a partire dall’epicentro partenopeo fino
alle  isole  caraibiche,  passando  per il Medio Oriente e Capoverde, in un
mélange dal sapore jazz speziato di world music.

Tutti i martedì della rassegna nuovi orari di apertura:
Nelle  giornate  di  concerto il Museo della Musica sarà aperto al pubblico
dalle ore 16.00 alle ore 21.00.

Programma:

martedì 22 luglio
ore 21.00 “Paolo Angeli / SOLO”
Paolo Angeli (chitarra sarda preparata, voce)
Dimenticate  la  chitarra così come la conoscete: per tradurre in musica le
sue idee, Paolo Angeli ha sviluppato uno spettacolare strumento a 18 corde,
corredato da una serie di martelletti, pedaliere, eliche, molle e pick up.
Un  mix  tra  chitarra,  violoncello  e batteria con un suono così unico da
sedurre  anche  Pat Metheny, che dopo aver assistito ad una sua performance
ne  volle una uguale. Con la sua chitarra sarda preparata Angeli rielabora,
improvvisa  e  compone alchimie sonore uniche, sospese tra jazz di ricerca,
tradizione sarda, folk noise, pop minimale.

martedì 29 luglio
ore 21.00 “CORdas”
Alessia   Obino   (voce),   Dimitri   Sillato  (violino),  Domenico  Caliri
(chitarre), Enrico Terragnoli (banjo, chitarre)
Voci stralunate, violino, banjo, chitarre acustiche ed elettriche danno una
forte  connotazione  timbrica  a  questo quartetto che si muove in un vasto
territorio  musicale:  dal  Dixieland  a Hoagy Carmichael, da Mingus a Duke
Ellington  fino  a  Kurt  Weill,  seguendo  una rotta non lineare tra stili
differenti  fatti  di melodie cantabili, influenze e citazioni del passato,
in  un  “jazz  di  repertorio” che intreccia tradizione e ricerca artistica
originale.

martedì 5 agosto
ore 21.00 “Indes Galantes. Musiche d’altri tempi e luoghi”
Marco    Ferrari    (flauti   arabo-persiani),   Maria   Luisa   Baldassari
(clavicembalo)
Un  viaggio  musicale  tra  anonime  ballate trecentesche, monodie danzanti
ungheresi, clavicembali barocchi e liuti orientali percorrendo quelle Indie
che,  nei secoli, hanno costruito una geografia immaginaria, diventando una
favolosa fonte di ispirazione per musicisti di ogni genere e cultura.

martedì 12 agosto
ore 21.00 “Les souffleurs de rêves”
Fabio  Rinaudo  (cornamusa  francese,  flauto), Filippo Gambetta (organetto
diatonico, mandolino), Claudio De Angeli (chitarra)
Un  repertorio  dedicato  alla musica tradizionale del centro Francia e del
Nord Italia: valzer e mazurke si alternano con il ritmo ipnotico di bourrèe
e  scottish, per uno spettacolo di grande energia e fascino alla riscoperta
delle comuni radici delle diverse tradizioni musicali.

martedì 19 agosto
ore 21.00 “Maver Quartet. Tracce d’Africa”
Carlo  Maver (bandoneon, flauti traversi), Stefano De Bonis (piano Fender),
Roberto  Rossi  (batteria  e percussioni), Achille Succi (clarinetto basso,
sax contralto, flauti etnici)
“Tracce  d’Africa”: un viaggio a ritroso, una ricerca delle tracce ritmiche
che il continente nero ha regalato ai diversi generi musicali sudamericani.
Il Maver Quartet effettua questo viaggio attraverso sonorità affascinanti e
composizioni  originali  che  spaziano  dagli elementi neri del tango e del
jazz, dal Medio Oriente al Mediterraneo e all’America Latina.

martedì 26 agosto
ore 18.30 “1814-2014 Sax@Museum Treemonisha Street Band meets Adolphe Sax”
Visita musicale itinerante nelle sale del museo
Ricordando  il bicentenario della nascita di Adolphe Sax, le sale del Museo
della   Musica   faranno   da   copertina   al   percorso  sonoro  dedicato
all’invenzione  del  sassofono e degli strumenti a fiato che hanno ispirato
la  sua  nascita: da Monteverdi alle moderne sonorità jazzistiche, passando
per l’opera italiana dell’Ottocento con Rossini e i suoi contemporanei.
ore 21.00 “Treemonisha Street Band”
Gaetano  Santoro  (sassofono  tenore  e baritono), Marco Vecchio (sassofono
contralto  e  soprano),  Roberto  Solimando (trombone, basso tuba), Michele
Samory (tromba), Michele Pazzini (percussioni, batteria)
Un ensemble di strumenti a fiato e percussioni, che riprende la forma della
classica  marching  band  americana,  esalta  Il ruolo chiave del sassofono
nella  musica  bandistica  dalla  metà  dell’Ottocento  ai  giorni  nostri,
proponendo,  attraverso  arrangiamenti  originali,  un  omaggio alla musica
improvvisata di provenienza afroamericana.

martedì 2 settembre
ore 21.00“Malicanti”
Elia  Ciricillo  (voce,  chitarra,  tamburello, chitarra battente), Daniele
Girasoli  (voce,  violino,  armonica,  flauto, tamburello), Enrico Noviello
(voce,  chitarra  battente,  tamburello,  putipu),  Valerio  Rodelli (voce,
organetto, fisarmonica, tamburello)
I  Malicanti  suonano  e  cantano le musiche dei modi contadini, appresi in
anni di convivenza e apprendistato con alcuni anziani cantatori e suonatori
del territorio garganico e salentino.
Il  repertorio  è  composto  da tarantelle intervallate da canti cosiddetti
“alla  stisa”,  a  tre  o quattro voci eseguiti anche senza accompagnamento
strumentale.

martedì 9 settembre
ore 21.00 “CantoDiscanto”
Guido Sodo (chitarra classica e battente, oud, voce), Frida Forlani (voce),
Paolo  Caruso  (darbouka, cajon, pandeiro, drums, berimbao), Ivan Valentini
(sax soprano, sax alto), Roberto Bartoli (contrabbasso)
Tra  suggestioni  etnojazz e ricami d’autore, le sonorità dei CantoDiscanto
racchiudono  l’intera  musica  popolare  del  Mediterraneo,  con  epicentro
Napoli,  mescolata  alle  melodie  di  Capoverde,  ad  accenni  caraibici e
preziosa sostanza mediorientale e africana.

Biglietti:
€ 10,00 (intero)
€  8,00  (minori  di  18  anni  o  possessori  del biglietto di un concerto
precedente)
I  biglietti  dei  concerti sono acquistabili anche in prevendita presso il
bookshop  del  Museo  della Musica (Strada Maggiore 34) fino ad esaurimento
posti.

Info:
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore, 34 – 40125 Bologna
tel. 051 2757711
museomusica@comune.bologna.it
www.museomusicabologna.it

Sito della rassegna:
http://www.museomusicabologna.it/concerti.htm#bolognaestate2014
http://www.museomusicabologna.it/img/eventi/boestate/Snodi_2014/Bolognaestate_Cartolinasnodi2014.pdf

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