MUSICA E FOTOGRAFIA NEL NOME DI
BRAHMS AL 32ESIMO FESTIVAL DI PORTOGRUARO
Venerdì 22 agosto inaugura la mostra
dei fotografi Marco Borggreve e Josep Molina nella Galleria Comunale d’Arte
Contemporanea “Ai Molini” di Portogruaro
foto ©Josep Molina_Ecki Underwater |
Anche quest’anno il Festival di Portogruaro, accanto alla sua
ricca programmazione concertistica, propone un’originale esplorazione della
zona di confine tra la musica e le arti visive. Particolarmente significativo è
il progetto fotografico“Exposed Music. Immagine e comunicazione
nella musica”, che propone per la prima volta in Italia due mostre personali di due tra i più noti fotografi
specializzati in ambito musicale: l’olandese Marco Borggreve e lo spagnolo Josep
Molina, che esporranno i loro lavori nella
Galleria Comunale d’Arte Contemporanea “Ai Molini” a Portogruaro. La mostra – con ingresso libero – inaugurerà venerdì 22 agosto, e sarà preceduta da
un incontro con i due artisti sul tema del rapporto tra la musica e le arti
visive, che si terrà alle ore 18 presso il Municipio di Portogruaro.
La 32esima edizione del Festival di Portogruaro è dedicata a
Johannes Brahms, e la fotografia è un’arte in qualche modo coeva del grande
compositore di Amburgo, che si è esibito in pubblico per la prima volta nel
1843, all’età di dieci anni.
Pochi anni prima, esattamente nel 1839, François Arago presentava il brevetto
del primo procedimento fotografico messo a punto dal francese Daguerre,
chiamato dagherrotipo. Nel giro di un decennio le tecniche per lo sviluppo di
immagini migliorarono rapidamente, tanto che dai lunghi tempi di esposizione
dei primi esperimenti si passò in breve tempo a pose di pochi secondi, con un
notevole impulso alla moda dei ritratti, finalmente alla portata di tutti i
ceti sociali, grazie anche all’economicità dei procedimenti utilizzati. E non è
un caso se nell’iconografia di Brahms si trovano moltissimi ritratti
fotografici, che lo raffigurano fin dagli esordi della sua carriera, giovane
ventenne di bell’aspetto, per arrivare alle raffigurazioni più “popolari” che lo
ritraggono con la lunga e folta barba, sia da solo che con altri grandi
musicisti dell’epoca, da Strauss a Joachim.
Con
Brahms, si sviluppa quindi in modo tangibile il forte legame tra fotografia e
musica, sfruttando nell’immaginario collettivo la forte valenza comunicativa
dell’immagine fotografica. Così, proprio nell’ambito di un Festival a lui
dedicato, trovano spazio a Portogruaro due mostre personali di fotografi che
come pochi altri hanno saputo raccontare e comunicare il mondo della musica,
rafforzando ed amplificando il talento dei più grandi musicisti della nostra
epoca.