1) Ciao M’Barka,hai in programma dei concerti?
M’Barka_ Photo by Eugenio Blasio |
Iniziamo il tour del disco in settembre, sarò accompagnata dai
beat di Tonico ’70 e da Arcangelo
Michele Caso al violoncello, al bouzouki ed ad altri strumenti acustici
2) Nel passaggio tra diversi paesi cosa ti ha colpito delle
singole culture musicali?
Ogni paese ha una sua cultura sonora, quella della mia Tunisia si
adatta benissimo a quella della mia Napoli
3) Dici che hai cambiato i suoni,ma non te stessa,mi
interesserebbe sapere quali siano questi suoni?
Dal mio primo album, “Alto Calore”, del 2005, ho fatto
soprattutto world music. Con questo disco viro verso suoni più elettronici,
dall’electroswing all’hip hop, ma restando me stessa, appunto
4) Ci sai dire quali problemi hai dovuto affrontare nella passare
dalla musica Tunisina a quella newyorkese,e passare tra i vari stili musicali.
Faccio solo cose che siano nelle mie corde, studiando
naturalmente. Il mio problema principale è l’inglese, che non riesco a fare
mio, in compenso, canto in arabo, francese, napoletano e spagnolo
M’Barka_Photo By Eugenio Blasio |
5) Quali cover che hai fatto senti più tue?
Direi “Je t’aime moi non plus” dello scandaloso
Gainsbourg e “Storia d’amore” del più puritano Celentano: in versione
femminile credo suonino diverse. Ma amo moltissimo anche la versione di un
capolavoro come “La vie en rose”: potrebbe essere il prossimo singolo
e video.
Iaphet Elli