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È un legame antico quello del Friuli Venezia Giulia con i vini e la
viticoltura: le tante peculiarità geografiche e climatiche di questa
splendida regione hanno sedimentato nei secoli i tratti di unicità che caratterizzano la cultura enogastronomica e la ricchezza dei vitigni.
Ogni zona regala pregiatissimi vini dal carattere peculiare: Friulano,
Ribolla, Malvasia, Schioppettino, Refosco dal peduncolo rosso, Terrano e
naturalmente i due gioielli Ramandolo e Picolit accompagnano
egregiamente prodotti gastronomici di pari livello, come il formaggio
Montasio o il prosciutto di San Daniele.
Orientarsi tra DOC e DOCG
Friuli Aquileia, Carso, Collio, Friuli Colli Orientali, Friuli Grave, Friuli Latisana, Friuli Isonzo, Friuli Annia sono le zone DOC
(Denominazione di Origine Controllata) del Friuli Venezia Giulia, da
cui nasce una ricca varietà di vini che continua una tradizione
millenaria. Ci sono inoltre due zone DOC interregionali, la DOC Lison Pramaggiore e la DOC Prosecco e infine tre DOCG
(Denominazione Geografica di Origine Controllata), Colli orientali del
Friuli Picolit, Ramandolo e Rosazzo. Si distribuiscono tra le zone
collinari a ridosso del confine sloveno, la pianura di origine
alluvionale e la zona costiera. La superficie dedicata alla viticoltura è
di circa 20 mila ettari, dei quali oltre il 75% è in zone DOC, mentre
le aziende attive sono 1500, con una produzione annua complessiva di un
milione di ettolitri. Il contributo del Friuli Venezia Giulia alla
produzione complessiva italiana è quindi esiguo, ma se non possono
competere in quantità i vini regionali hanno invece ben pochi rivali per
quanto riguarda la qualità.