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Se la Repubblica Ceca deve al sole e a un microclima favorevole i suoi
tanti vanti enologici, è il rigido inverno che deve ringraziare per una
rarità sempre più apprezzata: l’Ice Wine. Il vino venuto dal freddo… una
raffinata prelibatezza, a produzione limitata, pericolosamente legata
all’andamento della stagione e quindi raro prodotto di nicchia. Per
intenditori.
Ma come nasce il “vino del ghiaccio”? A regolamentarne la produzione è
un rigido disciplinare atto a conservarne le peculiarità organolettiche e
a contrastare le contraffazioni. L’Ice Wine
si ottiene, come tradisce il nome stesso, da grappoli d’uva
“dimenticati” sulla vite in inverno e lasciati congelare naturalmente.
Il processo è piuttosto laborioso e presuppone specifiche condizioni
climatiche e particolari procedure di vinificazione. Occorre
innanzitutto pigiare l’uva prima che si scongeli, per questo solitamente
si provvede alla vendemmia nelle ore notturne o nelle primissime ore
del mattino e si mantiene bassa la temperatura dei locali di
vinificazione. Nella fase di pigiatura l’acqua congelata in cristalli di
ghiaccio non viene estratta e si ottiene solo poco, preziosissimo succo
concentrato, ricco di zuccheri e acidi. E’ proprio l’alta
concentrazione di zuccheri a rallentare la fermentazione del mosto, che
può richiedere anche alcuni mesi. Il risultato è una poesia di aromi e
sapori. “Cugino” dell’Ice Wine è lo Straw Wine, ottenuto invece da
grappoli lasciati seccare sulla paglia per 3 lunghi mesi e anche più.
Sempre che si resista dallo stappare le piccole, preziose bottiglie, sia
Ice Wine che Straw Wine si conservano magnificamente fino a 20 anni.
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