Carboncino su carta Legato Alberto Rossi, Torino 1956 |
31 ottobre | 1 febbraio 2015
FELICE CASORATI
Il pensiero assorto
a cura di Riccardo Passoni
Wunderkammer GAM
FELICE CASORATI. Il pensiero assorto
Dopo una pausa che ha consentito alla GAM di accogliere due importanti appuntamenti istituzionali, il ciclo
espositivo Wunderkammer ritorna dal 31 ottobre con una proposta di grande fascino che vede protagonista
Felice Casorati, figura di primo piano nel panorama dell’arte italiana del Novecento.
Nata in consonanza e stretta collaborazione con la grande mostra organizzata dalla Fondazione Ferrero di
Alba, l’esposizione in Wunderkammer ne arricchisce la prospettiva con un’occasione di riscoperta e
riflessione intorno ai temi del disegno casoratiano, che saranno posti in dialogo con alcune delle rare opere
scultoree realizzate dall’artista.
La GAM rappresenta l’istituzione di riferimento per Felice Casorati, di cui conserva non solo alcune delle
opere più celebri, ma anche un importante fondo di disegni e di grafica. Al centro della Wunderkammer
saranno alcuni splendidi fogli di grande formato non visti da tempo, che ne testimoniano la sensibilità e le
peculiarità delle scelte grafiche – morbide volumetrie create dal carboncino e sobrie definizioni di figure a
matita nera – accanto a schizzi più rapidi capaci di svelare in modo affascinante il suo modus operandi.
Il ciclo Wunderkammer è curato da Virginia Bertone che ha invitato per l’occasione a ordinare l’allestimento
Riccardo Passoni, attento studioso dell’opera di Felice Casorati.
FELICE CASORATI
(Novara, 1883 – Torino, 1963)
Dopo gli studi classici e la laurea in Legge, Casorati sceglie la strada
dell’arte. Espone alla Biennale di Venezia sin dal 1907, alle
importanti mostre di Ca’ Pesaro nel 1913 e 1919, ed alle Secessioni
romane del 1913 e 1915.
A Torino dal 1918, matura nuove convinzioni pittoriche; scopre la
lezione di Cézanne (dal 1920-22), ripensa a Piero della Francesca.
Con poche pause – per esempio intorno al principio degli anni Trenta
– saranno questi i riferimenti essenziali per la sua pittura.
Nell’ambiente torinese conosce l’industriale e mecenate Riccardo
Gualino, Piero Gobetti – che pubblica nel 1923 la prima monografia
sull’artista – e Lionello Venturi, che lo presenta alla Biennale di
Venezia nel ’24.
In seguito Casorati esporrà con il gruppo del “Novecento” italiano, e
la sua presenza alle biennali veneziane sarà costante: nel 1938
otterrà il Gran Premio per la Pittura. Regolare sarà anche la sua
presenza alle Quadriennali d’Arte nazionali, oltre che in
numerosissime rassegne all’estero.
Titolare della cattedra di Pittura all’Accademia Albertina di Torino dal
1941, ne diverrà Direttore dal 1952.
Collezione | Gabinetto disegni e stampe | Biblioteca d’Arte | Archivio Fotografico | GAM education
GAM collection |GAM journey | Exhibition Area | Underground project | WunderKammer | Videoteca GAM | Surprise | Vitrine | Extra GAM
GAM collection
12 temi affrontati, oltre 700 opere esposte. Dalla fine del 2009, ogni anno e mezzo, le opere della collezione sono state
offerte al pubblico secondo percorsi tematici sempre diversi: dall’infanzia all’anima, dalla malinconia all’informazione,
dall’etica alla velocità. Allestimenti che hanno permesso una rinnovata analisi dei capolavori e dei linguaggi.
GAM journey
La collezione GAM viaggia nel mondo, richiesta dai più importanti musei e istituzionali internazionali e nazionali,
all’interno di esposizioni e progetti di alto profilo e interesse scientifico. Le opere GAM diventano testimoni e
ambasciatori del Museo.
Exhibition Area
In costante dialogo con la Collezione, le grandi mostre storiche curate e prodotte da GAM Torino, offrono al pubblico
una serie di appuntamenti con artisti nazionali e internazionali. Veri e proprio progetti culturali in cui la parte espositiva
è completata da approfondimenti più specifici grazie a supporti editoriali, incontri, didattica e conferenze.
Underground project
Tra ricerca e sperimentazione: mostre temporanee dedicate ad artisti nazionali e internazionali capaci di raccontare il
presente e rappresentare il dibattito artistico e culturale dei giorni nostri. I linguaggi del contemporaneo sono proposti
grazie a percorsi espositivi inediti e completati da approfondimenti editoriali e appuntamenti con i protagonisti.
WunderKammer
Luogo privilegiato per scoprire una delle raccolte meno note e più cospicue di GAM: le opere su carta, i disegni e le
stampe dal Settecento a oggi. Un colloquio personale e intimo con l’arte, attraverso un programma di piccole
esposizioni dedicate a un solo lavoro o a nuclei di disegni, dipinti o sculture raccolti secondo tematiche o tecniche
esecutive.
a cura di Virginia Bertone http://www.gamtorino.it/wunderkammer/
Videoteca GAM
Videoteca GAM presenta un ciclo di esposizioni di opere video e di installazioni di artisti che hanno in diverso modo
intersecato il linguaggio delle immagini in movimento. A ogni appuntamento si accompagnano incontri con artisti e
riflessione sulle opere, accostando così al linguaggio video l’analisi e l’interpretazione critica che in questi primi 50 anni
della sua storia è stata solo parzialmente approfondita.
a cura di Elena Volpato http://www.gamtorino.it/videotecaeventi/
Surprise
Ciclo annuale di appuntamenti dedicati ad aspetti specifici della ricerca artistica torinese tra anni Sessanta e Settanta.
a cura di Maria Teresa Roberto http://www.gamtorino.it/surprise/
Vitrine
Le ricerche d’arte a Torino e in Piemonte attraverso artisti giovani ed emergenti. L’edizione 2014, intitolata Gente in
strada (passaggio pedonale), si propone di suggerire un racconto, una narrazione visiva sul nostro tempo e sulla
contemporaneità storica e artistica.
a cura di Anna Musini http://www.gamtorino.it/vitrine/
Extra GAM
Una serie di appuntamenti, iniziative, ed esposizioni realizzate in collaborazione con istituzioni nazionali e
internazionali, ospitate sia all’interno sia all’esterno degli spazi GAM.
Fondazione Torino Musei
Quattro musei. Un grande Patrimonio.
La tutela e la valorizzazione del patrimonio, la capacità di ideare, produrre e comunicare cultura
sempre pensando al mondo, in una continua crescita di attenzione, di cura, di innovazione, che vuole
superare i confini di una città per aspirare al futuro” questa l’idea di Patrizia Asproni, presidente di
Fondazione Torino Musei.
Fondazione Torino Musei è nata nel 2002, primo esempio in Italia, ne fanno parte GAM – Galleria
Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, Borgo
Medievale e MAO Museo d’Arte Orientale.
Lo straordinario patrimonio, tra collezioni, raccolte e strutture, così come il programma di grandi
appuntamenti annuali, tra questi Artissima, rendono l’offerta culturale torinese una delle prime in
Italia, anche grazie a collaborazioni attive con i più importanti musei e fondazioni nazionali e
internazionali. www.fondazionetorinomusei.it
GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea Torino
Intorno alla collezione di 45.000 opere dall’Ottocento a oggi, tra dipinti, sculture, opere su carta, installazioni,
video e fotografie, GAM offre al pubblico una serie di appuntamenti temporanei con i più interessanti esponenti
dell’arte, dalle grandi mostre di artisti italiani e internazionali fino alle ricerche più contemporanee dedicate ai
giovani. Un museo vivace, capace di raccogliere tante parti (dalla videoteca con oltre 2.500 opere, alla biblioteca
d’arte costituita da più di 130.000 volumi, all’archivio fotografico fino al dipartimento didattico) e di curare e
proporre progetti editoriali, conferenze, incontri così come di collaborare con i musei e le istituzioni più importanti
al mondo.
GAM in numeri
1863 anno di fondazione della raccolta pubblica di arte moderna
1959 inaugurazione della sede attuale
45.000 opere dall’Ottocento a oggi, tra dipinti, sculture, opere su carta, installazioni, video e fotografie
39.000 le opere su carta parte del Gabinetto disegni e stampe
130.000 volumi e 1.200 riviste d’arte costituiscono la Biblioteca d’Arte
2.500 tra video e documentari per la Videoteca
2.000 mq destinati alle mostre temporanee
500 mq lo spazio dedicato, oltre alle sale espositive, alla didattica GAM
FELICE CASORATI: IL PENSIERO ASSORTO
di Riccardo Passoni, curatore della mostra
La fama di Felice Casorati si deve soprattutto alle sue indiscusse capacità pittoriche, riconducibili alla
disciplina formale delle sue composizioni, e alle qualità di stesura delle sue campiture cromatiche, che
hanno motivato il suo lavoro durante tutto l’arco della sua esistenza artistica.
Per la migliore comprensione del suo atteggiamento creativo ed operativo, negli ultimi decenni sono
tuttavia riaffiorati anche alcune centinaia di schizzi – tutti di piccolissimo formato – che ci hanno consentito
di ampliare la nostra conoscenza sul metodo casoratiano. Proprio sul pezzo minimo di carta affiorava l’idea
del dipinto, spesso avente già tutte le indicazioni compositive e distributive della futura opera compiuta. In
questa mostra – nata per affiancare l’esposizione di Alba, intitolata “Felice Casorati. Collezioni e mostre tra
Europa e Americhe” – viene presentata una selezione di questo materiale originario, acquisito dalla
Fondazione De Fornaris nel 1986 ad incremento della collezioni della GAM. La documentazione individuata
si situa tra gli schizzi giovanili e il principio degli anni Trenta.
Veloci appunti ci fanno intuire quelle che saranno opere capitali dell’artista, come La donna e l’armatura
(1921), o disegni compositivi già più plasticamente strutturati preludono alla grande pittura del perduto Lo
studio (1923); in un articolato gioco di rimandi alcuni schizzi rammentano i dettagli di certi esiti scultorei, o
addirittura citano una specifica sua scultura.
Proprio in questa ottica di rimando e di confronto, alcune opere tridimensionali di Casorati – che si
cimentò in questa tecnica abbastanza raramente, ma con esiti di sorprendente qualità – sono state inserite
in questo appuntamento di Wunderkammer: la splendida testina ‘calligrafica’ di Ada (1914), il solido
Ritratto della sorella Elvira (1920), ma anche la Commedia legata al progetto del Teatro Gualino (tutte
acquisite dalla Fondazione De Fornaris), o il bassorilievo della Mattanza del toro (Macelleria), presentata
alla Triennale di Monza del 1927, da cui verrà tratta l’opera in breccia rossa dell’antico Macello di Torino.
Tornando al Casorati più “esemplare”, in questa rassegna verranno presentate, tra l’altro, quattro
splendide opere su carta: un carboncino acquistato addirittura dal Museo nel 1927, e tre disegni
provenienti dalla Donazione Alberto Rossi, del 1956. La Bambina dormente (1927), il Nudo femminile
disteso, verosimilmente della metà degli anni Venti, testimoniano bene anche delle rare capacità
disegnative di Casorati, qui fuori discussione.