Eventi della cultura dei rom ungheresi all’Accademia d’Ungheria in Roma
dal 5 dicembre 2014 al 25 gennaio 2015
Nel suo operato di trasmettere la poliedricità della cultura ungherese, l’Accademia d’Ungheria ha individuato il suo compito principale nella presentazione complessa delle minoranze etniche e religiose presenti in Ungheria. Sequendo questo scopo l’Accademia ha già realizzato eventi di grande successo nel 2012 sui gerco-cattolici ungheresi, e nel 2014 ha mobilizzato diversi settori dell’arte per poter presentare su diversi livelli la cultura ebraica in Ungheria.
Stavolta l’Accademia d’Ungheria intraprende la riflessione culturale sui rom ungheresi chiamando in aiuto l’arte visiva, la musica e il film. Lo scopo di questi programmi è di presentare la cultura rom non come un problema sociale o politico, ma come una componente importantissima della cultura nazionale. La necessità di questo approccio positivo deriva dal fatto che nell’ultimo tempo le notizie unilaterali e sensazionistiche dei massmedia trasmettono al pubblico europeo una immagine stereotipata e semplificata della comunità rom, in cui l’essere rom si reduce ad un problema sociale di migrazione, dimenticando le ricchezze culturali di questa comunità.
I – MOSTRA
La prima tappa di questi eventi costituisce una mostra degli artisti ungheresi di origine rom: Là e oltre. Quando si parla dell’arte dei rom, si pensa subito alla policromicità e alla vivacità dei colori nel senso più stretto. Questo tipo d’arte spesso viene identificata in modo superficiale con opere un po’ ingenue che nascono da un forte impulso emotivo e trovano la loro espressività in colori forti. La mostra all’Accademia d’Ungheria, in chiara opposizione con questa stereotipia vuole mettere in primo piano le opere degli artisti rom, in cui si possono identificare sia le grandi tendenze dell’arte contemporanea che nello stesso tempo l’eredità culturale della loro origine. Nell’identificare gli artisti adatti l’Accademia ha collaborato con la Galleria Kugler Art Szalon, in parte su loro raccomandazione in parte per selezione propria ha scelto le opere di Márta Bada, János Balázs, András Balázs Balogh, Tibor Balogh, János Amigo Bogdán, Henrik Kállai, Erika Lakatos, Jolán Oláh, Omara Mara Oláh e le foto di András Farkas. Nelle loro opere si può seguire un filone che in modo auto-riflessivo tratta le tematiche collegate alla loro origine.
I curatori della mostra: Edit Kőszeghi e Pál Németh.
Inaugurazione: 5 dicembre 2014, alle 19.30 nella Galleria dell’Accademia d’Ungheria. Interverrà Győző Balogh, seminarista greco-cattolico di origine rom. La mostra rimarrà aperta fino al 25 gennaio 2015 con i seguenti orari:
Lunedì-Venerdì 10.00-19.30, Sabato: 10.00-12.30 e 13.30-19.30 Domenica: 10-12.30 e 13.30-18.00. (Attenzione: per le festività la Galleria resterà chiusa dal 20 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015!)
II – CONCERTO
Seguendo la tradizione dell’Accademia, dopo l’inaugurazione si terrà un concerto che è fortemente collegato con la tematica della mostra. Il gruppo folcloristico ungherese Parno Graszt (Cavallo Bianco) è attualmente il più autentico interprete della tradizione della musica zingara in Ungheria. Il gruppo si è formato nel 1987 e i suoi membri sono tutti di origine rom. Il nome Parno Graszt nella lingua lovara significa „cavallo bianco”: il bianco è il simbolo della purezza e il cavallo della libertà. Lo scopo del gruppo è di trasmettere l’autentica musica zingara con strumenti d’epoca e di illustrarla con balli folcloristici. Dal 2003 la loro attività viena riconosciuta con numerosi successi nazionali ed intenazionali.
Luogo ed orario: 5 dicembre 2014, alle 20.30 Sala Liszt dell’Accademia d’Ungheria. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
III – FILM
La terza tappa degli eventi riguardanti la cultura rom è la proiezione di due film ungheresi che riflettono sulla vita dei rom. Sono due film di padre (Imre Gyöngyössy) e figlio (Bence Gyöngyössy).
Il 10 dicembre 2014 alle 19.30 nella Sala Liszt dell’Accademia sarà proiettato il film di Imre Gyöngyössy: Sei Nudo (1971, 93 min, titolo originale: Meztelen vagy, in ungherese con sottotitoli italiani). La presentazione di questo film è il primo passo verso la realizzazione di una rassegna cinematografica che nel 2015 sarà dedicata alla memoria del regista, a suo tempo molto conosciuto e premiato anche in Italia. Alla proiezione saranno presenti Katalin Petényi, la vedova del regista e collaboratrice dei suoi film, inoltre il suo fedele amico e collaboratore, il regista Imre Kabay e il critico cinematografico Bruno Torri.
Il secondo film, Romani Kris (1998, 90 min, in ungherese con sottotitoli italiani) di Bence Gyöngyössy sarà presentato il 17 dicembre 2014 alla 19.30 nella Sala Liszt. Entrambi i film analizzano il conflitto tra l’ordine arcaico della comunità rom e la pressione della modernizzazione e per l’integrazione da parte della società circostante.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
Questi eventi sono sponsorizzati da NKA, in collaborazione con la Galeria Kugler Art Szalon e con il Museo Etnografico di Budapest.
Per ulteriori informazioni:
Tel: 0039-066889671, Email: accademiadungheria@gmail.com
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