Il violoncello di Alban Gerhardt
e la bacchetta di Zhang Xian
per un “tutto Čajkovskij” da fiaba
La Suite dal balletto La bella addormentata
incornicia un programma scoppiettante
con il ritorno a laVerdi della star berlinese
Giovedì 11, venerdì 12, domenica 14 dicembre
Auditorium di Milano, largo Mahler
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Violoncello Alban Gerhardt
Direttore Zhang Xian
La Stagione sinfonica de laVerdi entra in pieno clima natalizio e lo fa nel migliore di modi, in attesa del grande exploit di fine anno con la Nona di Beethoven. Il “trittico” di giovedì 11 (ore 20.30), venerdì 12 (ore 20.00) e domenica 14 dicembre (ore 16.00), nella tradizionale cornice dell’Auditorium di Milano, sarà infatti completamente all’insegna di Pëtr Il’ič Čajkovskij, con brani celeberrimi che esaltano la straordinaria genialità immaginifica del grande russo. La performance dell’Orchestra sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, con il suo direttore musicale sul podio – la cinese Zhang Xian – si snoderà tra il Valzer e la Polacca dall’opera Eugene Onegin, la Suite dal balletto La bella addormentata, il Pezzo capriccioso e l’Ouverture Solenne1812, e sarà impreziosita dal ritorno in largo Mahler – dopo quattro anni – del violoncellista berlinese figlio d’arte Alban Gerhardt (suo padre era violinista nella Berlin Philharmonic Orchestra), fuoriclasse indiscusso a livello mondiale, impegnato nelle Variazioni su un tema Rococò per violoncello e orchestra.
(Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org, biglietti euro 35,00/25,00/20,00/15,00).
Giovedì 11 dicembre, la tradizionale conferenza di presentazione del concerto, nel foyer della Balconata in Auditorium (ore 18.30, ingresso libero), per il ciclo “Storia della musica russa”, in collaborazione con l’Associazione Italia-Russia, propone Il mito di Onegin. I relatori Enzo Beacco e Fausto Malcovati affrontano la prima parte del rapporto di Čajkovskij con le grandi opere letterarie a lui contemporanee e classiche. Opere che, al di là della dimensione artistica, hanno assunto il carattere di miti intellettuali, sentimentali, dell’immaginario, del costume sociale.
Programma
Dopo l’immersione completa nel mondo operistico della scorsa settimana, nella presente torniamo a quello puramente sinfonico, nelle diverse sfaccettature che ci propone le fantasia di un solo autore, Čajkovskij. C’è teatro d’opera, però virtuale, senza scene, nelle celeberrime danze (Valzer, Polacca) che animano le feste dell’Eugene Onegin. Ancora danze, nella selezione dal balletto La bella addormentata. Si libera la fantasia nella costruzione irrequieta del Pezzo capriccioso. L’abbandono alla vertigine della bravura solistica è totale nelle Variazioni su un tema rococò confezionate su misura per un violoncellista amico. Chiude la celebrazione per la vittoria su Napoleone con l’Ouverture Solenne 1812, un pezzo letteralmente esplosivo: in partitura, oltre a rintocchi di campanoni, sono previste salve di cannoni.
Torna il direttore musicale Zhang Xian, e nella pirotecnica parte del solista, si cimenta al violoncello Alban Gerhardt, brillante star del firmamento internazionale.
Enzo Beacco
Biografie
Zhang Xian Direttore
Conosciuta per la sua “presenza dinamica nella buca” (The Guardian), Zhang Xian è Direttore Musicale dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi dal settembre 2009, per la sesta stagione consecutiva (2014-15).
Il concerto ai BBC Proms del settembre 2013, con un programma di arie verdiane (con il tenore Joseph Calleja) e la Sinfonia dal Manfred di Tchaikovsky, è stato trasmesso live sulle piattaforme BBC. Nella Stagione 2014/2015, Zhang Xian e l’Orchestra Verdi avranno un ruolo molto importante negli eventi culturali di EXPO 2015 che si terrà a Milano.
In Europa Zhang Xian lavora al massimo livello come direttore ospite, lavorando regolarmente con orchestre come la London Symphony e il Royal Concertgebouw. Impegni futuri includono la Rotterdam Philharmonic Orchestra, la Netherlands Radio Philharmonic Orchestra, la BBC National Orchestra of Wales, la Gothenburg Symphony Orchestra e la European Union Youth Orchestra, con la quale sarà in tour in importanti festival europei nel mese di agosto 2015.
Zhang Xian è costantemente presente in America del Nord e i suoi impegni in questa stagione includono la New Jersey Symphony, la Los Angeles Philharmonic e la Ottawa’s National Arts Centre Orchestra. Nella sua nativa Cina, dirigerà in questa stagione la Shanghai Symphony Orchestra, la China Philharmonic Orchestra e la Guangzhou Symphony Orchestra.
Descritta da The Guardian come “cuore verdiano”, la scorsa stagione ha aperto le celebrazioni del bicentenario di Verdi con la produzione di Francesca Zambello de La forza del destino con la Washington National Opera e ha chiuso con un debutto di grande successo per la Welsh National Opera dirigendo Nabucco, sia a Cardiff che al Savonlinna Opera Festival.
I prossimi impegni operistici sono Romeo e Giulietta per il Teatro alla Scala in autunno 2014, il ritorno alla English National Opera in autunno 2015 e il suo debutto con la Den Norske Opera a gennaio 2016.
Durante la sua carriera Zhang Xian ha sostenuto diversi compositori cinesi. Nel maggio 2008 ha completato un tour di sei concerti in Cina con l’Orchestra della Juilliard School, durante il quale è stata eseguita a Shanghai, Pechino e Suzhou Ge Xu di Chen Yi. Ha anche condotto Fanfare di Huang Ruo con la New York Philharmonic; dirigerà Iris Dévoilée di Qigang Chen con la BBC National Orchestra of Wales, e Resurrection Concerto di Tan Dun con la Filarmonica di Los Angeles, come parte dei festeggiamenti per il Capodanno cinese.
Nel 2011 Zhang Xian è stata nominata Direttore Artistico della NJO, Dutch Orchestra e Ensemble Academy.
Nata a Dandong, Cina, ha fatto il suo debutto professionale con Le nozze di Figaro alla Central Opera House di Pechino all’età di 20 anni. Ha studiato al Conservatorio Centrale di Beijing – ottenendo sia il diploma che il Master of Music – dirigendo per un anno prima di trasferirsi negli Stati Uniti nel 1998, dove nel 2002 è stata nominata Assistant Conductor della New York Philharmonic, diventandone successivamente Direttore Associato e prima titolare della Arturo Toscanini Chair.
Alban Gerhardt, violoncello. Classe 1969, berlinese, negli ultimi dieci anni si è affermato tra i più grandi violoncellisti del nostro tempo. Il suo suono è inconfondibile e le sue interpretazioni del repertorio si distinguono per la loro originalità. Gerhardt affascina il pubblico con la combinazione di un istinto musicale infallibile, un’intensa emotività e una presenza naturale sul palcoscenico. Di particolare interesse per lui è il desiderio di aiutare il pubblico a spezzare le vecchie abitudini di ascolto e di concerto e di aprire la musica classica ad un pubblico più giovane.
Tra i suoi primi successi in concorsi e il debutto con i Berliner Philharmoniker diretti da Semyon Bychkov, Gerhardt ha suonato con quasi 250 diverse orchestre in tutto il mondo con direttori quali Kurt Masur, Christoph von Dohnanyi, Christoph Eschenbach, Sir Neville Marriner, Marek Janowski, Sir Colin Davis, Leonard Slatkin, Michael Tilson – Thomas, Fabio Luisi, Kent Nagano, Sakari Oramo, Paavo Järvi, Neeme Järvi, Christian Thielemann, Esa – Pekka Salonen, David Zinman, Vladimir Jurowski e Andris Nelsons.
Gli impegni più recenti comprendono la Royal Concertgebouw Orkest, Filarmonica di Berlino, London Philharmonic, Philharmonia Orchestra, Tonhalle di Zurigo, Halle, BBC Philharmonic, Oslo Philharmonic, Rundfunk Sinfonieorchester Berlin, Netherlands Philharmonic, Bayerisches Staatsorchester, Gürzenich Orchestra, Czech Philharmonic, Melbourne Symphony, Sydney Symphony e NHK Symphony Orchestra. Negli USA si esibisce con Cleveland Orchestra, Boston Symphony, Philadelphia Orchestra, la Chicago Symphony, Los Angeles Philharmonic, San Francisco Symphony, Houston Symphony, e nel 2014/15 sarà artista in residenza presso la Oregon Symphony Orchestra.
Il repertorio di Alban Gerhardt include più di 70 diversi concerti per violoncello; tra questi vi sono opere meno note che meritano maggiore diffusione. Le sue collaborazioni con compositori come Thomas Larcher, Peteris Vasks, Brett Dean, Jörg Widmann, Osvaldo Golijov, Mathias Hinke e Matthias Pintscher dimostrano il suo impegno per il repertorio contemporaneo e nel 2009 ha tenuto la prima mondiale del Concerto di Unsuk Chin che è stato composto per lui. Commissionato dalla BBC, ha debuttato ai Proms e da allora è stato eseguito in Olanda (Amsterdam Cello Biennale), Germania (Bayerische Staatsorchester/Nagano, Gurzenich/Stenz ), Estremo Oriente (Seoul Philharmonic ), Norvegia (Oslo Philharmonic) e Stati Uniti (Boston Symphony), Royal Stockholm Philharmonic, Berlin Philharmonic Orchestra diretta da Myung-Whun Chung, con il quale registrerà il Concerto con la Seoul Philharmonic Orchestra per Deutsche Gramophone.
Collabora nella musica da camera con Steven Osborne, Cecile Licad, Lars Vogt, Christian Tetzlaff, Lisa Batiashvili, Arabella Steinbacher, Gergana Gergova e Emmanuel Pahud.
Gerhardt ha vinto tre premi Echo Classic per il disco dedicato a Reger (2009). Incide in esclusiva con Hyperion. Ha inciso la Sinfonia Concertante e il Concerto op. 58 di Prokofiev (Filarmonica di Bergen/Litton ), le Sonate di Fauré, un CD di “Casals Encores” con Cécile Licad che è stato selezionato da BBC Music Magazine ‘Chamber Choice’ nel 2011, e un doppio cd delle opere complete per violoncello di Benjamin Britten per celebrare il centenario del compositore nel 2013, per il quale è stato selezionato per un premio Gramophone .
Gerhardt suona uno strumento unico, di Matteo Gofriller. Scrive sui suoi viaggi e i suoi concerti nel suo blog, a cui si accede dalla sua pagina web: www.albangerhardt.com.