Il carnevale portava sulle tavole gli abbondanti cibi ricavati dalla macellazione del maiale e nuovi matrimoni nelle famiglie
Sfilata |
Le celebrazioni del carnevale non costituiscono una novità per la
Repubblica Ceca: la prima menzione al riguardo risale già al XIII secolo
ed è probabile che esse si riallacciassero all’antico culto del dio del
vino, Bacco. Anche se oggi molti considerano il carnevale solo come una
sfilata di maschere, il periodo dell’allegria cominciava già il 6 di
gennaio e i divertimenti nelle strade ne costituivano soltanto il
culmine. Durante i giorni di carnevale era abitudine che le famiglie
organizzassero i matrimoni oppure la macellazione del maiale, perché
durante il resto dell’anno non c’era poi tempo per i festeggiamenti.
http://www.czechtourism.com/it
Il corteo tradizionale: le maschere dovevano assicurare la fortuna o l’arrivo di un erede
Ma prima che le maschere potessero riempire le strade di canti e di
balli, era necessario mangiare come si deve, cosa che avveniva il
Giovedì Grasso. Si diceva che se quel giorno uno mangiava a sazietà, poi
sarebbe stato forte per tutto l’anno. Dopo i banchetti arrivava
l’atteso martedì, giorno in cui gli uomini in maschera andavano di casa
in casa intonando canti. In cambio della loro esibizione ottenevano
sempre una ricompensa sotto forma di prodotti del maiale, frittelle o
liquori distillati in casa.
Ogni maschera del corteo aveva il suo compito e la sua funzione. Non
poteva mancare il “laufer” (una specie di arlecchino) con la donnina,
che si fermavano presso ogni casa per augurare salute e buona fortuna.
Si dice che durante l’anno uno avrà tanti giorni fortunati quante erano
le macchie variopinte sul costume del “laufer”. Invece l’uomo di paglia
benediceva le donne che volevano avere bambini. Al corteo si univano
anche i quattro Turchi, che quando ballavano dovevano saltare molto in
alto altrimenti il grano non sarebbe cresciuto. Il giro finiva poi con
l’uccisione della maschera-cavalla e con intrattenimenti che duravano
fino a mezzanotte.