La livignasca Vania Cusini protagonista della Russian Cup of Snow and Ice Zimniy
Vernissage. La sua opera “Storie italiane” racconta anche un po’ di Livigno e si
aggiudica il titolo assoluto.
Livigno (So), 19 gennaio
2015
C’è un pizzico di Livigno nelle opere che sono state realizzate
durante il festival di sculture di neve e ghiaccio di Perm, in Russia, a cui
hanno partecipato artisti provenienti dalla Russia e dal resto del mondo
(Europa, Cina, Argentina, Lettonia, Malesia, Thailandia). Vania
Cusini, artista locale già autrice del Livin’Ice Park di Livigno sia in
versione invernale che estiva e ideatrice della rassegna di sculture di legno
Wood’n Art, è stata convocata per rappresentare l’Italia alla 20esima edizione
della Russian Cup of Snow and Ice Zimniy Vernissage, che ha
avuto come tema “La mia Piccola Patria”. Vania ha vinto il primo premio con una
scultura di neve dal titolo “Storie italiane” in cui l’Italia è
rappresentata da pagine innevate che simboleggiano la cultura, la storia,
l’arte, la scienza, il latino, la saggezza e un pizzico di
Livigno.
“Conoscevo già questo importante evento e nel 2013 mi è
venuto il desiderio di partecipare e soprattutto confrontarmi con altri artisti
provenienti da tutto il mondo – ha detto Vania Cusini – La mia ‘piccola
patria’ è il posto in cui vivo: Livigno. Un paese con un passato fatto di
sviluppo commerciale, turistico, culturale. Livigno è una piccola patria fatta
di gente viva, attiva, che lavora molto, che dà valore alla famiglia e alla
comunità. La mia piccola patria è la mia famiglia, i miei bambini, la creatività
che si respira a casa mia. Livigno è anche il paese dove nascono i sogni, ma si
fermano o rimangono nascosti tra le sue montagne. Tante storie, tanti segreti
raccolti in tanti libri: alcuni letti, vissuti, sfogliati, altri lasciati lì a
chi forse ha il desiderio di conoscere o di mettersi in gioco. Libri che stanno
in equilibrio o lo cercano”.
Il tema della scultura di Vania Cusini
è quello del libro e delle storie che in esso rivivono. Si tratta di libri
accatastati, alcuni aperti, altri chiusi. Milioni di parole, lettere, punti,
virgole contenuti nei libri, sogni, desideri che si rincorrono all’interno. Sono
romanzi, poesie, studi e ipotesi, dove la forza plastica della scultura dialoga
con il contenuto, creando un gioco di luci e ombre tipiche dei segreti, del
mistero e delle storie di una narrazione.
Vania Cusini ha realizzato la sua
opera con Lidia Viganò.