BARCLAYS TEATRO NAZIONALE Il Piccolo Principe regia di Chiara Noschese in scena fino al 14 maggio ogni sabato e domenica ore 10.30 – spettacolo per famiglie

Dal 31 gennaio al 14 maggio 2015

sabato e domenica – ore 10.30
(esclusi il 4 e 5 aprile)

per le scolastiche repliche il
mercoledì e giovedì sempre alle 10.30

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Barclays Teatro Nazionale

presenta

Adattamento e regia Chiara
Noschese

Regia associata Roberto
Bani

con

Antonio Speranza– nella doppia veste di voce narrante e attore

Prezzi dei biglietti

Bambini € 12

Adulti € 18

Nonni accompagnati da almeno un bambino € 15,50

Per informazioni e vendita:

info
line pubblico 02/00 64 08 88  (dal
mercoledì al sabato dalle 15.00 alle 18.00)

Ufficio
prenotazioni scuole  02 00640835 – 02
00640859 (dal lunedi al venerdì dalle 10.00 alle 17.00)

www.teatronazionale.it, www.ticketone.it

Box
office Barclays Teatro Nazionale (da martedì a domenica dalle ore 12.00 alle
ore 19.00)

Una nuova entusiasmante avventura
è in arrivo al Barclays Teatro Nazionale.

Dal 31 gennaio e fino a metà
maggio ogni sabato e domenica mattina alle ore 10.30 adulti e bambini saranno
condotti per mano nel meraviglioso mondo de “Il Piccolo Principe”, uno
spettacolo tutto da vivere.

Da un’idea di Chiara Noschese, che ne
cura anche adattamento e regia, prende vita la rivisitazione teatrale de “Il
Piccolo Principe”, testo autobiografico nato dalla penna di Antoine De
Saint–Exupéry nel 1942 e pubblicato nel 1943. Considerato uno dei libri più
letti al mondo, pur essendo semplice e adatto ai bambini, contiene in realtà
tematiche complesse e offre piani di lettura differenti che partono dalla fiaba
e dall’educazione sentimentale, per arrivare alla poesia fino alla psicologia e
alla filosofia. Nonostante la sua ricchezza e molteplicità di argomentazioni è
rivolto a tutti e la semplicità del linguaggio utilizzato esalta in pieno e
rende chiaro il pensiero dell’autore.

Dal libro al teatro.

Come nell’opera la trasposizione
teatrale tiene conto del reale, della vita dell’autore. Antoine De Saint
-Exupéry è un uomo solitario, con esperienze personali dolorose, che ha vissuto
da emarginato, uno scrittore e un pilota, sempre poco a contatto con la gente,
un uomo più adatto alla contemplazione. Muore due anni dopo aver scritto il
libro Il Piccolo Principe, il suo aeroplano precipita in circostanze poco
chiare mentre sorvola le coste marsigliesi durante la Seconda Guerra Mondiale.

L’autore Antoine De Saint-Exupéry,
nello spettacolo è il pilota Antoine, qui interpretato da Antonio Speranza, che è
anche unico attore in scena.

Tempo e luogo sono
decontestualizzati ma entrando in sala riconosciamo un deserto, una stazione di
servizio ormai da tempo abbandonata, bidoni, chiavi inglesi, pneumatici,
oggetti funzionali al racconto, sullo sfondo un vecchio hangar, e un uomo. Un
uomo solo, perso, al limite delle proprie forze, un uomo  dall’aspetto forte ma interiormente fragile e
sopraffatto dalle prove della vita. Un uomo che ha sete, fame, è solo, ha paura
e, come il Piccolo Principe, desidera tornare a casa. Una casa dove lo aspetta
non una rosa ma probabilmente una donna, una famiglia.

Antoine e Il Piccolo Principe sono
la stessa persona, un’unica cosa, lottano nelle difficoltà, nel deserto che
altro non è che la solitudine interiore, e proprio quando si trovano in
difficoltà fanno appello l’uno all’altro, imparando l’uno dall’altro.

Non è uno spettacolo didascalico,
non intende facilitare l’apprendimento del testo, il suo scopo è far vivere al
pubblico un’esperienza reale conducendolo dentro la storia e sollecitandolo con
domande, suoni e immagini.

I valori indicati nel romanzo sono
gli stessi dello spettacolo e sono da non dimenticare:godere della bellezza, prendersi cura dell’amore, coltivare
l’amicizia, non perdere la speranza.

L’obiettivo di questa nuova messa
in scena è quello di far passare questi messaggi ai bambini di oggi, veri e
propri nativi digitali, sempre più stimolati da input diversi, veloci, a tratti
violenti riconducendoli all’”antico”: ascoltare una storia e venirne coinvolti.

I bambini giocheranno con Antoine,
il Piccolo Principe aiutandolo a tornare a casa. Saranno aiutati nel viaggio da
effetti sonori e proiezioni tecnologiche.

Una curiosità è rappresentata
dalla musica che convive garbatamente con la storia attraverso alcuni temi dei
Pink Floyd declinati in arrangiamenti quasi sconosciuti.

Il pubblico godrà inoltre delle
suggestive immagini a fumetti del Piccolo Principe prodotte dall’illustratrice
per l’infanzia Neva Chieregato..

Il linguaggio, come anticipato,
visti i tempi, è un linguaggio diverso, effetti sonori e giochi di luci, ci
portano in un’altra dimensione, il lato poetico e filosofico sarà supportato da
una comunicazione semplice e diretta così da tenere viva  l’attenzione dei bambini.

«L’essenziale è invisibile agli occhi », dice la volpe. “Non si vede
che con il cuore”