Gran successo per tutte le associazioni dell’accoglienza a Napoli

Per la prima volta in
Italia parte l’unione di associazioni con il principio che “Uniti si vince”

I primi classificati IMG_3775

Le
tante persone che l’Associazione Professionale Cuochi Italiani della
provincia napoletana è riuscita a convogliare al Ristorante “Villa Lucrezio”
di Napoli, unitamente alle consorelle della ristorazione e ospitalità: Associazione
Italiana Barman e Sostenitori, Associazione Italiana Sommelier e Associazione
Maître Italiani Ristoranti e Alberghi,
sono il segno per una ripresa che
con volontà e gran spirito di sacrifici ed impegni lavorativi l’Apci napoletana
e campana intende fortemente portare avanti. A convalidare questi grandi
intendimenti è giunto a Napoli ed in giuria anche Roberto Carcangiu,
presidente nazionale del sodalizio ideatore dell’evento.

Alla
luce dei successi di una manifestazione che ha visto in mattinata tanti
partecipanti alle gare di Chef abbinate a Barman e Maître abbinate a Sommelier
nelle grandi sale del “Villa Lucrezio” gremite all’inverosimile, l’Apci
napoletana, ideatrice dell’evento, insieme alle altre Associazioni di
categoria, sono convinte di aver intrapreso la giusta via per la valorizzazione
della professionalità dei giovani in questi settori. Entusiasmo hanno dimostrato
anche i tanti spettatori accorsi per sostenere i soggetti in gara assieme ai
numerosi alunni degi Ipssar campani e tanti altri giunti per godersi lo
spettacolo enogastronomico, completati dalle circa 300 presenze alla cena di
gala che ha chiuso la stupenda giornata del primo trofeo “RistorAzione – La
passione che unisce”,

L’unione
fa la forza, è un vecchio proverbio che si è soliti pronunciare ed in
realtà  la prima edizione di questa
kermesse ha dimostrato che bisogna crederci per riuscirci, perchè il successo è
assicurato quando le cose sono ben organizzate e c’è la volontà di portarle
avanti, come hanno fatto in primis lo chef Fabio Ometo, presidente
dell’Associazione Professionale Cuochi Italiani della Provincia di Napoli e lo
chef Arturo Fusco presidente regionale della stessa APCI  che hanno ideato la manifestazione che ha
visto coinvolti e subito partecipi l’Aibes campana con il fiduciario Francesco
Reder,
il vice presidente nazionale Giovanni Di Somma ed il past
vice presidente nazionale Alfonso Cascella, la Fib diretta in Campania
da Antonio Faracca, l’Amira con il suo fiduciario della sezione
napoletana Giuseppe Fraia ed il past fiduciari e Gran Maestro della
Ristorazione Cav. Giuseppe Di Napoli, ed ancora l’Ais con il fiduciario
della sezione Napoli Tommaso Luongo e l’esperta del buon bere Michela
Guadagno
, una delle figure professionali più qualificate del Mezzogiorno e
delegata regionale dell’Associazione nazionale “Le Donne del Vino”.

Le
emozionanti prove di cucina ed alla Lampada del mattino giudicate da due giurie
composte da grandi esperti del mondo enogastronomico e del beverage hanno
portato a sera, nel corso della cena, a decreatare i vincitori: per la
categoria “Chef – Barman”il podio è stato conquistato da Marco Iavazzo in coppia
con Luigi Sgaglione (AIBES) e per la categoria “Maître – Sommelier”
vincitori sono Giuseppe Gaudino in coppia con  Andrea Cerino. Nelle pause del momento
conviviale sono stati ricordati anche  il
compianto chef Massimo Esposito con la proiezione di un filmato e la
consegna di un targa ricordo alla vedova e medaglie ai due figli ed altro
momento significativo della solidarietà umana per il prossimo che sempre gli
chef hanno avuto in serbo è stata la donazione, alla Onlus Le Fate di
Arianna,
di un defibrillatore, come voluto da Arturo Fusco e  Ciro Magnacca, socio onorario
dell’APCI. Una manifestazione di gran Fair Pay condivisa anche, dalla presenza
per l’intera giornata ed in qualità di coordinatore delle giurie, del
giornalista enogastronomo Giuseppe De Girolamo che è addetto stampa
napoletano e nazionale per il Comitato Nazionale Italiano per il Fair Play,
associazione benemerita del C.O.N.I. aderente all’European Fair Play Movement,
ed è anche Prefetto per la Campania dell’Accademia Italiana di Gastronomia
Storica, nonché penna d’Oro della Fic e socio onorario Aibes, Amira, Ada ed Ais
di cui è anche sommelier professionista.  

L. C.