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Si concludono a Napoli alla Biblioteca Nazionale Martedì 3 marzo alle ore 16,30
le Celebrazioni Nazionali per il bicentenario della morte di Giovanni Antonio
Rizzi Zannoni, il maggior cartografo italiano tra ‘700 e ’800, considerato
l’ultimo geografo di corte e il primo cartografo dell’età moderna. A presentare
i risultati sul piano storiografico delle iniziative realizzate saranno
Simonetta Buttò, direttore della Biblioteca, Carlo Somedia, presidente
dell’Accademia Galileana, Vladimiro Valerio, presidente del Comitato per le
Celebrazioni, mentre sulle nuove prospettive di ricerca, che si aprono sia per
la storia della cartografia che per la storia politica e sociale dei vari stati
della penisola italiana tra fine XVIII e primi decenni del XIX secolo si
soffermeranno Ernesto Mazzetti ed Annamaria Rao, dell’Università di Napoli.
Durante la manifestazione saranno esposte alcune delle più importanti carte,
bozze originali manoscritte del cartografo padovano, corredate di pochi ma
significativi documenti bibliografici o iconografici che segnarono un’ epoca
dal 1780 al 1815, così particolarmente ricca per la storia di Napoli e del
Mezzogiorno d’Italia. A Napoli, dove si trasferì nel 1781 su richiesta del re
Ferdinando IV di Borbone per realizzare una carta topografica del Regno, il
Rizzi Zannoni fu il primo direttore del Real Officio Topografico confluito nelle
raccolte della Biblioteca Napoletana. Per l’occasione sarà presentato anche il
volume dal titolo “Uno dei più abili geografi e astronomi dell’età nostra
Giovanni Antonio Rizzi Zannoni”,a cura di Vincenzo Boni e Gabriella Mansi,
(artstudiopaparo editore), che apre la serie X dei “Quaderni della Biblioteca
Nazionale di Napoli” (artstudiopaparo editore).