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RIPLEY’S
FILM,
VIGGO e NEXO DIGITAL
sono
liete di presentare
il
nuovo episodio della monumentale saga che ha conquistato
l’Italia
L’ALTRA
HEIMAT
Cronaca
di un sogno
di
Edgar Reitz
Dopo
il grande successo raccolto alla Mostra del Cinema di Venezia e al Toronto Film
Festival arriva nelle sale italiane l’ultimo geniale lavoro del regista tedesco
che con la saga diHeimat
ha dato vita a un fenomeno di culto scatenando uno dei dibattiti
cinematografici più appassionati e profondi di tutto il
Novecento
Al
cinema per due giorni, martedì 31 marzo e mercoledì 1
aprile
Oggi
in Germania abbiamo molta difficoltà ad immaginare cosa significhi davvero
“emigrazione”, perché conosciamo solo l’altro lato del problema: siamo diventati
noi stessi un paese di immigrazione (…). È possibile che una storia che descrive
il modo in cui la gente lasciava la propria patria non contribuisca a capire
meglio gli immigranti di oggi? Che cosa significava un addio allora? Per quanto
tempo le persone si portavano addosso, nelle loro nuove case, il dolore di
questa partenza?
Edgar
Reitz
Il
paese è sempre Schabbach, nell’Hunsrück, la regione dove Edgar Reitz nacque nel
1932. La famiglia è ancora la protagonista della trilogia di Heimat: è la
famiglia Simon, attraverso cui il regista tedesco ha raccontato la storia del
suo Paese, dalle macerie della prima guerra mondiale agli anni 2000.
Con
L’altra Heimat. Cronaca di un sogno la monumentale saga di
Reitz, che in Italia si rivelò un vero e proprio fenomeno di culto
riscuotendo un successo enorme e scatenando appassionati dibattiti sul tema
della serialità, giunge al suo quarto capitolo, concepito appositamente per
il cinema. Il discorso provvisoriamente concluso nel 2006 riprende, tornando
indietro nel tempo al 1843, sempre nell’immaginaria Schabbach, dove la famiglia
Simon lavora e lotta contro la morte e dove il figlio Jakob fugge dalla fatica
quotidiana immergendosi nei libri e nel sogno di un Nuovo Mondo. Lo stesso sogno
che accompagna la grande emigrazione di migliaia di europei nell’America del
Sud, nel tentativo disperato di sottrarsi alle carestie, alla povertà e al
dispotismo che dominavano i loro paesi perché, come recita il loro motto,
“Qualunque sorte è migliore della morte”.
L’altra
Heimat. Cronaca di un sogno (Die Andere Heimat – Chronik einer
Sehnsucht) di Edgar Reitz nasce da diversi mesi di ricerche condotte
dal regista con Gert Heidenreich (che assieme a lui firma la sceneggiatura) per
raccogliere storie di famiglie dell’Hunsrück, esaminando archivi e collezioni
private e studiando, nel modo più autentico possibile, le vite dei contadini
della Renania della metà dell’Ottocento. Il film arriva nelle sale italiane solo
per due giorni, martedì 31 marzo e mercoledì 1 aprile, dopo il successo
di critica raccolto alla 70. Mostra Internazionale del Cinema di Venezia
e viene presentato in Italia da Ripley’s Film, VIGGO e Nexo
Digital (l’elenco delle sale sarà a breve disponibile su www.nexodigital.it). L’evento è
promosso da MYmovies.it.
Mentre girava
Heimat 3, Reitz ricevette la lettera di un’infermiera che lavorava in un
ospedale di Porto Alegre. La donna lo aveva visto in un reportage televisivo
brasiliano dedicato al cinema tedesco e, notando la sua somiglianza col Dottor
Reitz, titolare della clinica in cui lavorava, si chiedeva se esistesse una
parentela tra i due. Alcuni mesi più tardi la stessa infermiera fece avere al
regista un libro dal titolo Genealogia della famiglia Reitz in Brasile,
scritto dal sacerdote cattolico Raulino Reitz, che all’inizio degli anni ’60
aveva condotto alcune ricerche sulla sua famiglia in Brasile. Il volume fece
scoprire a Reitz che in effetti gli antenati della brasiliana famiglia Reitz
erano originari del villaggio di Hirschfeld, a soli quindici chilometri da
Morbach, suo paese natale.
Commento del
regista
Il tempo che ci
separa dagli eventi di questa storia è di appena 160 anni, ma si è trattato di
un viaggio in una Germania molto diversa e quasi completamente dimenticata, in
un paese sfigurato da una miseria opprimente. Occorre un grande sforzo
d’immaginazione per capire che meno di un secolo e mezzo fa gli abitanti del
nostro erano costretti a sbarcare il lunario in condizioni incomparabili con
quelle di qualsiasi luogo del mondo odierno. A partire da Schabbach ci siamo
esercitati a osservare la vita contemporanea con gli occhi di un estraneo ed è
stato terribile vedere quanto apparissero di colpo apocalittici il consumismo,
l’egocentrismo e le pretese esagerate della nostra società frammentata. Di
fatto, uno degli effetti di Die andere Heimat è forse quello di
indurre il pubblico a fermarsi per un istante e a vivere il diverso ritmo che
permetteva ai nostri antenati di sopravvivere. In fondo, potrebbe essere ancora
quello il vero ritmo del nostro cuore.
La saga di
Heimat
Girato in
parte in bianco e nero e in parte a colori, Heimat (che prende il nome
dalla parola tedesca che indica la casa o il luogo natio) fu presentato in
anteprima nel 1984 alla 41ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di
Venezia, raccogliendo un enorme consenso di critica. Suddiviso in 11 episodi per
un totale di 924 minuti, il film narra la storia della famiglia Simon e di
Schabbach, villaggio immaginario dell’Hunsrück, regione d’origine del regista.
Dieci anni dopo, nel 1992, uscì Heimat 2 – Cronaca di una giovinezza e
nel 2004 arrivò Heimat 3 – Cronaca di una svolta epocale. L’altra
Heimat. Cronaca di un sogno è stato presentato a Venezia nel 2013 e esce ora
nei cinema italiani per due giorni, martedì 31 marzo e mercoledì 1 aprile,
distribuito da Ripley’s Film, VIGGO e Nexo Digital.
Edgar
Reitz
Nato nel 1932
a Morbach è uno degli esponenti di punta del Nuovo Cinema Tedesco. Dopo il
diploma di maturità si trasferisce a Monaco di Baviera e comincia a lavorare nel
cinema in vari ruoli, dallo sceneggiatore al montatore, dall’aiuto regista al
direttore della fotografia. Nel 1962 è tra i registi firmatari, insieme a
Herzog, Kluge, Fassbinder, von Trotta, del Manifesto di Oberhausen che
denunciava la crisi del cinema tedesco e auspicava l’inizio di un nuovo corso,
economico ed estetico, per la settima arte in Germania. Dopo aver diretto
diversi cortometraggi, nel 1967 debutta nel film lungo con la storia d’amore
Mahlzeiten, che alla Mostra di Venezia vince il Premio come Miglior Opera
Prima. Due anni dopo torna a Venezia con Cardillac e successivamente gira
diversi film in co-regia (come il collettivo Das Goldene Ding, 1971,
presentato alla Mostra) e lungometraggi (come Geschichten vom Kübelkind,
1971, Die Reise nach Wien, 1973, e Il sarto di Ulm, 1978). Il
successo internazionale arriva proprio a Venezia con la proiezione in anteprima
del capolavoro di Reitz, l’opera monumentale Heimat (1984), serie per la
televisione in undici episodi della durata complessiva di 924 minuti che
racconta una lunga saga famigliare intrecciata con la storia della Germania dal
1919 al 1982. Il progetto sulla storia recente della Germania proseguirà con i
film, tutti presentati a Venezia, Die Zweite Heimat Chronik einer Jugend
(Heimat 2. Cronaca di una giovinezza, 1992), ambientato tra il 1960 e
il 1970, Heimat 3. Chronik einer Zeitenwende (Heimat 3. Cronaca di una
svolta epocale, 2004), che racconta gli anni dal 1989 al 2000 e Heimat.
Fragmente (2006), complemento alla trilogia composto da scene tagliate e
materiali inediti. Reitz è tornato a Venezia 70 fuori concorso con Die Andere
Heimat. Chronik einer Sehnsucht (Home From Home. Chronicle of a
Vision), ambientato nella Prussia di fine Ottocento.
RIPLEY’S
FILM
Nata
nel 2000 come società di distribuzione, la RIPLEY’S FILM ha un catalogo
caratterizzato da una ricca ed importante selezione di autori: Bernardo
Bertolucci, Marco Bellocchio, Gianni Amelio, Nikita Michalkov, Luchino Visconti,
Roberto Rossellini, Luigi Zampa, Vittorio De Sica, Tinto Brass, Alessandro
Blasetti, Mario Camerini e altri ancora; catalogo di oltre 700 film che spazia
dal cinema d’autore al peplum, dal dramma alla commedia italiana. Nel corso
degli ultimi anni ha intensificato i propri rapporti col mercato estero sia
attraverso la promozione e vendita del proprio catalogo, sia attraverso
l’acquisizione di film per il mercato italiano, intessendo rapporti con società
come Roissy Films, Gaumont, Pathé, Reverse Angle, Channel 4 Int., Hanway Films,
BFI, The Match Factory, Arte, Werner Herzog Production, Rezo Films, Celluloid
Dreams e altri ancora. Dal 2002 ha creato una divisione home video, la RIPLEY’S
HOME VIDEO, attiva sul mercato italiano e, ad oggi, considerata una delle più
qualificate società home video europee sotto il profilo qualitativo e
commerciale, con un catalogo di oltre 300 titoli. Attiva nel settore della
produzione, Maria Denis (2004) diretto da Gianfranco Mingozzi, Pasolini
prossimo nostro (2006) diretto da Giuseppe Bertolucci, Un altro
pianeta (2008) diretto da Stefano Tummolini (2008) dal 2006 si è impegnata
anche sul fronte della distribuzione theatrical portando nelle sale italiane
Pasolini prossimo nostro (2006) di Giuseppe Bertolucci e poi Joe
Strummer: The Future Is Unwritten (2007) di Julien Temple, Black House
(2007) di Shin Terra, Exiled (2006) di Johnnie To, Invincibile
(2001) di Werner Herzog, Un altro pianeta (2008) di Stefano Tummolini,
Tony Manero (2008) di Pablo Larraín, Teza (2008) di Hailè Gerima,
Taxi To The Dark Side (2007) di Alex Gibney, Amore & altri
crimini (Love and Other Crimes, 2008) di Stefan Arsenijević, Nat e il
segreto di Eleonora (Kérity, la maison des contes, 2009) di Dominique
Monféry. Nel 2014 ha distribuito Hannah Arendt (2012) di Margarethe Von
Trotta in collaborazione con NEXO DIGITAL.
VIGGO
Nata
da pochi mesi ha di recente riportato in sala, in collaborazione con RIPLEY’S
FILM e NEXO DIGITAL, Il cielo sopra Berlino (1987) e Paris, Texas
(1984): i due capolavori diretti da Wim Wenders di cui la VIGGO ha di recente
acquisito i diritti di tutta la library grazie ad un accordo con la Wim Wenders
Stiftung.
NEXO
DIGITAL
Nasce
dalla competenza di oltre 60 anni di esperienza nel settore dell’esercizio e
della distribuzione cinematografica. Pioniere e leader sul mercato mondiale
nell’ambito della distribuzione di EVENTI AL CINEMA in alta definizione –
dai concerti alle mostre d’arte, dai documentari agli spettacoli teatrali, dal
balletto agli anime – Nexo Digital si impegna nella diffusione di eventi di
qualità e di valore culturale e sociale, a favore di un modo nuovo di vivere il
cinema. In Italia tra gli ultimi titoli di grande successo di Nexo Digital
Justin Bieber Believe, One Direction. Where
we are, Modà. Come in un film, Nick Cave. 20.000 Days on Earth, David Bowie is,
Hermitage, Musei Vaticani 3D. Sempre
nel corso del 2014 nell’ambito di un’espansione internazionale del proprio
business, Nexo Digital ha offerto una slate di prodotti unici ai propri partner
internazionali: la cerimonia di Canonizzazione di Papa Giovanni XXIII e di Papa
Giovanni Paolo II in diretta da Piazza San Pietro a Roma (proposta nelle sale di
20 paesi del mondo in 3D), Musei Vaticani 3D e A Hard Day’s Night. Tutti i
dettagli e il calendario degli eventi Nexo Digital sono disponibili e sempre
aggiornati su www.nexodigital.it.