I retroscena della realizzazione del singolo “Così diversi” degli UNICOSTAMPO

I retroscena della realizzazione del singolo “Così
diversi”

degli UNICOSTAMPO

Unico Stampo foto di Alessandro d’Urso (27) b

Fabio Massimo Colasanti è
fondatore e chitarrista di “UnicoStampo”, da qualche settimana in radio con il
singolo “Così Diversi” che ha fatto parlare per il suo video originale https://vimeo.com/116521482

Fabio Massimo è uno tra i più
conosciuti artisti italiani, oltre che per aver lavorato con i più grandi della
musica nostrana e internazionale (ricordiamo solo il grande Pino Daniele), per
un’attenzione quasi maniacale all’aspetto tecnico dei tuoi prodotti
musicali.

“Maniacale” non direi, mi
sembra un termine sbagliato. Direi “amorevole”, io amo la musica e vorrei sempre
fosse perfetta per chi l’ascolta

Come hai pensato e realizzato
“Così Diversi” e l’album che uscirà?

E’ un disco pensato per
essere ricreato dal vivo. Non volevo un prodotto che, live, avesse un sapore
totalmente diverso. Quindi no a sovraincisioni che poi ci costringessero ad
avere 15 persone dal vivo, sul palco.

Veniamo al tuo strumento, la
chitarra

Forse sarebbe meglio
parlare di “le chitarre”. La parte chitarra è pensata a blocchi, ogni sezione
cambia sonorità ma sempre e solo suonata da 2 persone al massimo. Questo è un
bene anche per l’esibizione live. Abbiamo così una sonorità con più dinamica e
meno tracce.

Come è registrato il
disco?

In 192 KiloHertz, cioè in
Hd. Un lavoro duro ma soddisfacente, alla fine. Dà molto da fare in fase di
lavorazione, abbiamo dovuto usare i mix con due computer sincronizzati. E, mi
preme dirlo, questo ha senso solo con un mixer analogico SSL. Fosse stato
pensato in digitale non avrebbe senso.

Che problemi da’ lavorare con
qualità così alte?

Per dirne una lavorare a
192 impedisce l’uso della maggior parte dei plugin, è un file molto pesante.
Ogni chitarra era microfonata con 3 microfoni.

Quante tracce c’erano alla
fine?

50-60 tracce che
giravano…

Che convertitori avete
usato?

BURL di alta qualità. Per
le distorsioni delle chitarre cambiava amplificatore. Ho usato un distorsore
custom replicato da OKKO.

Come
amplificatore?

Brunetti 509, Dreamaker,
Proton, Fender Twin Custom, Orange Rocker 30. Tutti modificati nelle valvole in
pre.

Passiamo alle
casse

Vintage 30, Celestion e
Brunetti con i coni al neodimio.

Wow!

Eh sì!

Le chitarre?

Una power Smith custom,
Jazz Caster 69, Telecaster, l’immancabile Stratocaster. Per le acustiche
Takamine, Gibson, Martin.

Microfonaggio?

Sanken. Tutti i “pre” Gml e
Audioline