Dalla siciliana Assunta Patanè de “La ragazza con la pistola” alla dubbiosissima Raffaella di “Amore mio aiutami”: tanti i personaggi riproposti durante lo spettacolo teatrale “Mille volte Monica”,l’omaggio a Monica Vitti a cura di Francesco Sala, da un’idea di Tina Vannini e di Francesca Barbi Marinetti, che andrà in scena sino al 29 marzo al Teatro Belli.
LO SPETTACOLO –Il personale omaggio del Margutta RistorArte, storico vegetariano votato da sempre alla promozione di eventi culturali e dei giovani artisti, ad una delle più eclettiche, poliedriche artiste del nostro cinema e teatro, attraverso una carrellata di monologhi interpretati Ottavia Bianchi e Ketty Roselli, attrici e cantanti, comiche e drammatiche, che ben rappresentano le due facce di Monica Vitti.
Quasi un’ora e mezzo di spettacolo, tra recitazione e canto, ricchissimi di riferimenti ai film e alla vita della grande attrice romana dalle origini siciliane. Esilaranti i monologhi di “Dramma della gelosia – Tutti i particolari in cronaca” e “Teresa la ladra”, ma bellissimi anche i siparietti comprensivi di coreografia, come quello dedicato a “Polvere di stelle”. Ma durante la serata sono stati ricordati anche i grandi Alberto Sordi e Aldo Fabrizi, che tante volte hanno avuto a che fare con Monica. E poi video, interviste e aneddoti sulla sua vita. Al termine applausi e commozione per un’attrice che è ancora presente nei cuori di tutti.
GLI OSPITI DELLA PRIMA –In occasione della prima teatrale sono tanti i personaggi dello spettacolo e della mondanità, tra cui tante donne, che sono accorsi per prendere parte a questo omaggio teatrale, il primo di sei, alla grande attrice: erano presenti anche le attrici Daniela Poggi e Maria Rosaria Omaggio, il regista e sceneggiatore Giancarlo Scarchilli, la Contessa Elena Aceto di Capriglia e la psicologa Irene Bozzi, la giornalista Floriana Bertelli e l’attrice Samya Abbary, la giornalista Camilla Nata e il regista e autore teatrale Pier Paolo Segneri.
LA CARRIERA –L’attrice, romana di nascita con origini familiari siciliane, si diploma nel 1953 all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, allora diretta dal maestro Silvio D’Amico. E le sono bastati appena pochi mesi per iniziare a lavorare nel grande cinema italiano. Indimenticabili le sue interpretazioni in ruoli drammatici, come nella “tetralogia dell’incomunicabilità” di Michelangelo Antonioni (L’avventura, La notte, L’eclisse e Deserto rosso), ma anche in ruoli brillanti come ne La ragazza con la pistola, Amore mio aiutami, Dramma della gelosia e Polvere di stelle. Nel corso della sua carriera cinematografica ha ottenuto diversi riconoscimenti, tra cui: 5 David di Donatello come migliore attrice protagonista (più altri quattro riconoscimenti speciali), 3 Nastri d’Argento, 12 Globi d’oro (di cui due alla carriera) ed un Ciak d’oro alla carriera, un Leone d’oro alla carriera a Venezia, un Orso d’argento alla Berlinale, una Cocha de Plata a San Sebastián.
Francesco Salvatore Cagnazzo