Scopri come preparare la pizza con farina di canapa

Successo per la pizza con la farina di canapa

Il pizzaiolo diviene sempre più un professionista del disco di pasta lievitata ed è sempre alla ricerca di innovazioni per megliosoddisfare la clientela, ecco perchè Salvatore Grasso, pizzaiolo da generazioni, ha deciso di accettare la proposta fattagli da GiuseppeSorrentino del CNR per presentare una nuova pizza elaborata con farina di canapa che il produttore Polselli ha messo a disposizioneunitamente ai prodotti per guarnirla, tutte eccellenze del territorio irpino.

Salvatore Grasso ha raccontato anche che l’idea è nata moltoscherzosamente, perchè parlando con Sorrentino dei festeggiamenti che ilprossimo anno sono doverosi per l’anniversario del centenario della pizzeria nataappunto nel 1916, questi disse: “ti propongo di fare una pizza che fa campare100 anni che è quella con la farina di canapa”. L’idea si è sviluppata subitocon la disponibilità di Grasso a mettere a disposizione per un interopomeriggio, per la presentazione di questa idea alla stampa ed operatori delsettore, il proprio locale.

Prima di iniziare le degustazioni, Grasso ha salutato gli ospiti passando la parola a Sorrentino che si è soffernato su questa idea nata in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto SistemiAgricoli e Forestali nel Mediterraneo di Ercolano (NA), con la CondottaSlow-Food Irpinia Colline dell’Ufita e Taurasi e Slow Food Napoli e con la partecipazione degli Istituti Alberghieri “G. De Gruttola” di Ariano Irpino(AV) e “Manlio Rossi Doria” di Avellino, nonché alcuni produttori della verde Irpinia che stanno iniziando a caratterizzare i loro prodotti in base alla loro sostenibilità ambientale ed ai benefici effetti che essi possono avere sullasalute dei consumatori. Hanno contribuito a far degustare i loro prodotti, sia a solo che sulle varie pizze sfornate prodotte con la Farina di Canapa Polselli di Arce FR,  i Pomodorini  della Coop. Agricola “La Pacchiana” diMontecalvo Irpino, l’Olio Extra Vergine di Oliva Dop – Mono varietale Ravece dell’oleificio Montuori di Grottaminarda, il Broccolo Aprilatico di Paternopoli di Silvana del Vicario e Anna Maria Perrillo, il Pecorino Carmasciano dell’agriturismo Forgione di Rocca S. Felice, i Latticini da Latte Nobile del Formicoso dell’Azienda agricola Serroni di Bisaccia, l’Az.Agricola Maricon da diVallata e la Birra Artigianale dell’Az. Agr. Serro Croce  di Monteverde    

L’occasione dell’Expo, è stato anche un movente per presentare un simile prodotto che contribuisce al tema della sei mesi milanese e che affronta l’accusa che l’Italia detiene, da parte di studiosi olandesi,che ci pongono al secondo posto dopo gli Stati Uniti per il consumare molta natura in generale con il tipo di alimentazione utilizzato.

Sulla Canapa la cannabis sativa, diversa dalla CannabisIndica che è la marijuana, è intervenuta Anna Tedeschi del CNR-ISAFORMche ha evidenziato che questo tipo di farina ha un apporto di preziosi nutrienti; fornisce tutti gli aminoacidi essenziali e gli acidi grassi che contiene sono al 90% acidi grassi polinsaturi, tra cui anche il pregiato acido Gamma Linolenico, minerali, fibre e vitamine. Questa farina protegge il ricambio naturale delle cellule e rafforza il sistema immunitario. La farina di canapa contiene naturalmente Omega 6 ed Omega 3 in rapporto al 3/1, che in natura è quello più vicino al rapporto raccomandato dall’OMS. Infine la farinadi semi di canapa può essere considerata come un “vaccino nutrizionale”; un alimento che introdotto nella dieta giornaliera, magari con la pasta o il panefatti con questa farina, rafforza e regola la risposta del sistema immunitario,del sistema ormonale e del sistema nervoso nei confronti delle aggressionidell’ambiente.

Emiliano Polselli ha poi chiarito i vari aspetti qualitativi e benefici della sua farina di canapa ed ha risposto ai numerosi quesiti posti dai giornalisti presenti all’evento.

A termine dell’incontro degustativo di questa pizza dalla farina di canapa, presentata in tutte le forme: da priva di guarnizioni ai vari tipi guarniti con mozzarella e pomodorini, a quella con broccoli e formaggi e a quella ripiena fritta, il bilancio dei giudizi di tanti esperti presenti al lancio di questa novità è stato positivo. Lo stesso, per tradizione storico Salvatore si è espesso in questi termini: “questo impasto lo ritengo ben valido perchè la farina è ricca di fibre, antiossidanti Omega 3- 6 e 9, buona per i diabetici quindi basse calorie ed ottima anche per coloro che hanno problemi di colesterolo. Come tutte le innovazioni lascerà il tempo che trova, perchè la tradizione della pizza è quella della “00” e penso che continuerà così. Lagente si avvicinerà a questa pizza un pò per la moda ed un pò per curiosità edun pò perchè la trova diversa, ma una volta assuefatto il palato a questo sapore sarà nuovamente la pizza tradizionale a primeggiare, anche se questapizza, comunque tanto buona, sarà una alternativa per variare dai gusti storici. Specie se fatta con le verdure e bene i buongustai la gradiranno davvero, ma certamente non sempre; è per me una bellissima trovata che siaggiunge ad un panorama di varianti della pizza che vengono proposte in questo locale storico per questo prodotto gastronomico, come in altri locali cheriescono a mantenere questa storicità tipo Salvatore Di Matteo chequesta sera insieme a Sarah Ancarola, come nanche Stefano Auricchio, Direttore Generale Avpn che hanno accettato il mio invito ed hanno così loro delle valutazioni sul prodotto che abbiamo presentato per la prima volta a Napoli. Io che ho ospitato il lancio di questo prodotto proporrò ed offirò, per un periodo di tempo ai clienti, ogni sera, una ventina di pizze realizzate con farina di canapa; poi a chi la chiderà, dato i costi delprodotto primario per realizzarla, superiore a quello della farina 00, con un leggero aumento di costo come d’altronde avviene anche per i celiaci quando chiedono una pizza adatta al loro problema.

L.C.