Adagio @Teatro Binario 7 di Monza | 11-12 aprile 2015

ADAGIO – Foto Andrea Corbetta 3

ADAGIO, NOVE DRAMMETTI
PER RIDERE DELLA MORTE
Sabato 11 e domenica 12 aprile al Teatro Binario 7 di Monza,
lo spettacolo del Teatro della Tosse di Genova

Monza, 31 marzo 2015. In scena al Teatro Binario 7 sabato 11 e domenica 12 aprile, Adagio, un testo inedito della drammaturga svizzero-francese Emanuelle delle Piane, che ha debuttato in prima nazionale la scorsa stagione al Teatro della Tosse di Genova, riscuotendo grande successo.

Lo spettacolo è costruito utilizzando la forma del “dramolette” o “drammetto”, ossia un racconto teatrale spezzato in piccoli momenti autonomi uniti da un tema generale. Il filo rosso che lega i diversi drammi è la morte, evento preso a pretesto per parlare di rapporti umani, dinamiche di coppia e altri avvenimenti legati all’esistenza umana come appunto, l’amore.

Nove episodi, nove variazioni ironiche e surreali sul tema della morte ispirati ad altrettanti adagio musicali, i drammetti analizzano, sdrammatizzano ed esorcizzano uno dei tabù della cultura occidentale. Sia essa ipotesi o fatto compiuto, la morte è lo strumento per mettere in evidenza la fragilità dei rapporti, le menzogne, gli inganni, i rimpianti e i desideri delle nostre vite, le bassezze e la sgradevolezza degli uomini. Tutte cose di cui è lecito ridere, presentate con un’ironia di volta in volta caustica e sottile, perfida e lieve, che consente la rappresentazione semplice, diretta e immediata dei contrasti, delle contraddizioni e delle assurdità del mondo.

Lo spettacolo è girato da tre punti di vista. Sono tre, infatti, i registi che dirigono altrettanti drammetti ciascuno: Elisa D’Andrea, Yuri D’Agostino ed Elisabetta Granara, a guidare i quattro attori Sara Cianfraglia, Mauro Lamantia, Aldo Ottobrino e Sarah Pesca. I personaggi sono sempre in bilico tra la concretezza della realtà, espressa dalla parte più razionale delle loro esistenze a l’assurdità e il grottesco dei loro pensieri e sogni più nascosti. Gli attori danno vita di volta in volta a personaggi che sul palco alternano registri interpretativi diversi, dalla prosa al varietà. C’è la coppia innamorata davanti alla tomba dei genitori di lui, si incontrano le rockstar Madonna e Michael Jackson icone della spensieratezza pop, qui in vesti di fantasmi invadenti, oltre a citazioni cinematografiche come quella del ballo caraibico di Jim Carrey e Cameron Diaz in The Mask o altri legati alla tradizione delle commedia italiana.

Si studiano le dinamiche sociali e come, dinanzi alla morte, gli squilibri e i rancori del quotidiano spesso vengano allo scoperto rivelando il lato peggiore delle persone. Si parla della propria morte, o di quella di conoscenti o persone care. È l’evento di cui si parla qualche volta, spesso sì, spesso no. Anche troppo. Tormenta, preoccupa, fa discutere o semplicemente arriva. Alla morte c’è chi si prepara, chi l’aspetta, chi la riceve volontariamente. C’è anche chi la organizza con metodo quando è ancora vivo e vegeto.

Il testo di Emanuelle Delle Piane parla di morte, «che allegria! – viene da pensare – Ma se della morte non si può ridere almeno si potrà sorriderne».

RASSEGNA STAMPA
L’apparente leggerezza con cui si affronta il tema così pesante della morte vuole nascondere il difficile lavoro di tenere insieme una tripletta poetica quasi indistinguibile sulla scena.[…] È un disordine ordinato che si muove Adagio verso un obiettivo comune, un saggio sulla morte. In scena compaiono e scompaiono molteplici situazioni su come affrontare un trapasso che viene progettato, desiderato, ripudiato, sfiorato da una serie di personaggi assurdi legati da sentimenti di amore e odio verso la fine della vita.                                                  Davide Sannia, Klpteatro.it

La morte si fa bella, nella nuova produzione del Teatro della Tosse. Si diverte e fa divertire, sdrammatizza, gioca con il grottesco, il surreale e l’assurdo. È cupa ma colorata, intreccia storie e situazioni lontane tra loro e permette a un’allegra, numerosa compagnia di attori (quattro e davvero convincenti) e registi (tre, giovani e bravissimi) di trasformare nove drammetti inediti della drammaturga italo svizzera Emanuelle delle Piane in un piccolo, piacevolissimo gioiellino di teatro. Raffinato, avvolgente e confortante come il suo titolo, Adagio.              Matteo Macor, Bluecult.it

Come storie brevi intessute con uno stesso materiale tematico-linguistico, su un’asciutezza spesso tendente a una testualità scarna e apertamente ambigua, il lavoro di regia e di interpretazione ha proposto una lettura intelligente e brillante.                         Laura Santini, Mentelocale.it

BIOGRAFIE
Emanuelle Piane
È una drammaturga nata a La Chaux-de-Fonds, ha nazionalità svizzera e italiana. Ha insegnato presso l’Université Paris-Sorbonne (Paris IV) e tiene regolarmente corsi di scrittura rivolti a professionisti e insegnanti. Affermatasi dapprima nel Teatro Ragazzi, è ora nota e rappresentata in Europa e in Nord America. Lo spettacolo Adagio al Teatro della Tosse costituisce la prima rappresentazione assoluta di una sua opera in Italia, mentre la pubblicazione di quattro suoi testi teatrali è prevista presso l’Editrice Aracne (Roma, 2014) a cura di Marco Cappelletti e di Gianni Poli. Nel suo Teatro: Le Tiroir suivi de L’Armoire, 1997 (trad. it. di Marco Cappelletti). Interviews, 1998. La Monstre, 2000. Les Sœurs bonbon, 2008 (trad. it. di Gianni Poli) Amours chagrines ou L’École de la vélocité, 2010. Adagio (2006), in Pièces, ivi, 2010 (trad. it. di Marco Cappelletti). À-Dieu-Vat (2006), 2010 (trad. it. di Gianni Poli). Les Enfants de la pleine Lune, 2011 (trad. it. Di Simona Polvani). Lhom, 2012.

Yuri D’Agostino
Regista e attore genovese. Si diploma al teatro Stabile di Torino nel 2006 dove ha tra i suoi maestri, Bruce Myers, Franca Nuti, Mauro Avogadro, Ferruccio Soleri e ha la possibilità di partecipare a spettacoli con Massimo Popolizio, Franco Branciaroli e lo stesso Bruce Myers. Ugualmente affascinato dal lavoro approfondito sul testo e dal corpo dell’artista come mezzo creativo, già a Torino si interessa alla regia e al rapporto tra attore, regista e testo. Oltre a portare avanti progetti con la compagnia di cui fa parte, il Mulino di Amleto, comincia la sua collaborazione con il Teatro della Tosse nel 2008 come attore e in seguito anche come assistente alla regia. Da alcune stagioni è docente nei corsi di teatro della Tosse. Ha contribuito in parte alla nascita del progetto ‘Cantiere Campana’.

Elisa D’Andrea
Regista-autrice. Collabora con Emanuele Conte in qualità di assistente alla regia per gli spettacoli Alice nella Casa dello specchio che riprende adattandolo per ragazzi; e Il solitario, ovvero che inenarrabile casino. Da alcune stagioni conduce sempre con Emanuele Conte ed Enrico Campanati il laboratorio di recitazione del Teatro della Tosse e quello di drammaturgia “note in margine a una tovaglietta”. È ideatrice e regista di Cabaret Burlesque.

Nella stagione 2012/2013 viene messa in scena La regola del gioco la sua prima drammaturgia. È autrice insieme a Emanuele Conte degli spettacoli Sogno in una notte d’estate e Masque di Capodanno. È inoltre autrice e regista di spettacoli rivolti all’infanzia tra cui ricordiamo Branciforte, coniglietto pop up.

Elisabetta Granara
Nata a Genova, opera tra Genova, l’entroterra e città sparse nel nord Italia. Attrice laureata in Teoria della Letteratura con una testi sul romanzo di mare. Fonda Il Gruppo di Teatro Campestre nel 2008 e cura tutti gli aspetti della compagnia, dalla promozione all’organizzazione, alla produzione degli spettacoli. I suoi spettacoli come regista e co-autrice sono “Un fischio, samba, morte” (2011), Medaglia del Presidente della Repubblica al Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro di Udine, e “Civediamoaldìperdì”, Selezionato al Festival Play With Food III, Vincitore del
concorso Teatropianeta 2012, finalista al Premio Scintille, e “I Mole People” (2013). È direttrice artistica del festival teatrale Rural Indie Theatre, giunto nel 2013 alla sua quinta edizione, per cui collabora con l’Associazione Disorder Drama di Genova. Nel 2012-13 ha collaborato con il Teatro delle Albe di Marco Martinelli nella non-scuola di San Felice sul Panaro (MO), ha presentato in semi-finale al Premio Scenario il progetto “Amami baciami amami sposami”. Nel 2014 debutterà come regista in “Adagio”, una produzione del Tosse della Tosse, e con il nuovo spettacolo del Gtc “Amami, baciami, amami, sposami”. Ha studiato, tra gli altri, con Maria Grazia Mandruzzato, Marco Martinelli, Danio Manfredini, Thomas Richards Mario Biagini.

TEATRO BINARIO 7
ADAGIO

di Emanuelle Delle Piane

traduzione Marco Cappelletti e Emanuelle Delle Piane

regia Yuri D’Agostino, Elisa D’Andrea, Elisabetta Granara

scene Paola Ratto

con Sara Cianfriglia, Mauro Lamantia, Aldo Ottobrino, Sarah Pesca

produzione Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse

Date spettacolo:
sabato 11 aprile, ore 21.00
domenica 12 aprile, ore 16.00 e ore 21.00

Biglietti:
intero € 18| ridotto € 15 (CartaPiù Feltrinelli)| ridotto € 12 (under25, over65, abbonati altre stagioni e convenzionati)| in abbonamento per gli allievi de La Scuola Delle Arti| under18 € 6

Per info e prenotazioni:
Teatro Binario 7
via Filippo Turati 8, Monza
tel. 039 2027002 | biglietteria@tetrobinario7.it
www.teatrobinario7.it