“Lo scorso novembre ha segnato
una serie di “tutto esaurito”
Artemisia Gentileschi, piéce scritta e diretta da
Lino Marrazzo con Fulvio Falzarano e Silvia Siravo. Prodotto dal Teatro Stabile
del Friuli Venezia Giulia, lo spettacolo viene riproposto dall’8 al 12 aprile
alla Sala Bartoli. Biglietti in vendita per la prima e l’ultima replica: il 9,
il 10 e l’11 invece, recite dedicate alle scuole, che hanno riservato grande
interesse alla storia di questa antesignana pittrice”.
Ritorna a grande
richiesta alla Sala Bartoli Artemisia Gentileschi, scritto e diretto da Lino
Marrazzo e interpretato da Fulvio Falzarano e Silvia Siravo.
Lo spettacolo,
prodotto dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, andrà in scena dall’8 al
12 aprile: tre repliche – il 9, 10 e 11 aprile – saranno riservate al pubblico
delle scuole, particolarmente interessato alla figura di questa antesignana
pittrice, ma anche della donna Artemisia, attualissima per la sua dolorosa
storia di violenza e sopraffazione.
«Chi penserebbe che sopra un lenzuolo
studiato di candori e ombre diacce degne d’un Vermeer a grandezza naturale,
dovesse avvenire un macello così brutale ed efferato (…) Ma – vien voglia di
dire – questa è la donna terribile! Una donna ha dipinto tutto questo? (…)» con
quanto stupore il critico Roberto Longhi commentava, nel 1916, uno dei
capolavori di Artemisia Gentileschi, Giuditta che decapita Oloferne.
In
effetti gli studiosi intravvedono in questo ed in altri suoi quadri i segni del
dolore e dell’odio provocati in lei da una grave violenza subita, ma anche gli
indizi di una personalità emancipata e nonostante tutto forte. Una personalità
che Lino Marrazzo indaga con competenza e sensibilità, puntando molto sul tema
della violenza sulle donne, oltre che sull’interessante profilo storico e
artistico di Artemisia.
Nata nel 1593 a Roma da Prudenzia e Orazio
Gentileschi, Artemisia rimane orfana di madre e cresce con il padre pittore che
la avvia all’arte sotto influenze caravaggesche. Mostra un talento immediato e
potente, ma si scontra con i limiti della condizione femminile di allora. Di lei
non si conosce molto altro, se non le note di uno scarno diario, la sua pittura,
gli atti di un doloroso processo per lo stupro subito da un pittore amico del
padre, il quale a propria volta le riserva morbose attenzioni.
Proprio
questo rapporto padre-figlia, pieno di chiaroscuri, ha sollecitato la fantasia
di Lino Marrazzo, interessante autore e regista triestino cui si deve uno
spettacolo ricco di tensioni emotive e di input attuali, costruito sul vivido
confronto psicologico fra un’appassionata Artemisia (interpretata da Silvia
Siravo) e suo padre, a cui Fulvio Falzarano saprà donare luci e ombre, tratti
duri e dissoluti.
Artemisia Gentileschi scritto e diretto da Lino
Marrazzo con Fulvio Falzarano e Silvia Siravo e con gli effetti sonori di
Maurizio Bressan, va in scena da mercoledì 8 a domenica 12 aprile: l’8 lo
spettacolo debutta alle ore 21, domenica 12 come di consueto, la recita è
pomeridiana con inizio alle 17. Le altre repliche sono riservate al pubblico
delle scuole.
In occasione di Artemisia Gentileschi, l’atrio della Sala
Bartoli ospiterà una piccola esposizione fotografica legata al tema dello
spettacolo, con scatti della fotografa Rita Badalucco che ha curato anche le
immagini di scena.
I posti ancora disponibili si possono acquistare
presso tutti i punti vendita dello Stabile regionale, i consueti circuiti e
accedendo attraverso il sito www.ilrossetti.it alla vendita on line. Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.