Lunedì 20 aprile 2015 | ore
17.30
presso il Caffè letterario del Convento di San
Domenico Maggiore
abbatemaggio_ricoverato nell’ospedale psichiatrico L. Bianchi il febbraio del 1956 e l’agosto del 1957 |
piazza San Domenico Maggiore | Napoli
A.S.L. Napoli 1 Centro |
Direttore Generale Ernesto Esposito
con il Polo Archivistico Sanitario dell’ex
ospedale psichiatrico Leonardo Bianchi
in collaborazione con l’associazione S/carte
con il patrocinio del Comune di Napoli
presenta
GENNARO ABBATEMAGGIO o’ cucchieriello
incontro pubblico
sul primo pentito del
primo maxiprocesso alla camorra (processo Cuocolo)
Ingresso libero
fino a esaurimento posti
Intervengono:
Ernesto Esposito, direttore generale
dell’A.S.L. Napoli 1 Centro
Anna Sicolo, dirigente del P.A.S. A.S.L. Napoli 1
Centro
Giovandomenico Lepore, già procuratore della
Repubblica
Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia
Vincenzo M. Siniscalchi, avvocato pubblicista
Isaia Sales, docente di storia delle mafie
Michela Sessa, direttore archivio di stato di Avellino
Francesco Rizzo, colonnello cc
Milly Coppola, psichiatra dell’A.S.L. Napoli 1 Centro (figlia del medico che ebbe
in cura Abbatemaggio)
Luigi Carbone, giornalista Rai, nel ruolo di
moderatore
Il direttore generale
dell’A.S.L. Napoli 1 Centro Ernesto
Esposito con il Polo Archivistico
dell’ex ospedale psichiatrico Leonardo Bianchi organizza, in collaborazione
con l’associazione S/carte, l’incontro
pubblico “Gennaro Abbatemaggio o’ cucchiariello”, allaluce del
ritrovamento nell’archivio storico dell’ex o.p. Leonardo Bianchi della
cartella clinica di Gennaro Abbatemaggio, datata 1956, mai citata dai
numerosi studiosi e ricercatori che si sono occupati del fatto.
Il convegno si terrà lunedì
20 aprile, dalle 17.30, nel caffè
letterario del convento di San Domenico Maggiore nell’omonima piazza.Un’occasione, dunque, per discutere
del ruolo dei pentiti, il loro rapporto con gli inquirenti, la loro
attendibilità e il loro contributo reale alla lotta alla criminalità
organizzata.
Dopo i saluti del direttore generale
e l’introduzione di Anna Sicolo,
direttrice del Polo Archivistico Sanitario, interverrannoGiovandomenico Lepore, già procuratore della Repubblica, Franco Roberti, procuratore nazionale
antimafia, Vincenzo M. Siniscalchi,
avvocato pubblicista, Isaia Sales,
docente di storia delle mafie, Michela
Sessa, direttore archivio di stato di Avellino, Francesco Rizzo, colonnello e Milly
Coppola, psichiatra dell’A.S.L.
Napoli 1 Centro, nonché figlia del medico che ebbe in cura Abbatemaggio,
moderati dal giornalista Rai Luigi
Carbone.
Il ricovero di Abbatemaggio avvenne
a ridosso dell’affaire Montesi di cui l’Abbatemaggio, scontata la pena
carceraria inflittagli nel processo Cuocolo, si dichiarò protagonista
informato e diretto ma occulto, ritornando così nuovamente agli onori
della cronaca. Dai documenti in cartella clinica, inoltre, si
rileva che i due ricoveri a breve distanza l’uno dall’altro e la
diagnosi di pazzia furono sollecitati esplicitamente da Abbatemaggio per
la paura di vendette relative a sue rivelazioni sul caso Montesi.
Durante ilconvegno
si dibatterà sul valore mediatico che il processo
Cuocolo ricoprì a Napoli, al punto che Il
Mattino mandava i suoi giornalisti a filmare le sedute
processuali a Viterbo e i filmati venivano
poi proiettati a Napoli nella Galleria Umberto I la sera
stessa. Il pubblico napoletano seguì con
grande trasporto le vicende processuali, tant’è
che ancora oggi si dice, di
chi si pente e parla: “Haje fatt’ Abbatemaggio!”.
Abbatemaggio diventa un “personaggio pubblico”: cavalca
l’onda mediatica, diventa ”manager” di se
stesso fino a essere riconosciuto ufficialmente come “consulente
sulla camorra” per film e opere teatrali.