ORCHESTRA RAI: IL CONCERTO PER LA MANO SINISTRA DI RAVEL PER HUSEYN SERMET E TITO CECCHERINI

Stagione
2014-2015

                                                         18°concerto

                       Auditorium
Rai
Arturo
Toscanini
di
Torino

Hüseyin Sermet High Res 2  – credit Mat Hennek light

giovedì 9 aprile2015 ore
21.00

venerdì10 aprile 2015 ore 20.30

Il
concerto di giovedì 9 aprile
ètrasmesso in collegamento
diretto su Radio3

per
il programma
Radio3
Suite

Tito
Ceccherini
direttore

Huseyn
Sermet
pianoforte

György
Ligeti

                                       Lontano,
per grande orchestra(1967)

Ultima
esecuzione Rai a Torino:
22 settembre 2004, Jonathan Webb (Settembre Musica)

Maurice Ravel

Concerto per la mano sinistra,per pianoforte e orchestra (1929/1930)

Ultima esecuzione Rai a Torino: 28 ottobre 2005,
Pascal Rophé, Louis lortie

Béla Bartók

Musica per strumenti a corda, percussione e
celesta (in 4 parti) (1936)

Ultima esecuzione Rai a Torino: 21 aprile 2006,
Gy
örgy Györiváni-Ráth

Biglietti
da 30 a 9 euro (ridotto giovani)

Informazioni:
biglietteria dell’Auditorium
Rai;

011.810.4653/4963

biglietteria.osn@rai.it ;

www.osn.rai.it

ORCHESTRA
RAI:
IL CONCERTO PER
LA MANO SINISTRA DI RAVEL PER HUSEYN SERMET E TITO CECCHERINI

Giovedì 9 aprilea
Torino e su Radio3

Replica
venerd
ì 10aprile

Fu
commissionato dal pianista Paul Wittgenstein – fratello del grande filosofo
Ludwig – che perse il braccio destro sul fronte durante la Prima Guerra
Mondiale il Concerto per la mano sinistra per pianoforte e orchestra di
Maurice Ravel, che il pianista turco Huseyn Sermet propone giovedì 9 aprile
alle 21 con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, all’Auditorium Rai
“Arturo Toscanini” di Torino e in diretta su Radio3. “Il timore delle
difficoltà non è mai tanto vivo quanto il piacere di misurarsi con loro e, se
possibile, vincerle” disse Ravel. Fu quindi logico per lui accettare di
scrivere, tra il 1929 e il 1930, un concerto per la sola mano sinistra con le
evidenti restrizioni che l’impresa imponeva. Dal canto suo Wittgenstein non fu
mai fedele alla partitura, sulla quale intervenne con improvvisazioni e
modifiche personali deplorate dal compositore.

Insieme
a Huseyn Sermet, pianista dalla carriera trentennale e dalla grande versatilità
artistica, è impegnato il direttore d’orchestra Tito Ceccherini, riconosciuto
interprete del repertorio moderno e contemporaneo, che in apertura di concerto
propone Lontano, una delle più importanti composizioni degli anni
Sessanta di  di György Ligeti, che indaga
in essa il movimento lento e continuo di grandi masse timbriche. Nella seconda
parte della serata è invece in programma laMusica per strumenti a corda, percussione e celestadi Béla Bartók, composta nel 1936 e divenuta
celebre anche per essere stata utilizzata da Stanley Kubrick nella colonna
sonora del film Shining, del quale intere sequenze furono ideate e
girate proprio partendo partendo da questa musica.

Il
concerto è replicato venerdì 10 aprile alle ore 21. Le poltrone numerate dei
due concerti, da 30 a 15 euro (ridotto giovani per i nati dal 1985) sono in
vendita sia online sia presso la biglietteria dell’Auditorium Rai. Un’ora prima
dell’inizio sono messi in vendita gli ingressi non numerati a 20 e 9 euro.
Informazioni: 011.8104653–biglietteria.osn@rai.itwww.osn.rai.it.

Tito Ceccherini

Riconosciuto interprete del repertorio moderno, ha approfondito
l’opera dei classici del ‘900, oltre al melodramma italiano e a opere nuove (Da gelo a
gelo
e Superflumina di Sciarrino, La
Cerisaie
di Fénelon al Bolshoi e all’Opéra di Parigi, Les
pigeons d’argile
di Hurel a Tolosa).

Ha collaborato con orchestre come la Philharmonique de Radio France,
la BBC Symphony londinese, la HR-Sinfonieorchester di Francoforte, la SWR di
Stoccarda, la Deutsche Radio Philharmonie, la Tokyo Philharmonic, l’OSN Rai,
l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, della Fenice di Venezia, del San
Carlo di Napoli, la Sinfonica di Milano “G.Verdi”, l’Orchestre de Chambre de
Genève, la OSI di Lugano, la Haydn di Bolzano, l’Orchestra della Toscana, ed
ensemble rinomati come l’InterContemporain e Contrechamps.

È stato ospite di Festival d’Automne à Paris, Schwetzingen
Festspiele, Münchner Biennale, Festival Musica di Strasburgo e di prestigiose
sale come la Philharmonie di Berlino, la Suntory Hall di Tokyo, la Philharmonie
di San Pietroburgo e la Cité de la Musique di Parigi. Nel 2012 ha debuttato al
Festival di Lucerna partecipando al ciclo “Pollini Perspectives” con il
Klangforum Wien e i Neue Vocalsolisten. Ha inaugurato il nuovo Festspielhaus a
Erl (Austria), con un’acclamata interpretazione del Castello di Barbablù di
Bartók. E’ stato applaudito in teatri come il Bolshoi di Mosca (Turandot),
l’Opéra National de Paris, il Capitole di Toulouse, il Grand Théâtre de Genève,
il San Carlo di Napoli, il Colón di Buenos Aires e il Nationaltheater a
Mannheim.

Fra i progetti futuri si segnala il debutto sul podio della WDR
Sinfonieorchester di Colonia e su quello della Radio Filharmonisch Orkest al
Concertgebouw di Amsterdam.

In ambito lirico si ricordano La porta della legge di Sciarrino per la Fenice
di Venezia, il ritorno al Théâtre du Capitole di Toulouse con Il
castello di Barbablù
di Bartok e Il prigioniero di Dallapiccola,
all’Opéra di Rennes con Don Pasquale.

Le sue incisioni discografiche (realizzate per Sony, Kairos, Col
legno, Stradivarius) coprono un repertorio che va da Händel a Sciarrino, e sono
state insignite di premi come lo “Choc” di Le Monde de la Musique e il
“Diapason d’Or”. L’incisione del Lohengrin di Sciarrino per
Col legno è stata premiata al Midem Classical Awards nella sezione opera.

Attivo didatta in Europa e in Giappone, è membro dell’Accademia di
Montegral. Insegna presso il Landeskonservatorium di Innsbruck, dove è titolare
della cattedra di Direzione d’orchestra, e collabora con il Conservatoire
National Supérieur de Musique et de Danse di Parigi.

Huseyn
Sermet

Nato a Istanbul nel 1955, ha iniziato gli studi al
Conservatorio di Stato di Ankara per proseguire al Conservatorio di Parigi e in
seguito alla Ecole Normale de Musique de Paris “Alfred Cortot” con Thierry de
Brunhoff, Nadia Boulanger e Maria Curcio. Ha studiato composizione con Olivier
Messiaen e ha ricevuto il premio “Lili Boulanger” Award per il suo quartetto
per archi.

La sua carriera trentennale rivela grande
versatilità ed eclettismo nella visione artistica. Si è esibito nel mondo con
direttori come Vladimir Jurowski, Semyon Bychkov, David Robertson, Lawrence
Foster, Pablo Heras-Casado, Jonathan Nott, James Gaffigan e Hans Graf e con
musicisti quali Maria João Pires e Renaud e Gautier Capuçon.Ha lavorato con orchestre come London e Royal Philharmonic, Orchestre de
Paris, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, Luzerner Sinfonieorchester,
Bamberger Symphoniker, NHK e le sinfoniche di Shanghai, Tokyo e Detroit.

Tra gli impegni recenti, ha suonato in concerto con
la Filarmonica di Hong Kong (Lawrence Foster), la Trondheim Symfoniorkester
(Krzysztof Urbański) e la Deutsches Symphonie-Orchester di Berlino (Sir Roger
Norrington), oltre alle orchestre di Tokyo e Osaka e alla Filarmonica di Seoul
(Michel Plasson). La stagione 2014/15 include il debutto con l’Orquesta
Sinfónica de Galicia (Sir Neville Marriner).

Tra le importanti istituzioni in cui ha suonato in
recital troviamo: International Piano Series di Londra, Schleswig Holstein
Musik Festival, Cité de la Musique di Parigi, CuvilliésTheater di
Monaco
, Dias da Musica di Lisbona, Tivoli di Copenaghen, i Festival
pianistici di Oxford e Lille e il National Centre for the Performing Arts di
Pechino.  

Molto attivo anche come compositore, tra i suoi
lavori si ricordano Réminiscènce 1, Dream and Nightmare, Sculptures 1 e Réminiscènces II.

Attento all’attività didattica, è stato rirpreso in
Giappone dalla NHK TV per una serie di 15 masterclass con giovani pianisti,
trasmesse in tutto il paese.

Molte delle sue incisioni per Naïve, Harmonia Mundi
e Erato hanno vinto premi internazionali, incluso il disco di brani per piano
solo di Ravel, tre dischi dedicati ad Alkan (vincitori del Diapason d’Or de l’Année),
una selezione di brani a quattro mani di Schubert con Maria João Pires e
un’incisione della Sonata per pianoforte di Liszt e dei suoi ultimi lavori.