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Aggiornato il 29/10/202324/04/2015Eventi

Scopri il Museo della Pietà Rondanini a Milano

Iaphet Elli
Pieta-Rondanini-ph-Roberto-Mascaron
Pieta-Rondanini-ph-Roberto-Mascaroni

Sabato 2 maggio l’inaugurazione del Museo dà l’avvio a ExpoinCittà: grande festa al Castello Sforzesco a una settimana di ingresso gratuito fino a domenica 10maggioMilano, 17 aprile 2015 – Sarà il nuovo Museo Pietà Rondanini Michelangelo ad aprire, con una grande festa al Castello Sforzescosabato 2 maggio, il ricco programma di iniziative ed eventi di ExpoinCittà,destinato ad animare la vita culturale milanese per tutto il semestre dell’Esposizione Universale.

Il taglio del nastro si svolgerà alle ore 11,mentre dalle ore 14 fino alle ore 23 il Museo resterà aperto alla città e saràad ingresso gratuito per tutta la settimana fino a domenica 10maggio.In concomitanza con l’avvio di Expo 2015, e dopo quasi sessant’anni trascorsi nel Museo d’Arte Antica del Castello all’interno della Sala degli Scarlioni, dove abitava in una nicchia d’autore firmata BBPR, la Pietà Rondanini cambia casa,rimanendo sempre all’interno del Castello Sforzesco e trovando la sua definitivacollocazione nell’affascinante spazio dell’antico Ospedale Spagnolo.

L’ultimoemozionante capolavoro di Michelangelo viene così ridonato a Milano in un nuovospazio espositivo dedicato, riscoperto, restaurato e restituito alla città nelraffinato allestimento di Michele De Lucchi, capace di dare piena valorizzazioneal significato espressivo e alla straordinaria potenza iconica dellaPietà.

Ilprogetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione portata avanti perquasi tre anni fra Istituzioni pubbliche e realtà private, in particolare dalComune di Milano insieme alle Soprintendenze, al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT), all’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (ISCR) e al Politecnico di Milano – Centro BeniCulturali per le attività di diagnostica, monitoraggio e ingegneria.

Fondamentale è stato inoltre il contributo della Fondazione Cariplo, partneristituzionale del Castello Sforzesco nel progetto di restauro architettonico edi rinnovamento museografico.

Un insieme di voci e di diverse competenze chehanno saputo confrontarsi con sinergia su temi di conservazione, restauro,progettazione e ingegnerizzazione, in grado di garantire la più altavalorizzazione dell’opera e al tempo stesso la sua massima sicurezza.

Per questaoccasione è stata infatti progettata una speciale piattaforma antisismica eantivibrante con un basamento cilindrico super tecnologico su cui poggia lascultura.

La progettazione delle strutture di protezione dell’opera èdell’azienda giapponese Thk con Miyamoto International e il piedistallo èrealizzato dall’italiana Goppion. La realizzazione di questa innovativatecnologia è stata seguita in ogni sua fase esecutiva dal Politecnico di Milano.

Il tutto in stretta collaborazione anche con Arterìa che si è occupata delladelicata movimentazione dell’opera e con Sabina Vedovello (CBC) per gli aspetticonservativi in tutte le fasi del progetto.«La Pietà Rondanini cambia casa.

Un trasferimentosempre all’interno delle mura del Castello, ma in realtà un grande viaggio perquesto capolavoro che trova oggi la sua collocazione definitiva in uno spazio‘ritrovato’, completamente restaurato e restituito alla città: l’antico,cinquecentesco Ospedale Spagnolo del Castello – dichiarano gli assessori Filippo Del Corno (Cultura) e Carmela Rozza (Lavori Pubblici e Arredo Urbano) –. Unallestimento che cambia completamente la percezione di questa icona dell’artemondiale e che valorizza in modo straordinario la potenza struggente dell’operaalla quale Michelangelo lavorò fino agli ultimi giorni della sua vita.

Un progetto – hanno concluso gli assessori – che non sarebbe stato possibilerealizzare se non grazie all’eccezionale lavoro di squadra tra istituzionipubbliche e private, che sta diventando il modello produttivo della propostaartistica e culturale di Milano».Il delicato e complesso percorso affrontato per dare lagiusta valorizzazione alla Pietà Rondanini con un Museo dedicato giungefinalmente a compimento in un anno particolarmente importante per Milano. «Perquanto sia apparso evidente fin da subito, sorprende oggi vedere come l’incontrofra il capolavoro di Michelangelo, l’affascinante spazio dell’antico OspedaleSpagnolo e il raffinato allestimento di Michele De Lucchi crei una perfettaarmonia fra architettura e opera, permettendo finalmente alla Pietà disprigionare completamente la sua forza espressiva e di trasmetterla a coloro chela osservano», afferma Claudio Salsi, Direttore Soprintendenza Castello, MuseiArcheologici e Musei Storici. «Questo risultato non sarebbe stato possibilesenza la preziosa guida dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (ISCR), che ha seguito costantemente tutte le fasi di tutela econservazione preventiva in vista dello spostamento dell’opera, compreso lostudio dell’innovativo basamento tecnologico che sostiene la Pietà e il progettodi monitoraggio della superficie dell’opera realizzato in stretta collaborazionecon il Politecnico di Milano – Centro Beni Culturali e con gli altri partnercoinvolti».«Il nuovo allestimento ribalta completamente la visionead oggi consueta dell’opera: entrando i visitatori vedranno infatti la sculturadi spalle e scorgeranno per prima cosa ciò che Michelangelo scolpì per ultima,la schiena della Madonna ricurva sul Cristo, rendendo ancora più intensal’emozione per l’opera», afferma l’architetto Michele De Lucchi. «Solo girandoattorno alla statua si vedrà la parte anteriore, con il Cristo cadente sostenutodalla Madre: una prospettiva assolutamente inedita, voluta per mettere inrisalto quella dimensione della scultura, incompiuta, prima impossibile daosservare nella sua completezza».«Come Istituzione impegnata da anni nel sostegno aprogetti culturali, sociali e ambientali sul territorio, abbiamo deciso dioffrire il nostro supporto al restauro dell’Ospedale Spagnolo, nuova sede dellaPietà Rondanini, contribuendo a restituire al mondo un capolavoro», affermaGiuseppe Guzzetti, Presidente Fondazione Cariplo. «Confidiamo che in un annostraordinariamente rappresentativo per Milano, il Castello Sforzesco e la PietàRondanini possano davvero rendere la bellezza un veicolo universale diaccoglienza, inclusione, condivisione, partecipazione, a beneficio dei milanesie di quanti affolleranno la città».

Restituire alla città un’opera straordinaria come laPietà Rondanini nel suo massimo splendore non è solo un importante appuntamentoper il mondo dell’arte, ma ha un profondo significato per Milano, che diventacittà simbolo di dialogo tra arte, economia e società», dichiara AlbertoMeomartini, Vice Presidente della Camera di commercio di Milano. «Questo è lospirito di ExpoinCittà: creare interconnessioni tra mondi diversi, mischiarecultura, imprese, città in modo virtuoso. La rivalutazione espositiva dell’operaè infatti un tema anche economico: attirerà ancora di più turisti, investimenti,capitali.

Da oggi abbiamo una nuova icona, un nuovo biglietto da visita diMilano nel mondo, un nuovo elemento di orgoglio per i milanesi e per il nostroterritorio».

La Pietà Rondanini e l’antico OspedaleSpagnoloEstremo capolavoro e ultima creazione incompiuta delgenio toscano, la Pietà Rondanini è un’opera drammaticamente singolare, dotatadi un senso che trascende la bellezza in quanto espressione dell’amore umano:racchiude infatti in un unico blocco di marmo le figure del Cristo e dellaVergine, quasi fuse in un solo abbraccio.

La Pietà Rondanini rappresenta il testamentospirituale del maestro, intento a scolpirne i tratti sino a pochi giorni primadella morte, avvenuta nel 1564.

L’opera non finita fu infatti ritrovata nellasua abitazione romana, ma se ne persero poi le tracce per lunghi anni fino aquando ricomparve presso l’abitazione del marchese Giuseppe Rondinini (questa ladenominazione corretta), raffinato collezionista romano.

Nei secoli successivivisse un lungo avvicendarsi di passaggi di proprietà, quasi nell’oblio, fino aquando nel 1952 la scultura venne acquistata dal Comune di Milano ed esposta perla prima volta nel 1956 in occasione della riapertura dei Musei del Castello nelsecondo dopoguerra.

All’interno dell’antico Ospedale Spagnolo, con i suoidelicati affreschi, l’intensità struggente dell’opera incontra un’architetturaideale, che sembrava attenderla da tempo.

In quegli spazi collegati allasofferenza, realizzati per i soldati della guarnigione spagnola del Castellocolpiti dalla peste nella seconda metà del ‘500 proprio pochi anni dopo ilmomento in cui Michelangelo a Roma lavorava alla Pietà Rondanini, appare comeuna casualità particolarmente suggestiva la scoperta che, quasi incorrispondenza con la sommità della Pietà, si scorgono, riferite a Cristo, leparole «ascese al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente»,espressione di fede, a quel tempo a conforto di soldati malati.

Il precedenteallestimento della Pietà Rondanini firmato da BBPR, che ha ospitato la sculturanella Sala degli Scarlioni per circa sessant’anni, troverà invece nuovadestinazione con un progetto di valorizzazione in corso di definizione legatoalla storia della Pietà, alle caratteristiche del Museo e alla sua importanzaper Milano.L’allestimento di Michele De LucchiAll’interno della saladell’antico Ospedale Spagnolo, l’allestimento è essenziale, per rispettare lasacralità della Pietà e indurre alla meditazione.

Sulla parete oppostaall’ingresso, una quinta nasconde la Porta di Santo Spirito, accogliendo lamaschera funeraria e una medaglia che ritrae Michelangelo, realizzaterispettivamente da Daniele da Volterra e da Leone Leoni.

Lo spazio è quasi deltutto vuoto, salvo la presenza di tre panche in rovere poste davanti all’opera,con altezze graduate per permettere una visuale completa, e di un leggio cheospita le informazioni riguardanti le sue vicende storiche.

Il pavimento inlegno di rovere dalla tonalità chiara dona calore all’ambiente e produce uncontrasto materico che valorizza il bianco del marmo.

Per salvaguardare ilcapolavoro da eventuali effetti legati al passaggio della vicina metropolitana eda eventuali scosse sismiche è stata inoltre realizzato, sulla base dei datiscientifici raccolti a livello internazionale dal Politecnico di Milano, unavanzatissimo sistema di protezione, integrato, da rischi sismici e davibrazioni verticali provenienti dal terreno.

Procedure di tutela e soluzioni di ingegnerizzazione, senza precedenti noti nella museotecnica, sono stateaffrontate in collaborazione tra Politecnico di Milano, Comune di Milano,Soprintendenza del Castello Sforzesco e Istituto Superiore di Conservazione eRestauro, che ha curato la supervisione di tutto il progetto, dall’inizio allasua conclusione.Il sistema di illuminazione della scultura,appositamente realizzato da Artemide per il nuovo allestimento espositivofirmato da Michele De Lucchi, è studiato per evitare le ombre, mentreall’interno della sala si diffonde una luce quanto più possibile naturale chevalorizza le decorazioni murali senza entrare in contrasto con la centralitàdella Pietà.

La luce Artemide è posizionata in modo da garantire una perfettacoerenza di illuminazione tra il retro e il fronte della scultura, che sipresenta al pubblico esposta di schiena.

I corpi illuminanti diffondono una“luce silenziosa”, non appariscente, che mette in risalto l’intensità espressivae drammatica della Pietà di Michelangelo.Al Castello Sforzesco una nuova caffetteria e unbookshop rinnovato Con un’offerta culturale sempre più ricca e dinamica, ilCastello Sforzesco diventa ancora più accogliente grazie all’avvio di nuoviservizi per il pubblico di cittadini e turisti.In particolare, venerdì 17 aprile alle ore 19.30inaugura la nuova caffetteria Calicantus Sforzesco nel giardino di fronteall’ingresso dei Musei della Corte Ducale.

Allestita in un’architetturacontemporanea, leggera e accogliente, confortevole e di design, offre un momentodi ristoro e di piacevole sosta per tutta la giornata.All’ingresso deiMusei del Castello è inoltre attivo il nuovo bookshop gestito da Civita, dovel’ampia offerta editoriale e di merchandising è incorniciata in un allestimentocompletamente rinnovato dallo Studio De Lucchi. In occasione dell’apertura delnuovo Museo dedicato alla Pietà Rondanini, saranno disponibili la pubblicazioneufficiale Michelangelo, la Pietà Rondanini nell’Ospedale Spagnolo del CastelloSforzesco, edita da Officina Libraria e curata da Claudio Salsi, e la guidadedicata all’ultimo capolavoro di Michelangelo, edita da Marsilio; per la visitadella Pietà Rondanini sarà inoltre disponibile una guida multimediale ricca dicontenuti e immagini.

INFORMAZIONI PER IL PUBBLICOMuseo PietàRondanini_MichelangeloMilano, Castello Sforzesco, Cortile delleArmi

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