del ciclo ‘Educare alle mostre, educare alla città’
VILLA MATTEI CELIMONTANA
da meta di viaggio a romitorio
Trasformazioni d’uso e mutamenti di percezione di un sito urbano
A cura di Alessandro Cremona
MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE
MARTEDI 31 MARZO, ORE 16.00
INGRESSO GRATUITO
Roma, 27 marzo 2015
Rinomata e famosa, è stata frequentata da
viaggiatori attenti alle novità artistiche e architettoniche che venivano alla
ribalta nella città papale e ripercorsa in numerose testimonianze di viaggio. È
Villa Mattei Celimontana, ‘uno delli più belli giardini di Roma’.
L’attuale edificio è quanto rimane dell’originario
giardino impiantato per volontà del nobiluomo romano Ciriaco Mattei sull’altura
del Colle Celio tra gli anni Settanta del Cinquecento e il primo quindicennio
del Seicento. Sebbene segnata da innumerevoli trasformazioni che ne hanno
modificato completamente il volto, la
Villa conserva tuttora l’estensione territoriale primigenia e, visitandola
con attenzione, rivela ancora il suo originale genius loci.
Nel Seicento fu celebrata in quasi tutte le guide
di Roma per la sua magnificenza e per le innovazioni introdottevi dal duca
Girolamo Mattei. Nonostante il declino economico della famiglia, nel Settecento
e nei primi anni dell’Ottocento, il giardino continuò a essere visitato
soprattutto da scrittori e poeti che, pur rimarcandone lo stato di decadenza,
ne esaltarono le qualità panoramiche e ne
trassero suggestioni romantiche e mistiche – sia per la posizione isolata,
sia per la storia passata e recente, quando la Villa era stata una “stazione”
del rituale pellegrinaggio alle “Sette Chiese” e poi sede di comunità
religiose.
Le vicende storiche della Villa
verranno illustrate nell’incontro Villa Mattei
Celimontana, da meta di viaggio a romitorio: trasformazioni d’uso e mutamenti
di percezione di un sito urbano, che
si svolgerà martedì 31 marzo, ore 16 e con ingresso gratuito,al Museo di Roma in Trastevere.
ALESSANDRO CREMONA,curatore storico dell’arte della Sovrintendenza,
porrà l’accento sulle trasformazioni d’uso susseguitesi nei cinque
secoli della sua storia: da vigna a giardino aristocratico, da questo a sede di
istituzioni religiose e, infine, a parco pubblico.
Da ciò deriva anche il mutamento di percezione e
delle aspettative di conoscitori e visitatori nei confronti della villa,
all’interno di una parabola che vede il sito, in origine marginale e
insignificante, conquistare in epoca tardorinascimentale e barocca una
centralità di significati che ne fanno un
polo attrattivo dell’interesse culturale, per poi tornare a un isolamento
urbano e percettivo che ancor oggi lo caratterizza.
L’incontroè inserito nel programmadiEDUCARE ALLE MOSTRE, EDUCARE ALLA CITTÀ’ – ciclo diapprofondimenti |
MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE
Piazza
San Egidio, 1/b
La prenotazione è obbligatoria Info e prenotazioni TEL. 060608 (tutti i giorni ore 9.00-21.00)www.museiincomuneroma.it;
www.sovraintendenzaroma.it