“BAGNATI”, la nuova commedia di Tobia Rossi e Manuel Renga – dal 3 al 15 giugno a Teatro Libero

Dopo l’allestimento del classico Hedda Gabler

crediti GIANLUCA MICHELETTI

affidato alla regia di Cristina Pezzoli, per la sua seconda
produzione Teatro Libero Liberi Teatri (TLLT)
l’associazione
di compagnie in residenza che, unica nel suo genere, gestisce Teatro Libero
dalla stagione 2011-2012 – punta sulla giovane e ormai consolidata coppia
artistica Tobia Rossi-Manuel Renga, che dopo il successo di Portami
un posto carino
, Assassine e La mia massa muscolare magra
torna a Teatro Libero con una nuova commedia dal sapore agrodolce ambientata
nella Milano dell’EXPO
.

Interpretato da un cast che vanta esperienze di rilievo sulla scena
nazionale, Bagnati è un
testo divertente ed emozionante, che non esita ad affrontare anche tematiche
“scomode” suscitando, tra leggerezza e profondità,
spunti
di riflessione sulla famiglia e sulla società in cui viviamo.

SINOSSI

Fiamma e
Guido Dazeri vivono col loro figlio sedicenne Ludo in un lussuoso attico nel
centro di Milano. Le loro vite procedono assonnate nel dorato mondo dei
privilegi, fino a che, durante uno dei loro party in piscina, scoprono che Ludo
ha una relazione con Daniel, il figlio coetaneo di Katia, la loro colf rumena.
Non è una relazione qualunque però: Ludo e Daniel fanno pissing. Ovvero
si fanno allegramente pipì l’uno sull’altro.

La cosa è
un fulmine a ciel sereno per i Dazeri e ingaggia Fiamma e Guido in un viaggio
nella misteriosa sessualità del loro figlio e inevitabilmente nella loro stessa
intimità. Un viaggio di imbarazzi, scoperte, segreti inconfessabili da cui
tutti usciranno irrimediabilmente… bagnati.

NOTE
DI REGIA

Lo
spazio che abbiamo scelto è quello di un attico super luxury ma
ancora nella sua forma di cantiere, in divenire, in costruzione, a nessuno è
dato sapere se e quando si concluderà.

Quindi
un attico che assomiglia in tutto e per tutto alle fondamenta di un palazzo,
alle fondamenta di una città che vuole ricostruirsi per Expo, ma che nessuno
sa se arriverà in tempo
.

I
membri della famiglia Dazeri si muovono agghindati e vestiti di tutto punto,
così come il loro status sociale richiede, all’interno del cemento della
loro terrazza, fra tondini di ferro, cassoni da edilizia e assi di legno. Ma
nulla viene risparmiato: i loro party sono famosi, per cui la piscina ospiterà
fiumi di champagne, maschere oniriche e feste forsennate.

Il
pubblico è un voyeur di questo spettacolo.
All’inizio
tutto è coperto da un telo da cantiere (proprio come nella loro vita tutto è
mascherato con un velo di borghese perbenismo) che via via si scioglie insieme
allo svelamento delle vicende più intime della famiglia, finché tutto sarà
sotto la luce del sole, finché tutti sapranno tutto. E qui inizia il dramma.

Un
lento decadimento dello status sociale, dell’apparenza che con fatica
per anni Guido e Fiamma hanno costruito, sarà causato da un semplice e
innocente gesto di due ragazzi diciassettenni alla scoperta di sé stessi.

Un
piccolo gesto che causerà la distruzione della sfera sociale e lavorativa della
famiglia fino a logorarne l’interno, il nucleo fondante. Anche la terrazza,
metafora della loro esistenza, affronterà questo decadimento: dopo la decisione
di cacciare di casa la colf e suo figlio, responsabile dell’accaduto, nessuno
sarà più in grado di occuparsi della casa, di stuccare, riordinare, costruire,
montare e smontare.

La
commedia si snoda con una delicata leggerezza parlando di temi profondi, senza
far mancare gag e colpi di scena divertenti
,
fino a toccare il fondo, il vero fondo della piscina quando Guido, il capo
famiglia, sarà vicino all’annegamento.

Humor e dramma coesistono
in questo lavoro che vede gli attori alle prese con personaggi estremamente
realistici, vicende vicine a noi, ma anche momenti profondi e assolutamente
poetici.

NOTE DRAMMATURGICHE

Un’avventura
famigliare dolceamara, totalmente ambientata dentro e attorno alla piscina
sulla terrazza dei Dazeri, monumento al loro benessere e alla loro volontà di
“raggiungere il cielo”.

E
l’acqua, fluido primordiale che genera e trasforma, bagna l’intera storia:
dall’acqua al cloro della piscina all’urina, alle lacrime, al sudore per l’afa.

La
storia di un’estate, divisa in tre parti/capitoli/atti (Giugno, Luglio e
Agosto) che racconta della solitudine dei membri di una famiglia che non si
conoscono per davvero
, intrappolati nella loro quieta disperazione,
analfabeti sentimentali che non riescono a comunicare.

La
paura di diventare/tornare poveri, del fallimento economico e sociale, la paura
di essere giudicati dalle altre persone (colleghi, amici, parenti).

Il
loro appartamento è diventato sempre più grande negli anni e ha finalmente
raggiunto il cielo, ma dentro di sé stanno collassando, sprofondando giù,
ciascuno con la propria tacita invisibile disperazione.

Lo
stesso accade alla città di Milano, che costruisce edifici e progetta (per
Expo). Ma che cosa sta succedendo all’interno degli esseri umani? Il divario
tra noi e la rappresentazione di noi è in continua crescita
.

Bagnati è anche una storia che parla di cosa significhi essere
genitori, di cosa sia giusto o sbagliato tramandare ai nostri figli.
Esiste un “modo giusto” per affrontare l’educazione
sessuale? Fino a dove è opportuno assecondare l’istinto e dove invece questo va
contenuto, arginato, per sopravvivere ed essere riconosciuti socialmente?

Teatro Libero

Via Savona, 10 –
Milano

BIGLIETTERIA

PREZZI BIGLIETTI

Intero € 21,00

Ridotto under26 e over60 € 15,00

Allievi Teatri Possibili con TPCard €
10,00

Allievi altre scuole di teatro € 13,00

Prevendita € 1,50

ORARIO SPETTACOLI

Da lunedì a domenica ore 21.00

Giorno di riposo 14 giugno

ORARI BIGLIETTERIA


Da lunedì a
venerdì dalle 15.00 alle 19.00

Nei giorni di spettacolo:


Da lunedì a
venerdì fino alle 21.30

Sabato e domenica dalle 19.00 alle 21.30

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